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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 7

Ho una parodontite

Scritto da Barbara / Pubblicato il
Gentili dottori, la visita presso 2 diversi dentisti mi ha gettato nel dubbio. Ho una situazione di parodontite, ma ho ancora tutti i miei denti (tranne gli ottavi e 1 impianto): alcuni si muovono (2 molari, gli incisivi inferiori), ma altri sono ancora saldi (canini, incisivi superiori, premolari). Il primo dentista, vedendo anche l'ortopanoramica, mi ha detto che non ho osso, sono destinata al disastro parodontale, quindi mi ha proposto l'estrazione di 12 denti, inserzione di 4 impianti e alcune protesi ponte "perché gli impianti bisogna meritarseli" (parole sue). Il secondo dentista (più anziano) mi ha detto che la situazione non è affatto compromessa, e mi ha proposto la ricopertura con corone in zirconio di entrambe le arcate, sostenendo che potrà durare almeno 10 anni e che in questo modo conservo i miei denti se applico religiosamente il programma di mantenimento. A me paiono entrambe soluzioni piuttosto drastiche! Inoltre, tanta divergenza mi fa pensare che qualcuno suggerisca soluzioni più opportune per lui che per me. Visto che il costo non è un problema, perché è più o meno il medesimo (e ho anche un'assicurazione), per quale soluzione optereste? Oppure, ce n'è una meno invasiva e che coinvolga solo parte dei denti? Grazie per le risposte.
Cara Signora Barbara, buongiorno."vedendo anche l'ortopanoramica" e "estrazione di 12 denti, inserzione di 4 impianti e alcune protesi ponte "perché gli impianti bisogna meritarseli". Incominciamo da qui: La diagnosi di Parodontite non si fa certo con una Panoramica! Non si estraggono 12 denti per fare impianti! Gli impianti non si devono meritare ma è il Dentista che si deve meritare il paziente :) e gli impianti si fanno solo se necessari e, in presenza di una parodontite bisogna prima curarla e solo dopo, eventualmente, fare impianti se la situazione clinica, parodontale e gnatologica della bocca fosse buona.

Continuiamo "la situazione non è affatto compromessa", senta, la diagnosi è semplice e nello stesso tempo complessa, non è così, a "naso" le spiegherò più avanti. "corone in zirconio di entrambe le arcate", se ci fosse una Parodontite, non curata e con mobilità dentale, una protesi in Zirconio, in linea di massima non sarebbe adatta alla situazione a meno che, dopo la terapia chirurgica parodontale, non ci fosse più mobilità ed i difetti ossei fossero stati tutti ricostruito o rigenerati!

"per quale soluzione optereste?" per nessuna delle due! Le spiego:
La Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto.le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia.ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto,nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta,molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°,pianificazione della risoluzione di eventuali disgnazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico),pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale,Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la "parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale!Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi,possibilità di recidive etc.). la "terapia parodontale", spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l'Odontoiatria. Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la
TERAPIA PARODONTALE. Essa consiste nel ricostruire ciò che lamalattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso,nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo.nel primo caso si ha una rigenerazione,quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration =Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita,nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine,Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali. Ora spiego più dettagliatamente la Visita Parodontale:Il Parodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell'Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un'ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente, seguita da una Preparazione Iniziale dell'apparato Stomatognatico, un rilievo di dati ed eventualmente analisi cliniche, che richiedono almeno ulteriori due/quattro ore ed infine una seconda visita detta Visita di Rivalutazione Parodontale, che richiede due/tre ore! Nel mio profilo trova pubblicazioni ed articoli clinici e scientifici su tutti gli aspetti della Parodontologia! Si rivolga ad un bravo Parodontologo Gnatologo e Riabilitatore Orale! Cari Saluti e guardi il poster che le lascio :)

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Le terapie descritte sono solo una parte e sono da "prendere in linea di massima e non letteralmente...mi raccomando...magari a Lei necessitano terapie molto più blande

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Spero di averle fatto cosa gradita ed utile con questa "spiegazione".
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Barbara, purtroppo rispondere in maniera esauriente alle sue domande ed ai suoi dubbi non è possibile non vedendola e non conoscendo nulla del suo caso. Però vorrei spiegarle (cosa che è già stata detta tante volte ad altri utenti) che la diagnosi di parodontite non si fa sulla panoramica che ha poche indicazioni e nel suo caso serve veramente a poco o nulla. La parodontite è una malattia delle strutture portanti del dente (osso, gengiva, etc.) e si manifesta in vari modi ognuno diverso e con terapie anche molto diverse. Per una diagnosi certa è fondamentale effettuare una visita accurata con sondaggio gengivale che si fa con una sonda calibrata e millimetrata intorno ad ogni singolo dente, radiografie endorali con centratore (non la panoramica). Solo in questo modo si può giungere ad una diagnosi certa senza la quale non è possibile effettuare alcuna terapia valida. Se da tutte queste indagini dovessero risultare tasche non profonde al massimo 4-5 millimetri può essere sufficiente una levigatura eseguita in maniera perfetta, se invece le tasche dovessero essere più profonde oltre 5 mm allora la situazione sarà più complessa e si dovranno eventualmente eseguire altri tipi di terapia anche chirurgica ed anche di rigenerazione ossea. Come detto in precedenza il discorso sarebbe molto lungo da spiegare in poche righe ma ho cercato di spiegare i punti principali per capire e comprendere al meglio di cosa si parla quando l'argomento è la parodontite. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Gentile signora Barbara comprendo molto bene che davanti a piani di cura così dissimili possa avere dei dubbi ma mi creda, ciò accade spesso. Comunque prima di decidere è consigliabile, oltre alla visita parodontale ed alle procedure cliniche del caso, effettuare una serie di radiografie endorali digitali (basse emissioni radiogene) per valutare appieno la situazione ossea degli elementi interessati e quindi proporre un piano terapeutico adeguato alla situazione.  

Scritto da Dott. Marcello Badalassi
Roma (RM)

Mi sembrano in entrambi i casi soluzioni estreme, mi sembrano ma ovviamente non posso dirlo con certezza no avendo molti elementi a disposizione.
Il punto focale è la parodontite, definirla correttamente per quanto riguarda gravità ed estensione (diagnosi clinica e radiografica mirata). Da lì si parte.
Il primo obiettivo, quando possibile, è trattarla e stabilizzare il paziente, riducendo allo stretto necessario le estrazioni.
Le soluzioni estreme multi - estrattive e quindi di riabilitazioni implanto - protesiche estese, sono da riservarsi agli stati clinici molto gravi.
Valuti il parere di una clinica dove sia presente un clinico e parodontologo esperto, che la possa valutare in tal senso.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Cara sig.ra Barbara, senza una visita accurata con sondaggio e una serie di radiografie endorali non è possibile fare una diagnosi di parodontite. In ogni caso sarebbe sempre meglio riuscire a conservare i suoi denti il più a lungo possibile, se questo è realizzabile.
Se desidera un parere io sono a Roma e mi può contattare per una visita.

Scritto da Dott. Mario Zannella
Roma (RM)

Mi sembra che la sua sensazione "drastiche" sia condivisa da molti professionisti. Anch'io mi associo a questa tesi: evitare estrazioni e lavori protesici estesi, ma eseguire interventi selettivi sui denti interessati da parodontopatia (dalla levigatura, fino a chirurgia parodontale) è sicuramente la soluzione più giusta per i suoi problemi.
 

Scritto da Dott. Mauro Mazzocco
Roma (RM)

Sig. Barbara, la cura della parodontite non si ottiene con gli impianti e con lo zirconio. Non occorre OPT, ma occorre visita presso un odontoiatria che si occupa di parodontologia e che chieda la corretta parcella della visita.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)