Menu

Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 7

Seguito alla domanda: E' normale questo visto che ormai sono passati tre anni?

Scritto da phil / Pubblicato il

Rifaccio la domanda allegando le foto con la corretta posizione dei denti. Porto l'apparecchio da tre anni, per spostare un canino che per via di una agenesia era situato affianco all'incisivo frontale. Il mio dentista ha deciso di spostare il canino nella sua posizione corretta e far spazio per un impianto. Per mia richiesta ho deciso di non mettere l'apparecchio nei denti inferiori. Dopo tre anni mi sembra che il risultato sia ancora insoddisfacente, il mio dentista ha anche deciso di non mettere gli anelli sui molari e i premolari ma secondo me questa sua scelta determina la non chiusura di tutti gli spazi. Io sono stanco di attendere che i miei denti si raddrizzino e si stringano perché gli spazi tra i denti sono ancora molto evidenti e ad ogni movimento per chiuderli se ne creano di nuovi. il mio dentista sembra agire sullo spostamento dei denti mese per mese senza alcun criterio studiato "a tavolino", sembra non riuscire ad ottenere risultati, comincio a preoccuparmi ma ormai visto che il trattamento è tutto pagato mi sembra stupido abbandonare il mio dentista. Mi affiderei al dott. Petti ma la mia paura è che lui mi dica che deve riniziare tutto da capo e io sono stanco e non ho piu tempo fiducia e denaro. Vi ringrazio per le risposte alla precedente domanda.

Precedenti http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/ortodonzia/6722_agenesia-incisivo-laterale-superiore.html

Ha ragione: andavano gli anelli (bande) e gli attacchi su tutti i denti di sopra e di sotto, per avere un risultato valido, dopo aver fatto le cafalometrie (vedi di che si tratta sul mio sito) diagnostiche con dentimetria etc. E' molto probabile che il dr.Petti ti dica di ricominciare. Ma oramai la fiducia nel proprio dentista è persa e quindi inutile proseguire. Hai 24 anni e tutta la vita davanti: curati seriamente, fai uno sforzo, non ti scoraggiare e vatti ad affogare (come si suol dire) dove l'acqua è bella .. alta..! Cioè fatti curare stavolta da uno dei primi. Incidentalmente dai una occhiata e vedi se chi ti cura ora è iscritto all'Ordine degli Odontoiatri, oppure no.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Caro Signor Phil, ho già risposto l'altra volta e già spiegato che la diagnosi Ortodontica è cosa seria e dipende da una infinità di problemi da valutare con accurato check up ortodontico e cefalometria che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere; è come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni, numeri e dati e, chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia, sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta. Vede, siamo entrati in concetti complessi. Quindi è inutile che continui a porre la stessa domanda se non dà peso alle risposte. Poi lei ha deciso di non far mettere l'apparecchio all'arcata inferiore. Che strano! Di solito decide il Dentista e basta! Non certo il paziente! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Qualsiasi cosa senta, legga o sappia per sentito dire, mi creda: anche le strategie più accurate vanno di volta in volta aggiustate a seconda di come l'ospite (lei) risponde agli stimoli e alle forze impresse. Non ci sarà mai una terapia ortodontica che finisca nell'esatto istante previsto anni prima in sede di progetto, e questo non per sbagliata terapia o sbagliato dentista. Le variabili che intercorrono in terapie lunghe sono troppe per poter essere previste tutte e chi le dirà il contrario mentirà sapendo di mentire. Forse una previsione accettabile si può dare nell'ordine dei sei mesi, ma nei bambini e non certo nell'adulto con spostamenti importanti in osso maturo da eseguire. Poi possiamo parlare di bande sui molari o meno. Cordiali saluti.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Io credo che se sono stati fatti compromessi bisogna accettare il compromesso come risultato. Se per sua scelta non ha messo l'apparecchio inferiormente forse il collega doveva rifiutarsi di fare il lavoro.

Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Gentile paziente, continuo a risponderle, in quanto le avevo già risposto precedentemente, ma già si è risposto da solo, oramai deve terminare la sua cura, e solo alla fine potrà manifestare, eventualmente la sua insoddisfazione, vogliamo ogni tanto dare fiducia ai colleghi? tra l' altro ha ottenuto lo spazio a livello coronale, il difficile in questi casi di solito è ottenere lo spazio tra le radici dell' incisivo e del canino, ed è forse per questo che si sono allungati i tempi, comunque questo suo secondo intervento rende più chiara la situazione, perchè è venuto fuori che lei non ha voluto bandare l' arcata inferiore, e magari in un terzo intervento potrebbe venire fuori, che sui molari e premolari ha ponti o corone in ceramica, sui quali non si possono mettere attacchi, se fosse questo il caso, mi scuso con il collega per averlo definito " arronzatore" quando si mettono dei paletti alla possibilità di condurre una terapia, poi ci si deve anche saper accontentare dei risultati.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Gianluca Pucci
Roma (RM)

Gentile paziente, i risultati in ortodonzia purtroppo non sono prevedibili e predicibili, in quanto intervengono soprattutto le risposte dell'individuo, certo che 3 anni ti trattamento mi sembrano eccessivi l'importante è raggiungere il risultato, suggerisco l'eventuale posizionamento di un dente provvisorio in resina per risolvere il problema estetico, cordiali saluti

Scritto da Dott. Stefano Salaris
Roma (RM)

“Sig. Phil, molte volte gli odontoiatri scendono a dei compromessi con i pazienti, i quali omettono di raccontarli, cosi spesso buttando in pasto il collega alle iene mediatiche di cui ne faccio parte”. Questa era la mia precedente risposta. Come vede i miei sospetti erano fondati, per cui le consiglio di parlare apertamente con il suo odontoiatra facendogli leggere anche le nostre risposte, in modo di terminare una cura seriamente, senza inutili compromessi con il paziente.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)