Menu

Domanda di Patologia orale

Risposte pubblicate: 11

Un consiglio dai colleghi

Scritto da luisa / Pubblicato il
Salve sono una dott.ssa. Avrei bisogno di un consulto per quanto riguarda la diagnosi di lesioni aftose in un paziente che ho recentemente visitato. Il paziente, maschio di anni 37, si è presentato alla mia osservazione lamentando frequenti (ogni 4 settimane circa si presenta una nuova afta) e ripetuti ( le prime afte sono comparse circa un anno fa e continuano a presentarsene di nuove) episodi aftosi nel cavo orale, localizzati su lingua, mucosa geniena, labbra... La terapia consigliata al paziente dai precendenti operatori è sempre stata solo topica, venivano applicati i comuni gel in commercio, l'afta regrediva in 2 settimane circa ma dopo qualche settimana ne ricompariva un'altra in una nuova sede. All'e.o. si presentano ad oggi 2 lesioni aftose di circa 1-1,5 mm di diametro,con margini rotondi e ben definiti, colore giallastro, assenza di eritema periferico,localizzate 1 sulla mucosa geniena e l'altra sotto la lingua. Il paziente non segue nessuna terapia farmacologica. Il paziente riferisce di aver eseguito 6 mesi fa, su consiglio del medico curante, esami del sangue (che io non ho potuto visionare)che dice non hanno rivelato nulla di anomalo. Nell'anamnesi compilata risultano assenti afte genitali, disurbi oculari,articolari e nervosi. Vorrei prescrivere al paziente dei nuovi esami del sangue: oltre ad emocromo,ferritina, vitamina B12- B6- B1, acido folico,HIV,ricerca di HLA-B51?(per escludere la malattia di Behcet),dell' HLA-B27 per escludere la sindrome di Reiter?( il paziente è stato sottoposto in passato ad una colonscopia per episodi diarroici) E per diagnosticare la malattia celiaca quali esami vanno prescritti? Devo anche ricercare dei virus? Nel frattempo è bene che continui l'applicazione topica di gel? Nel ringraziarVi anticipatamente, porgo cordiali saluti.
Gentile Collega, ti consiglio di inviare il tuo paziente per una consulenza da un Collega Dermatologo e/o Odontostomatologo e, comunque, ti allego un mio articolo pubblicato nella scheda di questo portale:

Stomatiti ed afte Sintomi, cause e rimedi

Le afte, rientranti nel grande capitolo delle stomatiti, sono piccole lesioni della mucosa della cavità orale (guance, labbra e, talvolta, anche sulla lingua) che si presentano come piccole ulcerazioni biancastre e circondate da un alone iperemico, di forma tondeggiante, pianeggianti e non rilevate sul piano mucoso, urenti e fortemente doloranti. La diagnosi differenziale deve essere posta con l'herpes labialis (febbre sul labbro), che sono piaghe il cui agente etiologico è il virus dell'herpes simplex e che si trovano al di fuori della bocca (labbra, mento) e che, a differenza delle afte, sono contagiose. Nella grande maggioranza di casi le lesioni aftose si presentano isolate ma, sporadicamente, possono presentarsi anche in piccoli gruppi ed associarsi a sintomi quali febbre, ingrossamento dei linfonodi ed anche i sintomi dell'influenza. La causa delle afte non si conosce esattamente anche se molti sono i fattori di rischio (stress emotivo, traumi orali, carenza di acido folico, ferro e vitamina B12, sistema immunitario, etc.) e la patogenesi è una vasculite mediata da immunocomplessi. Anche se possono manifestarsi a qualunque età, gli adolescenti e i giovani sembrano avere più spesso problemi di stomatiti aftose e le donne hanno il doppio delle probabilità di svilupparle rispetto agli uomini, soprattutto all'inizio del periodo mestruale. Le afte ricorrenti potrebbero anche costituire una manifestazione orale di una sindrome sistemica (morbo di crohn, retto-colite ulcerosa, forme reumatiche, etc.) e in tali casi si associano ad altri sintomi quali diarrea, dimagrimento, dolori articolari. Le afte possono essere curate facilmente con collutori a base di clorexidina, per evitare una sovrainfezione batterica della lesione o con soluzioni e creme contenenti corticosteroidi, per alleviare il dolore intenso; comunque, possono essere necessari anche fino a due settimane perchè guariscano anche se solitamente i primi 3-4 giorni sono i peggiori. Nei soggetti predisposti anche alcuni alimenti (bevande gasate ed alcoliche, cibi molto piccanti) possono essere da stimolo alla comparsa di afte e, pertanto, andrebbero evitati. Il tabagismo, paradossalmente, è considerato come un fattore protettivo per l'insorgenza delle afte e, di conseguenza, la sospensione dell'abitudine viziata può portare alla sua comparsa anche in soggetti che prima non ne avevano mai sofferto. Dott. A. Santomauro Palermo (PA) Consulente di Dentisti Italia
CONTINUA A LEGGERE
afta3.jpg

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Ho avuto anch'io casi simili e spesso erano pazienti che avevano quantomeno problemi intestinali tipo colon irritabile. Devo dirti che con le solite terapie locali non trovavo mai risposte durature; mi sono rivolto a colleghi che esercitavano la terapia omeopatica. Finalmente se non completamente risolti, però gli episodi si sono diradati nel tempo migliorando la qualità della vita. Ti passo l'informazione così com'è senza capire nulla sulla terapia omeopatica che però spesso ha funzionato. Spero possa esserti utile. Buon lavoro Carlo Fringuelli
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Carlo Fringuelli
Foligno (PG)

Gentile collega, visto che sei di Milano, ti consiglio di inviare (fosse anche solo per una visita parere) il tuo paziente presso l'istituto di patologia orale agli istituti clinici di perfezionamento, dove collabora anche il nostro stimato collega il Dott Ruffoni. L'ambulatorio è gestito dal Prof. Spadari, che è una autorità in questo tipo di patologie. Se ti interessa l'odontoiatria, puoi anche iscriverti a questo portale per conoscere le novità. Un caro saluto.

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Mi pare che la serie di esami che vuoi proporre sia del tutto adeguata e completa. Infatti bisogna escludere cause sistemiche predisponenti. Però bisogna anche che ci sia la visita del dentista, che escluda cause locali, quali depositi di placca o altre cause predisponenti dento-gengivali.

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Gentile collega, ti suggerisco di fare un attento esame dei problemi intestinali tipo morbo celiaco e colon irritabile. Mi ricordo anche un caso di un ragazzo che aveva afte ricorrenti e poi tutto si è risolto con una corretta dieta perché l'apporto di ferro era molto carente (seguiva una dieta assurda). Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Sottoscrivo quanto asserito dai colleghi . Aggiungo, per esperienza personale maturata in Clinica Universitaria dove fu istituito un gruppo di studio sulle afte /aftosi ricorrenti, che i pazienti sottoposti a ricerca di fattori specifici risultavano positivi agli anticorpi anti-nucleo. Si evidenziò un'alterazione della risposta auto immune e, con farmaci adeguati- immunomodulatori- usati in ambiente specializzato (reumatologia), fu possibile risolvere in tempi piuttosto brevi casi veramente invalidanti .
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Giovanni Ghio
Livorno (LI)

Cara collega Luisa, quando le afte si presentano in modo reiterativo e in più localizzazioni della bocca, si parla di Stomatite Aftosa. Aftosa è una patologia caratterizzata da presenza di vescicole sul palato, sulla lingua, sulle mucose della bocca e sulla faccia interna delle guance . La causa delle afte rimane a tutt'oggi sconosciuta, è conosciuta, invece, l'esistenza di fattori che predispongono la loro comparsa. Tra questi ricordiamo: Virus deficit alimentari, carenza di vitamina B12, B6 e B1 carenza di acido folico, carenza di ferro, presenza di stress, ansia, nevrosi , patologie psichiatriche Morbo Celiaco, malattie debilitanti sistemiche, mesenchimopatie, enantemi e patologie pemfigoidi. Esistono dei preparati sotto forma di gel che applicati alle lesioni donano una sensazione di sollievo immediato. La maggior parte di questi è composta da acido ialuronico vitamina B12/B6/B1 ferro o acido folico Diagnosi differenziale è doverosa e non semplice a volte con lesioni traumatiche delle mucose orali, Herpes zoster gengivite necrotica Etc. per cui è consigliabile farsi visitare da un Patologo Orale o da uno Stomatologo e se non si arrivasse ad una diagnosi certa e/o ad una terapia risolutiva...anche da un Clinico Medico (Internista). Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia, e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia ed Endodonzia, la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
CONTINUA A LEGGERE
luisa160212.jpg

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Probabilmente qualcuno sorriderà, ma come terapia prescrivo sciacqui di bicarbonato di sodio, ripetuti continuamente nell'arco della giornata per almeno due settimane. La motivazione è cambiare il ph della bocca. Sorridete pure, ma funziona.

Scritto da Dott. Giuseppe Scandale
Roseto degli Abruzzi (TE)

Cara collega, l'afta e' una reazione autoimmune a una causa ignota;e' quello che ricordo dai miei studi di parecchi anni fa. Non credo sia cambiato granché da allora. Ho visto tantissimi pazienti soffrirne e provato tanti rimedi (inutili). E' molto facile diagnosticarle se sono essenziali (la sindrome di behcet colpisce anche altre mucose e lascia cicatrici ) ; possono essere pero un epifenomeno di altre sindromi tipo colon irritabile, morbo di crohn etc. Per la mia esperienza ho visto soffrire di afte pazienti ansiosi, stressati, insicuri, facili a stitichezza o dissenteria; ma anche pazienti bevitori, mangiatori con cattiva igiene orale e del proprio corpo. Passano in una decina di giorni senza cicatrici (essendo erosioni e non ulcere). Le analisi che gli hai prescritto servono soprattutto per una tua tutela legale ma in realtà, se sono afte, il paziente se le tiene e sopporta fino a quando non cambia qualcosa nella sua vita. Ecco perché l'omeopatia può servire, ha un target di pazienti un po' "particolare"
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Ciao Luisa, hai letto il mio articolo: “LA SINDROME DI BEHÇET" che trovi su questo portale? Ricordati che sono a tua disposizione, ti consiglio di registrarti ed entrare nel forum. ruffonidiego@virgilio.it

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara Luisa, i colleghi precedenti hanno bene inquadrato la problematica; ti consiglio anche di contattare un GASTROENTEROLOGO esperto nelle IBD(Malattie Infiamm. Croniche Intestinali) per una visita a parere...io conosco il Dr.Danese Silvio che lavora presso HUMANITAS. Se credi puoi contattarlo a nome mio. dr.Luca Bolzoni(MI).

Scritto da Dott. Luca Bolzoni
Milano (MI)