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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 6

Riuscirò mai ad avere un sorriso decente senza protesi mobili?

Scritto da anna / Pubblicato il
Buongiorno. Premetto che ho sempre curato la mia igiene dentale (mio padre e sua sorella soffrivano di parodontite) a parte che negli ultimi due anni, per via di una gravidanza in età tardiva. So che non è una giustificazione, ma è andata così. In passato ho fatto un paio di volte la levigatura delle radici, ma il mio odontoiatra del tempo non mi ha mai inserito in un vero e proprio programma. Adesso mi ritrovo in una pessima situazione, alcuni denti si muovono e ho due ascessi. La parodontologa (una parodontologa, posso assicurare!)ieri mi ha detto che la situazione è fuori controllo e che c'è troppa infiammazione. Mi ha programmato una seduta di detartrasi e due di levigatura, contestualmente alle quali mi estrarrà i quattro ottavi. Il sondaggio lo farà credo durante la detartrasi o prima della prima levigatura, quando farà anche tutte le endorali. Mi ha già prospettato la chirurgia, cosa che mi aspettavo. Mi ha detto che già dopo la detartrasi avvertirò maggiore mobilità e mi chiedo: come farò? Ho fatto tantissime detartrasi, ma non ero in queste condizioni... E dopo la levigatura? Non è che rischio già di perdere molti denti? Come farò a pulirli correttamente? La chirurgia si fa per dente o per zone attigue? Riuscirò mai ad avere un sorriso decente senza protesi mobili? Ovviamente la mia priorità è salvare più denti possibili, ma anche un poco di estetica non guasta. Dopo quanto tempo, indicativamente, dalla levigatura si fa la chirurgia? Queste domande le farò alla parodontologa, ma non prima di altre due settimane, quindi spererei di avere già qualche indicazione. Sapevo che con la gravidanza avrei dato il colpo di grazia, ma adesso che sono arrivata alla resa dei conti sono parecchio angosciata. Grazie per un'eventuale risposta.
Gentile Anna,mi scusi sa ma come si fa ad affermare che la situazione è fuori controllo senza (a quanto pare ) una visita accurata con sondaggio gengivale ed analisi delle radiografie endorali? Solo dando una rapida occhiata? Per fare una diagnosi certa sono necessarie tutte le indagini sopra dette e certo non si può fare solo guardando. Col termine poi di parodontite si racchiude tutta una serie di situazioni cliniche che coinvolgono le strutture di sostegno del dente (gengiva ,legamento parodontale, osso e cemento radicolare)ognuna diversa dall'altra e pertanto suscettibili di terapie diverse. Solo con una diagnosi certa del tipo di parodontite si può arrivare ad una terapia giusta che può andare da una semplice levigatura radicolare e courettage gengivale fino alla chirurgia mucogengivale o rigenerativa a seconda dei casi. Per cui le ripeto fondamentale è la diagnosi altrimenti si procede per tentativi che non portano a risultati soddisfacenti. Le consiglio di farsi spiegare bene la sua situazione ed il tipo o tipi di terapia da adottare e come conservare e mantenere i risultati raggiunti prima di iniziare qualsiasi trattamento. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Cara Signora Anna, buongiorno. Mi lascia perplesso leggere "mi ha detto che la situazione è fuori controllo e che c'è troppa infiammazione." In ogni caso le spiego qualche cosa. Anzitutto si tranquillizzi. La Parodontite è curabile e si deve curare. Evidentemente non è stata fatta una diagnosi adeguata a suo tempo!Bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Si completerebbe la visita con valutazioni Gnatologiche, diasgnotiche. Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica.

Legga nel mio profilo VISITA PAODONTALE che poi è la visita completa che si fa nel mio studio, a prescindere dal motivo per cui è venuto il paziente!La parodontite viene codificata dall'American Academy of Periodontology che descrive descrive 4 stadi in relazione alla "Salute Parodontale" e tre categorie in relazione all'andamento e progressione della Parodontite: Per gli Stadi si va dallo Stadio 1 (il meno grave) allo Stadio 4 (il più grave). Per l'andamento e la progressione si va dal Grado A (col minor pericolo di progressione) al Grado C (col maggior pericolo di progressione). Bellissime a questo proposito le Lezioni e Pubblicazioni fatte da Tonetti e Aimetti e soprattutto da D'Aiuto, Parkar, e Nibali et al.nel Journal of Periodontology del 2006.

Questa divisione in Gradi prende in considerazione fattori di rischio individuali come il fumo, igiene orale o eventuali malattie concomitanti (ad esempio, il diabete o malattie autoimmuni come la sindrome di Sjögren e parenchimali (Lupus)). Quello che deve essere chiaro è che la Parodontite è una infiammazione dovuta all'interazione delle tossine batteriche presenti nelle tasche parodontali ed il sistema immunitario locale (Linfociti T) e Sistemico (Generale). Batteri che conosciamo bene noi Parodontologi, in ordine di frequenza e percentuale:Tannerella Forsithia, Porphiromonas Gengivalis, Actinobacillus Actinomcetemcomitans, Prevotella Intermedia.

La malattia parodontale colpisce qualsiasi età, contrariamente a quanto in genere si pensi, ovviamente più gli adulti ma in realtà possiamo dire che dopo i 40 ani, chi più chi meno, oltre i due terzi della popolazione ha problemi parodontali magari al primo stadio con tasche relativamente piccole di 4-5 mm che solitamente si curano in modo non cruento con Curettage Scaling e Root Planing. Il 30% ha invece stadi di malattia più gravi fino al 4 con tasche di 12-14 mm che corrispondono alla lunghezza media delle radici dei denti tranne dei canini che possono avere radici di 30 mm ( da cui l'importanza della robustezza della bozza ossea canina e della guida canina di disclusione gnatologica in lateralità).

IL concetto importante è che la malattia Parodontale in parole semplici induce una malattia sistemica infiammatoria che si può estendere ad altri organi come il cuore. Per esempio le Coronarie del Cuore che per aumentata la risposta immunitaria (dovuta alla parodontite) per la presenza di alti livelli di anticorpi contro proteine batteriche in particolare della Porphiromonas Gengivalis il cui DNA è stato trovato nell'endotelio durante arterectomie insieme a proteine uguali a quelle batteriche o simili come le Hsp (Heat Shock Proteins) che in un organismo sano hanno la funzione di far ripiegare su se stesse le proteine sintetizzate dai ribosomi cellulari dei vari organi ed apparati per dare la forma globosa normale all'aglomerato proteico (perché se non avesse questa forma si creerebbero patologie) e nell'endotelio coronarico creano patologie disfunzioni e danni tali da innescare una ischemia cardiaca fino all'infarto del miocardio anche per presenza di cellule T- autoaggressive che possono causare una risposta coronarica tanto forte da portare all'Infarto. (Lavori di immunologia clinica di Oldstone e Gruber) and Periodontal infections cause changes in traditional and novel cardiovascular risk factors: results from a randomized controlled clinical trial. Am Heart Journal of Periodontology 2006 151:977-984. già citato sopra.

La caratteristica della Parodontite è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no!
Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che si usa durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!.
Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane, il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro,
compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà!
Ora è intuibile, quello che bisogna fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling e Root Planing, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni e dalla lucidatura dei denti.
Questo sotto copertura Antibiotica. E su questo torneremo perché è importante

Bisogna tenere presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione!
Parlavo degli Antibiotici. Abbiamo visto quali siano i batteri specifici e le relazioni sistemiche con il loro DNA. Vedi sopra la spiegazione!

I pazienti con parodontite presentano non solo un aumento dell"infiammazione Parodontale ma anche un aumento dell"infiammazione riscontrabile a livello ematico Proteina C reattiva .
IN CONCLUSIONE: la parodontite può avere effetti sistemici diretti (tramite la disseminazione dei batteri patogeni) o indiretti tramite il suo contributo all'infiammazione sistemica Proteica C reattiva ad alta sensitività (hsC-rp)

le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia.ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto,nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale".

TERAPIA PARODONTALE. Essa consiste nel ricostruire ciò che lamalattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso, nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo nel primo caso si ha una rigenerazione, quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration =Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita,nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine,Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali. Ora spiego più dettagliatamente la Visita Parodontale:Il Parodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell'Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un'ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente, seguita da una Preparazione Iniziale dell'apparato Stomatognatico, un rilievo di dati ed eventualmente analisi cliniche, che richiedono almeno ulteriori due/quattro ore ed infine una seconda visita detta Visita di Rivalutazione Parodontale, che richiede due/tre ore! Nel mio profilo trova pubblicazioni ed articoli clinici e scientifici su tutti gli aspetti della Parodontologia! La sua Parodontologa Gnatologa (perché le due specialità vanno insieme) e Riabilitatrice Orale le avrà indibbiamente spiegato tutto o le spiegherà!!

Cari Saluti e guardi il poster che le lascio :)

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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gent. sig.ra, Lei non ha scritto la sua età che potrebbe essere interessante ai fini della diagnosi. La parodontite riconosce una predisposizione su base familiare ma è una malattia ad eziologia multifattoriale; ci sono delle situazioni predisponenti ( familiarità, malattie sistemiche, come il diabete non controllato, abitudini come il fumo, stress ecc.) e situazioni scatenanti come la placca batterica. Bisogna inquadrarla bene nella classificazione per capire che prognosi può avere. La parodontologa che ha consultato saprà sicuramente consigliarla per il meglio.
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Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

Sig. Anna, la malattia parodontale si può curare solo in certi eletti veramente motivati. Ora lei è in buone mani e sembra che sia anche lei sulla via della motivazione, per cui riuscirà a mantenere i suoi denti e trovare le risposte alle sue domande.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Ill.ma signora lei abita a Bologna io ho lavorato nella clinica odontoiatrica in v. San Vitale dove esiste un importante reparto e all'avanguardia di parodontologia, vi si rechi previa telefonata per una visita. Ai miei tempi c'era il prof Checchi che ora è in pensione e svolge attività di libero professionista si chiama Luigi se va da lui dica che la mando io dott. Malavasi Luigi

Scritto da Dott. Luigi Malavasi
Castiglione delle Stiviere (MN)

Se è seguita da un parodontologo / parodontologa, ed è molto motivata ad acquisire metodiche di igiene orale costanti e corrette ed essere inquadrata in un programma di follow up costante (con sedute di igiene orale e levigatura a richiami fissati ogni tot mesi, per sempre), abbandonando eventuali abitudini viziate (tipo il fumo), può stabilizzare la sua situazione parodontale ed allontanare lo spettro delle protesi mobili.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)