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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 13

Mi si è scoperto (di qualche millimetro) il colletto di un canino

Scritto da Paolo Roberto / Pubblicato il
Salve, Mi si è scoperto (di qualche millimetro) il colletto di un canino. L'ho notato circa dieci giorni fa, e inizialmente provavo molto fastidio nel toccare la parte scoperta, adesso la sensibilità si è attenuata. Ho fatto presente la mia preoccupazione al dentista (tra l'altro sono sotto terapia ortodontica), il quale non ha attribuito alcun peso al fatto, dicendo che secondo lui quel canino è sempre stato così ed è normale, ma io sono sicuro che invece il colletto si è scoperto proprio ultimamente. Posso dirvi però che fino al momento in cui ho notato il problema, ho sempre spazzolato le gengive sbagliando, in orizzontale, anche con certo vigore. Che sia stata questa la causa? Il mio dentista mi ha consigliato si di non spazzolare più orizzontalmente, ma dal basso verso l'alto per le gengive dell'arcata inferiore e al contrario, per le gengive dell'arcata superiore, ma non ha dato alcun peso al colletto del canino più scoperto del solito (ripeto, ne sono sicuro! Prima non era così!). Sono ancora un po' preoccupato perchè non l'avevo mai visto così scoperto, e l'idea che la gengiva non possa ricoprirlo più un po' mi spaventa...l'altro canino è molto più coperto! Ed era così anche il canino in oggetto! Vi allego anche una foto, per rendervi più chiara l'idea. Può comportare qualche problema? Consigli? Grazie a tutti, anticipatamente.
Le cause di questa recessione possono essere dovute ad uno spazzolamento scorretto o al movimento ortodontico eseguito con forze poco leggere in un soggetto predisposto, ad esempio, per biotipo gengivale sottile o scarsa gengiva aderente. Al termine dell'ortodonzia, tenendo sotto controllo il problema, si potrà eventualmente risolvere la recessione con un semplice intervento di chirurgia parodontale muco-gengivale e/o rigenerativa.

Scritto da Dott. Paolo De Carli
Majano (UD)

Caro Signor Paolo Roberto, Sicuro che non ci fosse già? Mi sembra improbabile che alla sua giovanissima età di ventiquattro anni possano formarsi recessioni così serie e veloci, anche se sottoposto a cura ortodontica che ne può essere la causa o almeno la concausa scatenante o aggravante! Lo spazzolamento non penso che sia influente, ma ne parlerò più avanti. Dalla foto, sebbene sia sfuocata, si vede bene la recessione che dovrebbe essere preesistente a terapia ortodontica e magari solo aggravata un po'. Spesso accade che anomalie o patologie che si hanno sempre sotto gli occhi, per così dire, non le si notino, poi all'improvviso si prende coscienza di averle. Le dico subito che in una situazione così, con la totale mancanza di gengiva aderente sul canino inferiore sinistro e lo sfociare della recessione nella mucosa alveolare, si sarebbe dovuta curare la recessione con la chirurgia mucogengivale, prima di iniziare una terapia ortodontica, altrochè dire da parte del suo dentista "il quale non ha attribuito alcun peso al fatto"!!!. In ogni caso va curata subito, non si può aspettare perchè la recessione che sfocia nella mucosa alveolare è la più grave di tutte. La mucosa alveolare, elastica e debole, non è adatta a fungere da gengiva marginale come lo è invece la gengiva aderente. Bisogna ricostruire questa gengiva aderente che manca. Certo ora, con i brakets ortodontici (il filo si può momentaneamente togliere), il risultato dell'intervento può essere non dico inficiato ed annullato ma sicuramente diminuito, In ogni caso un risultato certo di aumento della gengiva aderente si ottiene sicuramente. Poi a fine cura Ortodontica si rivaluterebbe la situazione e si deciderebbe se reintervenire. L'intervento non lo si programmerebbe così con una occhiata, ma dopo una doppia visita parodontale con sondaggio di eventuali tasche per valutare la sovrapposizione eventuale di una Parodontite. Due visite intervallate da una preparazione parodontale completa con curettage e scaling, modelli di studio (senza il filo ortodontico) e serie completa di Rx endorali e valutazione Gnatologica dell'apparato stomatognatico e valutazione di tutti i rapporti tra gengiva aderente, mucogengivale e fornice coi denti di tutta la baccoa. E' importante per l'eventuale etiopatogenesi delle recessioni!Diciamo che ogni Recessione ed ogni zona della bocca necessitano di interventi adatti e mirati! Questa è serietà! Non si vende il "fumo", si vende "l'arrosto"! :) Infatti la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l’aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l’aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all’estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva, Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti, Lembo Peduncolato Ruotato, Il riposizionamento laterale del lembo, Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo). Il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale; si faccia visitare da un Parodontologo; le lascio una foto di recessioni gengivali curate con innesti liberi, legga nel mio profilo sotto pubblicazioni Recessioni Gengivali : Lembo semilunare, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo Riposizionato Lateralmente,POI RECESSIONI GENGIVALI: LEMBO CON DOPPIA PAPILLA (Bipapillare secondo tecnica di Goldman), in una grave terza classe di Miller, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo peduncolato ruotato, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva con tessuto connettivo autogeno e protezione della zona donatrice con lembo a spessore parziale Le lascio un Poster di recessioni gengivali e loro terapia. Poi sappia che La Gengivite sconvolgendo le forme gengivali , apre il via allo "sconvolgimento" della architettura ossea = Parodontite. Infatti, la colonizzazione batterica causi prima la formazione di un solco con infiltrazioni di neutrofili e mononucleati nell’epitelio giunzionale e causa altresì una vasculite con perdita di collageno per infiltrazione del tessuto connettivo con formazione di un infiltrato di neutrofili, monoliti, macrofagi, linfociti e plasmacellule ( attivate dall’interazione batterico-immunitaria) Col progredire della malattia il riassorbimento osseo è sempre maggiore. È stato inoltre dimostrato sempre da Ebersole) che la progressione della distruzione tessutale progredisce con la velocità di 1/3, 1/5 di mm. All’anno fino alla cresta ossea e poi, dalla cresta ossea in giù la velocità aumenta paurosamente a circa ½ mm. l’anno. Se consideriamo che la lunghezza della radice è in media 14 mm., tranne che i canini dove può arrivare a misure molto più lunghe, considerando l’ubicazione della cresta ossea, in non molti anni la Parodontite diventa terminale,espulsiva con parulidi (ascessi parodontali), con quello "scolo di pus" noto col termine volgare di "piorrea". Dobbiamo considerare il dente un trasmettitore di forze, il parodonto una struttura in grado di ricevere e disperdere queste forze. Con l’aggravarsi del riassorbimento osseo, si ha un aumento del rapporto corona-radice e quindi un aumento dell’azione di leva applicata ai denti anche durante la masticazione fisiologica, che può non essere tollerata e portare a quella condizione denominata "trauma d’occlusione secondario". Ossia lo Stress creato dalle forze occlusali che provocano traumatismo occlusale. Se queste forze abnormi le si esercitano su una "unità dentale" integra, esse sono assorbite senza danno (traumatismo occlusale primario), se queste forze abnormi ma anche solo fisiologiche le si esercitano su una "unità dentale" con grave distruzione ossea, esse non vengono più assorbite (traumatismo occlusale secondario. Il Parodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell’Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale". C'è infine un problema di estetica. Sappia che esiste una chirurgia Parodontale Estetica che serve per ritrovare quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l’estetica rosa (dovuta alle gengive) e l’estetica bianca (dovuta ai denti). c’è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro. Legga nel mio profilo "La chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale". Per lo Spazzolamento dei denti: non esiste niente di meglio del normalissimo spazzolino manuale, per l'igiene orale,ci sono delle pasticche colorate da sciogliere in bocca che evidenziano col loro colore la placca batterica non rimossa dallo spazzolino,spazzolino che deve essere in setole artificiali, a testa medio piccola, duro, e usato con la cosiddetta tecnica di Bass modificata,ossia orientato verso le gengive a 45° e usato con movimenti di rotazione, vibrazione e verticali che terminano con un movimento circolare deciso è bene usare degli idropulsori che completano l'opera di igiene domiciliare e il filo interdentale, presentando nello spazio interdentale sempre una nuova parte mai usata ed abbracciando il dente come per lucidarlo! Infine esistono degli scovolini per chi avesse spazi interdentali un po' più larghi e lo spazzolino piatto per pulire il dorso della lingua che è grande ricettacolo di placca batterica e quindi di microbi. Detto questo se poi uno è "diversamente abile" o affetto da pigrizia immane, va bene anche lo spazzolini elettrico usato però come da istruzioni allegate! Ma il suo Dentista non gliele spiega queste cose? Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

E' possibile che sia la conseguenza di forze ortodontiche poco delicate.  A 24 anni mi pare tutto sommato la causa piu' probabile..

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Effettivamente il canino da lei mostrato ha una recessione abbastanza evidente. Questo può essere anche imputabile alla ortodonzia, soprattutto se il movimento del canino era verso l'esterno della bocca, cioè vestibolarmente, è possibile comunque in futuro usare delle tecniche di ricopertura della radice dentale, che sicuramente il suo dentista sarà in grado di consigliarle. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Andrea Oria
Torino (TO)

Salve, Le darò una risposta breve e concisa. La retrazione gengivale è legata a fattori traumatizzanti . L' ortodonzia potrebbe esserne stata la causa per trazione. La retrazione gengivale è la conseguenza di una retrazione ossea. Poi ci sono molte tecniche rigenerative, per la gengiva, non per l'osso.

Scritto da Dott. Gino Perna
Roma (RM)

E' necessario fare una distinzione. La gengiva aderente dovrebbe arrivare a coprire di un pò (non vi è una misura univoca per tutte le bocche) la giunzione tra smalto della corona e il cemento della radice, che è il colletto anatomico del dente. Se il medico ha sondato la gengiva e ha visto che arriva al punto giusto, allora ha ragione lui... e torto gli altri denti che sono paradossalmente troppo coperti di gengiva. Non è assolutamente un problema ed è una cosa assolutamente comune specialmente in soggetti in giovane età, solo che con gli anni si assisterà ad un progressivo assestamento e allineamento del margine gengivale, sempre che non intervengano fattori esterni, traumatici o infettivi o altro. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

La recessione sul canino potrebbe essere si imputabile a forze eccessive, ma bisognerebbe sapere da quanto tempo sta facendo terapia ortodontica, il tipo di movimento fatto dal canino, il controllo di placca, lo spazzò lamento che ha già detto era traumatico fino a qualche tempo fa, valutare le altre gengive che sembrano leggermente ipertrofiche, ecc.... Pertanto le variabili causali possono essere diverse e senza un'accurata visita non le si può dire di più. Saluti

Scritto da Dott. Sandro Compagni
Latina (LT)

Corregga la tecnica di spazzolamento e curi scrupolosamente l'igiene, quando il trattamento ortodontico sarà ultimato si vedrà se e come intervenire.

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

Sig. Paolo, se il suo odontoiatra che opera su di lei è iscritto all'ordine dei medici, può stare tranquillo perché lui è l'unico responsabile della sua bocca e sarà sempre pronto ad intervenire in caso di complicanze.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Caro sig.Roberto, certamente una tecnica di spazzolamento incongrua è in grado di provocare una recessione gengivale su una zona particolarmente esposta qual'è la bozza canina che dell'arcata superiore rappresenta la porzione più prominente verso l'esterno. Tuttavia ritengo che anche l'ortodonzia in atto possa essere egualmente responsabile !!! A fine trattamento si farà una valutazione ed eventualmente un piccolo intervento correttivo di chirurgia muco-gengivale !!! Non si preoccupi eccessivamente ... Risolverà facilmente il suo disturbo ed inestetismo ... Dott . Alessandro Sassi Casale Monferrato
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Scritto da Dott. Alessandro Sassi
Casale Monferrato (AL)

Un canino scopre il colletto (recessione parodontale in assenza di tartaro) o quando è in malocclusione (precontatto), o quando vi è applicata una forza ortodontica brusca e violenta. Nel suo caso ciò è possibile, dato che è in terapia ortodontica. Però è anche molto facile che la recessione fosse presente già da tempo, prima ancora che lei si sottoponesse ad ortodonzia, e che solo adesso, proprio a causa della sua risvegliata attenzione ai suoi denti per questa importante terapia, lei ci abbia fatto caso! Le consiglio di seguire le istruzioni del suo dentista. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Le recessioni in assenza di tartaro sono causate da traumatismi sulla gengiva dovuti ad uno spazzolamento scorretto oppure sul legamento per una malocclusione o forze di spostamento quali si hanno durante una terapia ortodontica. nel suo caso, come lei stesso racconta, sono entrambi presenti questi fattori. la terapia per la correzione del difetto, una volta rimosse le cause, è un intervento di chirurgia mucogengivale.

Scritto da Dott. Marco Bianchini Ciampoli
Roma (RM)