Ho un problema credo ereditario, ho la PARADENTOSI
Scritto da patrizio / Pubblicato il
Salve io ho un problema credo ereditario, ho la paradentosi ho fatto delle radiografie: il mio medico mi ha detto che siccome che lei ha un molare che si muove l'osso è consumato, si deve estrarre per curare l'osso e ho il 50% di probabilita' che gli altri due sx e dx possono fare la stessa fine: voi che cosa mi consigliate? grazie
Pubblicato il 13-07-2011
Ci può essere una familiarità, ma nella malattia parodontale intervengono molti fattori e su questi il curante deve intervenire per rallentarne il decorso. Si affidi ad un collega esperto in parodontologia che la possa seguire e trattare nel modo più corretto, alla sua giovane età iniziare a perdere gli elementi dentari è sicuramente invalidante. Cordiali saluti
Pubblicato il 13-07-2011
Caro Signor Patrizio, anzitutto, il termine "paradentosi" è doppiamente errato. Paradentosi è proprio grammaticamente errato perchè nel caso si direbbe Parodontosi. Parodontosi è errato perchè non esiste. Circa 60 anni fa si disquisiva sul fatto che esistesse una parodontosi di carattere degenerativo per differenziarla dalla Parodontite di carattere infiammatorio. Poi si è visto circa 50 anni fa che la malattia parodontale è solo infiammatoria, dovuta ai microbi che interagendo con il sistema immunitario locale e generale, innescano la Parodontite, la cui desinenza -ite indica proprio la Flogoisi, il carattere infiammatorio e batterico! Per di più non è ereditaria! Purtroppo molti radiologi e medici e purtroppo anche molti Dentisti ed anche Professori Universitari sono molto ignoranti in materia e parlano ancora nel terzo millennio, di Parodontosi! Che ci vuol fare , l'ignoranza è enorme!Cosa deve fare, deve andare da un Parodontologo che la visiti e curi la malattia con la Chirurgia Parodontale che consiste in parole povere in ricostruire con osso artificiale o membrane stimolanti la rigenerazione ossea profonda e parodontale i tessuti distrutti con eliminazione delle tasche parodontali che sono la manifestazione clinica principale della Parodontite. Legga nel mio profilo "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e "Terapia chirurgica della parodontite La Terapia Parodontale, consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale ha distrutto." e La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!' e "VISITA PARODONTALE".Le lascio una foto della distruzione ossea di una Parodontite e della sua ricostruzione con osso artificiale o rigenerazione con membrane.Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 13-07-2011
Sig. Patrizio, paradentosi non è un termine corretto, forse è meglio parlare di malattia parodontale. Il trattamento della malattia parodontale è destinato all'insuccesso, se non vi è la collaborazione e la motivazione del paziente. Le consiglio un colloquio con un igienista dentale, prima di intraprendere qualunque cura, altrimenti potrebbe esserci il rischio di perdere denaro con inutili sofferenze.
Pubblicato il 13-07-2011
La parodontopatia(si ha una predisposizione non ereditarietà) una volta fatta diagnosi con il sondaggio parodontale e status radiografico è curabile; spesso ha origine da uno squilibrio fra la presenza di batteri e le difese dell'organismo. Negli stadi iniziali la terapia consiste nel rimuovere i batteri con una pulizia profonda ed accurata.Importantissimo è il mantenimento domiciliare, (avrà istruzioni dal dentista o dall'igienista) ed i controlli periodici.Tutto questo sarà sufficiente a bloccare la progressione della malattia ed a ripristinare uno stato di salute dei tessuti.
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Pubblicato il 13-07-2011
Gentile Patrizio, la malattia parodontale non è ereditaria;se mai ci può essere familiarità ma certamente non ereditarietà. Il consiglio è quello di affidarsi ad un parodontologo che invece di pronunciare statistiche inutili faccia una corretta diagnosi con opportuni accertamenti necessaria e fondamentale per una corretta terapia. Cordialmente
Pubblicato il 13-07-2011
Gentile Sig. Patrizio, la malattia parodontale ha una origine multifattoriale. Tra queste vi è una predisposizione famigliare, ma certamente non ereditaria. Detto questo la prima cosa da fare è una preparazione iniziale, cioè una pulizia professionale per eliminare placca, tartaro, tessuti infiammati dalla superficie dei denti e sotto la gengiva. Fatto questo si valuta la situazione, a volte basta e si passa al mantenimento, a volte bisogna ricorrere alla chirurgia. Comunque il concetto fondamentale è che la malattia paradontale si cura. Cordiali saluti
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Pubblicato il 13-07-2011
Concordo con la multifattorialita', va bene l'igiene ma non basta. E' in atto un'autoaggressione, quindi va rimodulata la risposta immunitaria.
Pubblicato il 13-07-2011
Gentile signore, al di la delle finezze linguistiche, non posso dirle se i suoi denti si salveranno oppure no. Ma credo che sia meglio un tentativo al 50% che una estrazione certa. Se mai dovrà toglierli, potrà sempre dire di aver tentato tutto il possibile per salvare i suoi denti. Faccia in modo che questi denti siano gli unici "in bilico tra la bocca e la pinza", il patrimonio che abbiamo in bocca, spesso ci accorgiamo troppo tardi di averlo perso. Cordiali saluti.
Pubblicato il 13-07-2011
Ottimi risultati si possono ottenere con il laser a diodi, supportato eventualmente da terapia chirurgica classica.
Pubblicato il 15-07-2011
Fra tutti i problemi ereditari questo è il peggiore ...........si faccia fare prima una diagnosi corretta e poi un piano di trattamento altrettanto valido
Pubblicato il 24-07-2011
Buongiorno Patrizio, la malattia parodontale è sicuramente una brutta gatta da pelare per il dentista, conta molto la prevenzione che a quanto sembra, nel suo caso, non è stata fatta, e infatti è arrivato al "dondolamento" dei denti. Che fare? per i denti che vacillano è mia opinione, del tutto personale, evitare un accanimento terapeutico e procedere alle estrazioni ipotizzando una riabilitazione implanto-protesica dopo aver trattato dal punto di vista parodontale la restante dentatura. Fondamentale poi saranno controlli periodici e costanti per assicurarne la sopravvivenza dei denti il più a lungo possibile.
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