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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 7

Dovrei consultare altri specialisti o piuttosto dovrei abbandonare una ricerca finora infruttuosa?

Scritto da daniele / Pubblicato il
Ho 37 anni, da 2/3 anni convivo con la diagnosi di un problema parodontale. Ho subito una signifacativa ritrazione gengivale con riassorbimento dell'osso pari a circa 1,5 mm. I sondaggi sono di circa 2/3 mm, il sanguinamento pari a 0, le papille interdentali sono visibilmente ridotte, se non del tutto scomparse, i colletti completamente esposti. Da 2 anni sono alla disperata ricerca di una soluzione. Gli specialisti consultati mi hanno prospettato l'impossibilità d'intervenire chirurgicamente o no nel tentativo di ripristinare il mio sorriso. Inoltre mi e' stato prospettato un futuro affatto roseo ( ritrazione che raggiungerà inevitabilmente le forcazioni dei molari, incisivi inferiori che dovranno essere splintati, etc. etc.) dovrei consultare altri specialisti o piuttosto dovrei abbandonare una ricerca finora infruttuosa? ringrazio anticipatamente qualunque esperto vorrà gratificarmi con la propria opinione in proposito. Cordialmente, Daniele
Gentile Signora, credo sia proprio il caso che continui a consultare altri specialisti! Da come lei descrive la situazione attuale delle sue gengive, la sua parodontite è ben curata e tenuta sotto controllo. Quello che non riesco a comprendere è perchè gli specialisti da lei consultati le facciano nere previsioni, rinviando al futuro le terapie con interventi chirurgici... Sia chiaro, una parodontite evolve nella maniera che le è stato prospettato, ma è possibile che questo processo degenerativo del parodonto si arresti del tutto SOLAMENTE intervenendo con l'eliminazione della causa che l'ha prodotto. E lei non fa alcun accenno ad una eventuale terapia causale prospettatale, che è invece opportuno praticare adesso! Trovi un bravo dentista che non si fermi a valutare lo stato parodontale compromesso, ma che indaghi ANCHE sull'eventuale presenza di parafunzioni dell'apparato stomatognatico e sull'occlusione che, quando alterata, provoca una grave sofferenza al parodonto e l'insorgenza delle affezioni parodontali croniche ed evolutive. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Gentile Sig.ra Manuela, i parametri che ci indica non sono terribili, indicano una patologia sotto controllo. E' sicura dei numeri che ci ha scritto? Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Caro Signor Daniele, sono "spiazzato"; se i sondaggi parodontali sono di 2-3 mm veramente e in sei punti di ogni dente di tutta la bocca, non è un reperto di Parodontite perchè in pratica non ha tasche parodontali, che sono la massima espressione della Parodontite e si aprono dai 4 mm in su, fino ad un massimo di 14 mm, perchè 2-3 mm è la profondità del solco gengivale sano! Quindi su che basi hanno fatto Diagnosi di Parodontite? Poi se ha un riassorbimento orizzontale di osso e gengiva è un altro paio di maniche. ma a 36 anni avrebbe cause ben precise che bisogna assolutamente vagliare con capacità diagnostica! Ovvio che deve rivolgersi ad un Parodontologo che arrivi ad una diagnosi completa e ad una terapia riabilitativa parodontale di osso e gengive. Esistono tanti stati patologici parodontali, mica solo le parodontiti! Per arrivare ad una diagnosi si deve fare una visita parodontale completa, una preparazione parodontale completa ed una seconda visita parodontale in cui si fa la Diagnosi, la Prognosi e si pianifica la Terapia, che esiste sempre e quindi le esprimo il mio stupore per quello che ha scritto!Sono arrivati ad una diagnosi facendo Prima Visita, Preparazione Parodontale e seconda Visita? O ci sono arrivati così ed allora va bene o invece cosà e non va bene per niente! Non confondiamo le Parodontiti con altre patologie gengivali come per esempio le recessioni gengivali o altre patologie.Le lascio una foto di aumento della altezza ossea, ma non è Parodontite!La invito a leggere sul mio profilo:"VISITA PARODONTALE" e "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e "Terapia chirurgica della parodontite La Terapia Parodontale, consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale ha distrutto." e soprattutto La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!'Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Come le dicono i colleghi, la patologia parodontale si arresta molto anche se non del tutto con le cure preventive di igiene. ma c'è tutto un immenso capitolo della chirurgia ricostruttiva di osso e gengive che però non sempre si può fare in tutti i casi. Ci vogliono fior di specialisti. Ma legga bene l'articolo da me pubblicato recentemente in questo sito sulla interessantissima ipotesi di fare un test del dna per stabilire una vera prognosi sulla malattia parodontale, che è una novità straordinaria del 2012, predittivo dell'andamento della malattia.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

I numeri che indica potrebbero essere "invidiati" da migliaia di persone che hanno parodontite vera, in quanto sono prossimi a sondaggi assolutamente normali. Il fatto della perdita delle papille è invece una cosa da non sottovalutare assolutamente pena patologia gengivale ingravescente. Consiglio stretti controlli trimestrali. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Gentile signora, i dati (numerici) che elenca sono poco compatibili con il quadro che descrive. Naturalamente non si può suggerirle alcun trattamento senza sottoporla ad un'attenta visita. Ad ogni modo, sicuramente c'è una soluzione al suo problema. Mi dispiace non poterle dare indicazioni più precise ma non vedendo la sua bocca e senza adeguate indagini radiografiche dire di più non è prudente.

Scritto da Dott. Alvise Cappello
Padova (PD)

Sig. Daniele conosce le cause della malattia parodontale? Ha mai parlato con un igienista dentale? Non ha mai sentito parlare di mantenimento? Questi sono i punti cardine se vuole ottenere risultati duraturi.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)