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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 11

Ho 25 anni e mi è stata diagnosticata parodontite di tipo medio grave

Scritto da Maria / Pubblicato il
Buongiorno, ho 25 anni e mi è stata diagnosticata parodontite di tipo medio-grave. Ho portato per circa sei anni apparecchi per raddrizzare i denti. A seguito ho iniziato ad avvertire forti dolori alle gengive e recessione gengivale, alcune volte ascessi, ho dovuto togliere un dente frontale nella parte inferiore poiché ha iniziato a muoversi. Ad oggi non ho dolori se non sanguinamenti quando lavo o passo il filo interdentale. Ad una visita mi è stato diagnosticato parodontite, allego panoramica. Lavo sempre molto i denti ma mi è stato detto che non basta. Mi sono stati dati pareri discordanti, dal non c'è nulla da poter fare aspettiamo quanto i denti durano attaccati al togliamo i denti e mettiamo una protesi. Oltre alla prescrizione di levigature, che dovrò eseguire nelle prossime settimane, non mi è stata prescritta nessuna cura e mi è stato detto che questo problema può peggiorare e attacca a macchia di leopardo.mi è stato detto che potrò anche soffrire in futuro di reumatismi osteoporosi e malattie cardiovascolari. Sono molto preoccupata e vorrei sapere se davvero non esiste altro metodo per debattere la malattia, scoprire quale ceppo di batteri sia ed affiancare una pulizia profonda sottogengivale a antibiotici locali ecc. Attendo una Vs dolere risposta in modo da sapere meglio quale strada procedere, grazie.
Ho 25 anni e mi è stata diagnosticata parodontite di tipo medio grave
Gentile Maria lei ha solo 25 anni. E' giovanissima e già presenta numerosi problemi piuttosto seri sia di carattere dentale sia parodontale. Prima di tutto le dico,ma già è stato detto molteplici volte, che la panoramica non è assolutamente indicata per una diagnosi certa. Questa è il risultato di una serie di elementi che scaturiscono da una visita accurata con test di vitalità, sondaggio gengivale ed RX ENDORALE con centratore(non la panoramica). A volte è necessario ricorrere ad indagini di secondo livello come la tac-dentalscan od una CONE-BEAM. Solo in questo modo si giunge ad una diagnosi certa e non con la sola analisi di una panoramica e la diagnosi certa e' di fondamentale importanza per una corretta terapia. Tornando alla sua domanda dire parodontite medio-grave non ha alcun significato poiché non è possibile codificare tale parole. La parodontite si esprime con diversissimi quadri anatomici e clinici diversi uno dall'altro e suscettibili di terapie diversissime. Per tale motivo è bene che lei si rivolga ad un bravo dentista che possa fare diagnosi certa, definire il quadro clinico e darle tutte le spiegazioni necessarie per comprendere la natura dei suoi problemi e soprattutto come risolverli definitivamente. Tenga presente che lei è molto giovane e ha già seri problemi parodontali e dentali che le provocano anche gli ascessi da lei accennati. Trovi presto un buon dentista anche su questo sito e si affidi a lui con fiducia e senza dubbi sul suo operato. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Il quadro che si presenta dalla panoramica, considerando la sua giovane età, non è certo il massimo, anzi, le problematiche sono evidenti (soprattutto sull'arcata inferiore). Le consiglio caldamente di appoggiarsi ad uno studio dove sia presente un Parodontologo specialista, ma davvero, per poter valutare la situazione ed impostare un programma di recupero - follow up - mantenimento che la porti a poter vivere con quanti più denti suoi possibili in arcata, prima che sia troppo tardi.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Sig. Maria, sembra un racconto incredibile, dopo 6 anni di cure ortodontiche! Ora si può fare molto ma ci vuole motivazione da parte sua è un odontoiatra con molta esperienza in tutte le branche dell' odontoiatria.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Buongiorno Maria, secondo me il suo problema va affrontato con approccio un pochino diverso dai canoni tradizionali. Le suggerisco di rivolgersi alla dottoressa Laura Lanfranco o al dottor Marco Bertoletti che operano a Torino e che certamente la possono aiutare.
Cordiali saluti
 

Scritto da Dott. Giampiero Bonazzi
Milano (MI)

Gentilissima signora non è possibile dare indicazioni terapeutiche con quanto lei fornisce, la diagnosi richiede l'uso di strumentario e analisi clinica. Lo può fare un dentista preparato cui lei deve rivolgersi quanto lei riferisce è confuso e oscuro

Scritto da Dott. Luigi Malavasi
Castiglione delle Stiviere (MN)

Si può e si deve fare molto. Innanzi tutto una diagnosi corretta dopo aver raccolto una serie di dati clinici e radiografici. La malattia parodontale è curabile prima che arrivi a causare danni irreparabili. Dovrebbe cercare un dentista esperto in parodontologia.

Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

Ho il timore che la situazione parodontale sia in relazione agli anni di ortodonzia. La lastra fa intuire (vagamente) dalla proinclinazione degli incisivi inferiori che ci sia ancora una certa malocclusione residua, che non aiuta.. I colleghi già le hanno detto pareri illuminati. Aggiungo che il laser è molto efficace nel tenere sotto controllo la parodontopatia. Ci sono pareri non univoci su questo, ma molti studi sono incoraggianti, e la mia pur piccola esperienza personale è molto favorevole a questo strumento.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Per prima cosa occorre una diagnosi corretta. Parodontite "medio grave" e' come dire Pippo e Pluto. Fatta la diagnosi poi si imposta il piano di trattamento.Occorre uno stato endorale con lastre anche per verificare cosa e' quella radiotrasparenza a livello degli incisivi inferiori. E' materia per un buon parodontologo e un buon endodontista

Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Gentile Sig.ra Maria, dalla panoramica la situazione non è delle più felici. Ma non si fa una diagnosi accurata con la panoramica, ma con un sondaggio ed uno status radiografico. Pertanto solo dopo questa visita si può prospettare una corretta terapia. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Cara Signora Maria, buongiorno. La parodontite si cura e si guarisce! Anzitutto bisogna valutare se ha tasche parodontali o no, tasche che se ci fossero, sarebbero la manifestazione clinica della malattia parodontale (Parodontite). bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente!Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti e soprattutto la presenza di Gengiviti e di Recessioni Gengivali che si possono sovrapporre alle Parodontiti ma sono, come detto, un'altra patologia. Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà!Legga con attenzione:Per favorirle la comprensione di un argomento così astruso le faccio la stessa spiegazione che faccio ai miei pazienti durante il colloquio informativo alla fine della prima Visita Parodontale:Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". Cari saluti e si faccia visitare da un Parodontologo, glielo dice un Parodontologo! Terapia Chirurgica Parodontale con GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita,nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a guisa di membrana), amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali. ORA Le domando solo una cosa: e' stata fatta questa doppia visita così come l'ho descritta con una preparazione Parodontale iniziale tra la prima e la seconda visita? Sicuramente NO! E se confermasse il no, significherebbe che chi l'ha visitata non è Parodontologo! Le lascio un Poster sulle Parodontiti! Cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Salve Maria, Lei deve necessariamente affrontare diversi problemi che sono legati sia alla parodontite, che deve essere correttamente diagnosticata e trattata. Inoltre ha problemi endodontici da affrontare ed approfondire la situazione ossea che riguardano gli incisivi inferiori. Non da ultimo anche una visita gnatologica con riferimento a problematiche articolari che potrebbero evidenziarsi, in quanto sembrerebbero esserci delle asimmetrie scheletriche dei condili (ATM).

Scritto da Dott. Sandro Compagni
Latina (LT)