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Domanda di Protesi

Risposte pubblicate: 8

C'è qualcosa che può riparare dal contatto?

Scritto da Mirella / Pubblicato il
Mio marito porta la protesi che si appoggia su 2 perni, 10 mesi fa ha avuto un intervento chirurgico demolitore per tumore alla lingua, ora non può portare la protesi perchè è si è sformata la gengiva, gli hanno tolto i perni a punta e chiusi con delle viti piatte, ma purtroppo gli causano ugualmente delle vesciche sulla parte interna del labbro. Come si può rimediare? C'è qualcosa che può riparare dal contatto? mio marito è scettico e non vuole nemmeno andare dal dentista, a me dispiace perchè fa male. Ringrazio chi mi può dare dei suggerimenti. Cordialità Mirella
Gentile Mirella, metta in atto le sue amorevoli maniere da moglie per convincere suo marito a recarsi dal suo odontoiatra di fiducia che valuterà le migliori cure in base all'esame obiettivo. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Cara Signora Mirella, mi dispiace per il momento di sofferenza che state attraversando lei e suo marito. E' comprensibile l'atteggiamento di suo marito. Deve però spiegargli che non solo è fastidioso ma è pericoloso il contatto cronico del labbro con le teste delle viti, quindi è indispensabile che lo veda il Dentista perchè agisca per evitare questo! Cari auguri. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Cara signora, sono molto dispiaciuto per questo vostro brutto momento. Lei deve tenere presente che suo marito sta vivendo un difficilissimo periodo in cui deve accettare la sua condizione, quindi e' comprensibile che non voglia andare da altri medici. Bisogna avere molta pazienza perche' c'e' il rischio che si chiuda in se stesso e rifiuti ogni cosa dando per perso tutto quello che succedera' in futuro. L'intervento che ha subito lo ha radicalmente modificato in funzioni vitali come la masticazione, la deglutizione e la fonazione ; occorre fargli capire che la vita deve continuare e che ci sono sempre margini di miglioramento. Non e' facile ma e' necessario questo passaggio.
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Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Gentile Sig.ra Mirella, il consiglio che posso darle e di convincere suo marito ad andare dal suo dentista per risolvere il problema. Con un po di pazienza dovrebbe riuscirci. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Buon giorno Signora Mirella, comprendo il momento difficile, ma la condizione attuale necessita di stimoli positivi. Certo che un esame obiettivo sarebbe decisivo alla circostanza. Proporrei di applicare della cera ortodontica sulle viti, acquistabile in farmacia, e un collutorio a base di Alovex da applicare sul labbro interessato. La cera le da modo di coprire le parti acuminate delle viti, mentre il collutorio a base di Alovex di lenire ed aiutare alla guarigione il labbro offeso. Il tutto, per aiutare nel periodo intermedio alla visita presso il collega. Cordiali saluti. Dott. Angelo Raffale Izzi
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Scritto da Dott. Angelo Raffaele Izzi
Lainate (MI)

Sig. Mirella, è importante controllare quelle vesciche, le consiglio di rimettersi in cura con il patologo orale. Le consiglio di far leggere le nostre risposte a suo marito.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gent. Sig.ra Mirella, concordo con quanto descritto dal Collega Dr.Izzi, è ovviamente una soluzione temporanea per dare un po' di sollievo, ma occorrerebbe sostituire le due viti che traumatizzano il labbro, oppure eliminare quelle che io credo siano due viti chiamate "di guarigione", con due viti "di chiusura" che sono completamente piatte e a livello della gengiva, sono solo ipotesi che sto facendo non avendo davanti il paziente e non disponendo di nessuna immagine. Quindi, nessuno meglio del suo dentista, può risolvere il problema, dica a suo marito che molto facilmente, basteranno pochi minuti e che ne trarrà vantaggio immediato. Cordialmente Dr. Paolo Formenti
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Scritto da Clinica dei dottori Molinari W. e Formenti P
Monza (MB)