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Domanda di Odontoiatria

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Agenesia incisivo superiore laterale

Scritto da andrea / Pubblicato il
Ho 19 anni, circa 4 anni fa ho scoperto di essere affetta da agenesia dell’incisivo superiore laterale sinistro che creava spostamento degli incisivi inferiori e malocclusione: problemi per lo più di natura estetica. Mi sono rivolta a un ortodonzista che prontamente mi ha proposto il metodo invisalign per spostare il canino definitivo sinistro nella sua sede naturale dopo aver rimosso il canino da latte che la occupava; a fine trattamento avrei poi inserito un impianto nella sede dell’incisivo mancante. Ho iniziato il trattamento a luglio 2004. Dopo due anni di mascherine mi sono state applicate delle piastrine che con una molla esterna ottenuta da un filo di ferro spesso ripiegato (non conosco il nome della tecnica) avevano lo scopo di terminare lo spostamento del canino, per circa sei mesi poiché col trattamento invisalign si era spostata la corona del dente e non la sua radice che era rimasta invece nella porzione apicale praticamente nella posizione iniziale. L’ortodonzista ha quindi deciso di applicare una molla aggiuntiva esternamente che faceva trazione sul canino per altri sei mesi per raddrizzare la radice che dalle lastre risultava aver mantenuto un’inclinazone praticamente identica. Lo spazio da guadagnare per l’inserimento di un impianto sarebbe intorno ai 5 mm nella porzione alta della radice del canino. Ora, dovendo decidere se persistere nel tentativo di spostare la radice per creare lo spazio per l’impianto o ripiegare su metodi come il Maryland, mi chiedo intanto se esistono tecniche applicabili al mio caso per ottenere lo spostamento della radice (mi è stato proposto di continuare con le due molle e aggiungerne una terza interna per far fronte anche alla rotazione rispetto all’asse verticale che il canino ha subito) e come Lei giudica ciò che finora è stato fatto.
Le tecniche per disinclinare e deruotare un dente ci sono. La tecnica fissa edgewise, nelle sue varianti, permette la disinclinazione di un canino.
Non conoscendo il suo specifico caso non mi è possibile fare altre considerazioni.
Mi associo alla considerazione del collega aggiungendo che si dovrebbe eseguire una programmazione un po' piu' precisa della terapia...

Scritto da Dott. Costantino Volpe
Salerno (SA)