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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 7

Ho scoperto da circa un mese di essere affetta da malattia parodontale

Scritto da VALENTINA / Pubblicato il
Egregi Dottori, sono una donna di 35 anni, fumatrice (circa 16 sigarette al giorno) e ho scoperto da circa un mese di essere affetta da malattia parodontale. La malattia è decorsa in modo del tutto asintomatico, in quanto non ho mai avuto neppure sangunamenti gengivali (ho solo avuto dei periodi in cui avvertivo una discreta sensibilità al caldo e al freddo). A seguito di una forte infiammazione in tutta la bocca circa un mese fa ho iniziato ad avvertire mobilità sul premolare inferiore sx e molare superiore sx. e ho effettuato la panoramica delle arcate, che vi allego  (sulla panoramica uno dei medici a tracciato delle linee per mostrarmi i livelli ossei). Vi chiedo di darmi delucidazioni sulla gravità della mia situazione attuale in quanto a perdita ossea e di consigliarmi sul piano di interventi e/o terapie più opportune da intraprendere per salvare i miei denti. Purtroppo non ho un dentista di fiducia e i medici che mi hanno vista mi prospettano solo estrazioni non rimpiazzabili con impianti a causa della perdita ossea. Vorrei inoltre sapere la velocità di progressione della malattia, perchè ho possibilità di iniziare ad intervenire a partire dal mese di settembre 2013. Grazie in anticipo per le vostre cordiali risposte.
Gentile Paziente, la malattia parodontale (piorrea) è un'infezione dei tessuti di sostegno (gengiva, osso, legamento) dei denti che, se non diagnosticata tempestivamente e correttamente trattata, può portare alla loro perdita. La diagnosi si effettua con una visita clinica accurata, un sondaggio parodontale su sei punti su ciascun dente ed con l'ausilio di Rx endorali (non panoramica!). La terapia deve inizialmente prevedere sedute professionali in studio di ablazione del tartaro e di rimozione della placca batterica sottogengivale (curettage). Queste sedute vanno ripetute, inizialmente, con una frequenza variabile (lo decide lo specialista), anche ogni due-tre mesi. Con una successiva rivalutazione della situazione clinica, si dovrà decidere se mantenere sotto controllo la situazione con ulteriori sedute di igiene in studio oppure eseguire interventi di chirurgia ossea resettiva o rigenerativa parodontale o muco-gengivale (a seconda del quadro clinico). Imprescindibile è la collaborazione del paziente nel mantenere un'igiene orale ottimale (per tutta la vita!) e l'abolizione del fumo, pena il possibile aggravamento della malattia. Se attende ancora 6 mesi prima di iniziare il trattamento della parodontite, la situazione potrà soltanto aggravarsi. Inoltre se lei avesse avuto un dentista di fiducia e preparato, avrebbe intercettato molto più precocemente la malattia con maggiori possibilità di trattamento. Cordialmente
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Scritto da Dott. Paolo De Carli
Majano (UD)

Cara Signora Valentina, la malattia progredisce con una velocità di 1/2 mm di perdita ossea ed approfondimento della tasca parodontale infraossea all'anno! Se può iniziare a cirarsi solo a Settembre P.V. il consiglio è di fare subito una Visita Parodontale con una Preparazione iniziale parodontale completa (segua la spiegazione che posterò più avanti) e seguita da una seconda visita parodontale di rivalutazione per fare una Diagnosi corretta sul tipo di Parodontite, sulla Prognosi della stessa e sulla Terapia. Poi manterrà la situazione attuale con ripetuti curettage e sacaling a cicli da decidere e magari inizia a curare i denti in necrosi e con patologie endodontiche ed endoparodontali e conservativaìe. A settembre poi rifarà una nuova Valutazione Clinica con nuova misurazione parodontale e la terapia vera e propria che è solo chirurgica, in parole povere ricostruendo con la chirurgia ossea ed mucogengivale, ciò che la malattia ha distrutto, osso e gengiva e ligamento parodontale! Per quanto riguarda la Parodontite, stia tranquilla, in mani abili è curabnilissima senza problemi. Non vedo una patologia parodontale grave, almeno dalla sola visione della lastra, seria sì ma non gravissima tanto da estrarre i denti e sostituirli con impianti! Per di più gli impianti in un osso parodontopatico, sono quanto di più errato si potrebbe fare perchè la qualità ossea non è tale da poterli ricevere e la gnatologia dell'occlusione è completamente "sballata" dalla malattia Parodontale. Andrebbero incontro a perimplantiti anche gravi e devastanti!Bisogna quindi Curare la Parodontite. In altre parole, per favorirle la comprensione di un argomento così astruso le faccio la stessa spiegazione che faccio ai miei pazienti durante il colloquio informativo alla fine della prima Visita Parodontale:Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si occupa di Parodontologia (cosa molto diversa) quindi è importante che lei la legga Mio Sito Web di Parodontologia. POI sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale, questa sconosciuta!' poi TRA I MIEI CASI CLINICI, i seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti a Pag 2 Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente, POI La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta. Le lascio un poster con foto di Tasche parodontali e difetti ossei complessi a più pareti per Parodontite curata con Chirurgia Ossea Parodontale. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Valentina, cosa aggiungere rispetto a quanto scritto dai colleghi. La posso solo invitare per valutare la sua salute orale. In studio ci occupiamo di parodontologia. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Cristian Romano
Palermo (PA)

Potrebbe essere una parodontite aggressiva, ma va fatta una diagnosi più completa e accurata. Intervenga quanto prima perchè ogni giorno perso è supporto parodontale che se ne va. Le consiglio di rivolgersi ad un bravo parodonto

Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

Sig. Valentina, il fumo le ha nascosto la malattia parodontale, speriamo che non nasconda altro di più grave! Lei non è una persona dedita alla visita semestrale e alla cura della sua bocca, per cui ora è destinata a delle mutilazioni importanti, con delle spese biologiche e monetarie non indifferenti; se vuole curarsi veramente e non mettere solo delle inutili toppe temporanee, lei deve cambiare completamente stile di vita. Le consiglio di intraprendere delle cure il prima possibile e di ricercare un igienista dentale per capire cosa s'intende per cambiare stile di vita.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile Sig.ra Valentina, non ha avuto sintomi perchè il fumo ha da una parte aggravato la patologia, ma ha anche nascosto i sintomi. La panoramica non è di nessun aiuto per stilare una terapia. L'esame più importante è il sondaggio seguito da uno status radiografico. Il primo passo comunque è quello di smettere di fumare. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)