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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 4

Ho una grave situazione parodontale

Scritto da anna / Pubblicato il
Salve, premetto che ho piena fiducia nella mia parodontologa, ma per mia deformazione professionale penso anche che sentire un altro parere non possa fare male. Ho una grave situazione parodontale, visibile ad occhio nudo. Negli ultimi tre anni mi sono trascurata, precedentemente effettuavo la pulizia ogni sei mesi, ma mai nessuno ha messo a fuoco il mio problema del quale soffriva anche mio padre. Attualmente ho fatto una detartrasi e uno scaling in due sedute e la situazione è migliorata. Non ho più sanguinamento e le gengive appaiono più rosee. Osservo un'igiene maniacale con scovolini, sciacqui alla clorexidina e via dicendo. La parodontologa mi prospetta quanto segue: estrazione di tutti e quattro gli ottavi che si muovono e estrazione del 37 perché si muove parecchio, ha molta infezione e sta già danneggiando il 36. Lei sostiene non valga la pena effettuare su questo dente la chirurgia. Successivamente ritrattamento canalare sugli incisivi in alto per via di alcuni granulomi e poi chirurgia, sia resettiva che rigenerativa, su tutti gli altri compromessi che, se non ricordo male, dovrebbero essere dodici (non ho capito se inclusi i 5 da estrarre, devo approfondire). Al momento, sento chiaramente muoversi gli ottavi, il 37 (il movimento si vede ad occhio nudo) e il 31. Ho chiesto se sul 37 da estrarre potrò fare un impianto e mi ha detto, testuali parole, che al momento gli impianti li posso guardare con il binocolo. Approfondendo, ho capito che prima di arrivare a pensare di rimpiazzare quel dente, dovrò prima avere bonificato la bocca e che la strada è molto lunga. Solo che, leggendo qua e là, ho letto che l'antagonista (anche lui malato parodontale) potrebbe avere dei problemi, quindi mi chiedevo quanto tempo dovrà e potrà passare? Io non ho nessuna fretta e vorrei fare le cose bene. Sicuramente chiederò passo passo alla dottoressa, ma intanto mi faceva piacere conoscere anche un vostro parere. Allego panoramica e full endorale.
Gentile Signora Anna, buongiorno."premetto che ho piena fiducia nella mia parodontologa"! Premessa inutile, dato chye chide conforto altrove sulla terapia proposta dalla Sua Parodontologa :( . Faccio io una Premessa, se non le dispiace: si Fidi della Sua Parodontologa, in linea di massima mi sembra una Collega molto preparata, per quanto possa io valutare da quanto Lei scrive e da quanto le abbia proposto terapeuticamente, in particolare sul rinvio di una eventuale implantologia solo dopo che la Parodontite fosse stata curata e risolta bene e la situazione Parodontale (anche di qualità ossea) e Gnatologica, consentisse alla sua bocca di "ricevere" impianti! Dalle lastre endorali postate confermi la presenza di una Parodontite con difetti ossei orizzontali e verticali come emisetti ad una parete, crateri ossei a due e tre pareti, circumferenziali a quattro pareti, alereazione seria della festonatura ossea, presenza di osteolisi periapicali.

Non riferisce né lo Stadio né il Grado! La parodontite viene codificata dall'American Academy of Periodontology che descrive descrive 4 stadi in relazione alla "Salute Parodontale" e tre categorie in relazione all'andamento e progressione della Parodontite: Per gli Stadi si va dallo Stadio 1 (il meno grave) allo Stadio 4 (il più grave). Per l'andamento e la progressione si va dal Grado A (col minor pericolo di progressione) al Grado C (col maggior pericolo di progressione).

Per farla breve, Lei ha bisogno due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente che ne falsava la misura in prima seduta! Si completerebbe la visita con valutazioni Gnatologiche, disgnatiche oltre che preprotesiche. Una serie completa di Rx endorali e non una OPT che non serve assolutamente a niente per evidenziare i difetti ossei (anche se una certa alterazione della festonatura ossea sembra che si veda nella sua OPT). Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Solo dopo avere curato la Parodontite e la gnatologia della sua bocca. L'osso, se insufficiente, si può aumentare sia in altezza che in larghezza. Non riferisce poi della salute della gengiva aderente e della linea di giunzione mucogengivale e della profondità del fornice etc!

I pazienti con parodontite presentano non solo un aumento dell"infiammazione Parodontale ma anche un aumento dell"infiammazione riscontrabile a livello ematico Proteina C reattiva .
IN CONCLUSIONE: la parodontite può avere effetti sistemici diretti (tramite la disseminazione dei batteri patogeni) o indiretti tramite il suo contributo all'infiammazione sistemica Proteica C reattiva ad alta sensitività (hsC-rp).

le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia.ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto,nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale".

TERAPIA PARODONTALE. Essa consiste nel ricostruire ciò che lamalattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso,nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo.nel primo caso si ha una rigenerazione,quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration =Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita,nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine,Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali. Ora spiego più dettagliatamente la Visita Parodontale:Il Parodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell'Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un'ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente, seguita da una Preparazione Iniziale dell'apparato Stomatognatico, un rilievo di dati ed eventualmente analisi cliniche, che richiedono almeno ulteriori due/quattro ore ed infine una seconda visita detta Visita di Rivalutazione Parodontale, che richiede due/tre ore! Nel mio profilo trova pubblicazioni ed articoli clinici e scientifici su tutti gli aspetti della Parodontologia! Il suo implantologo le avrà certamente spiegato tutto questo perché non si può fare implantologia prescindendo dalla Parodontologia (perché le due specialità vanno insieme).

Cari Saluti ed abbia più fiducia nerlla Sua Parodontologa :)
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile signora penso che il piano terapeutico sia corretto, il primo target consiste nel bonificare la bocca. Dovrà occuparsi parecchio della sua bocca e non escludo che dovrà essere sottoposta a altre estrazioni dentarie. Il fine, anche tramite la chirurgia parodontale sarà quello di raggiungere una situazione mantenibile con le pratiche di igiene domiciliare e le sedute di igiene ambulatoriale per prolungare la vita degli elementi dentari. Una volta che ci sarà questo equilibrio si potrà pensare all'implantologia.
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Scritto da Dott. Pasquale De Magistris
Pescara (PE)

Cara signora, effettivamente la sua situazione parodontale (ma non solo) è molto seria, soprattutto in relazione alla sua età. Mi chiedo come sia stato possibile non vedere prima i danni che la sua dentatura stava subendo, in modo da poterli tamponare più precocemente. Temo che più di qualche dente andrà perso, anche se credo che la sua attuale dentista stia facendo delle scelte giuste, soprattutto ha ragione quando le dice di non pensare, per adesso, all'implantologia: bisogna prima bonificare perfettamente la bocca dalla parodontite e, solo quando tutto sarà sotto controllo, pensare a rimpiazzare i denti mancanti. Per ora potrà usare solo delle protesi provvisorie.
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Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

Sig. Anna, la frase del binocolo è la più bella, lei è in buone mani ma i risultati si possono ottenere solo con la sua buona motivazione, altrimenti faccia un pensierino per la una simildentiera tra 20 anni.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)