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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 6

Un molare inferiore devitalizzato non cariato si è rotto a metà

Scritto da RITA / Pubblicato il
Buongiorno, un molare inferiore devitalizzato non cariato si è rotto a metà verticalmente fino alla radice (metà interna alla bocca). Il dentista ha estratto la metà rotta e mi ha proposto o di ricostruire il dente ma ha puntualizzato che la ricostruzione può durare una settimana, due mesi, un anno, nessuna garanzia oppure estrarre la parte restante del dente per effettuare successivamente un impianto. Vorrei sapere quale soluzione è piu' corretta e se ci sono altre alternative. Grazie
Gent. sig. Rita il suo dentista ha ragione.. non ci sono garanzie su un dente fratturato verticalmente come Lei ci racconta. Personalmente non vedo altre possibilità terapeutiche.. segua il suo consiglio. 

Scritto da Dott. Franco Tarello
Torino (TO)

Ponte o impianto. Non vedo altre possibilità..........................................................................................................................................................

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Corretto chiaro e preciso, niente da aggiungere. Il collega le ha spiegato il tutto correttamente, e, nel caso il suo molare dovesse rompersi definitivamente, l'alternativa potrà essere un impianto (da valutare quando sarà il momento).

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Bisogna valutare da caso a caso: bisogna vedere la frattura quanto è estesa e quanto è profonda. Cioè in altre parole, se quello che resta del dente è valido per tentare una ricostruzione. Ma sicuramente dopo la ricostruzione c'è da fare finalmente la capsula (che se fatta per tempo, avrebbe preservato questo dente per tempo lunghissimo). Perchè la sola ricostruzione non sarebbe sufficiente in un caso del genere.. La capsula è un lavoro però un po' costoso, proprio perchè definitivo, e va valutato se veramente verrà bene o no. Tutto ciò può dirlo solo il dentista che la segue. Vedendo dal vivo come stanno le cose. Io ipotizzo che se il dr. avesse visto subito, togliendo la parte fratturata, che non c'è niente da sperare, avrebbe proceduto subito (avendo fatto anestesia) alla estrazione completa. Quindi forse c'è da essere ottimisti.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Gentile. Signora Rita buonasera.
Molte sono le variabili in caso di frattura verticale di un dente. Quanto ad esempio sia davvero verticale anziché obliqua, quanto sia profonda, quanta radice residua, quanta corona residua, quali altri denti stanno nelle posizioni adiacenti ed antagoniste, che tipo di occlusione ha il paziente, qualità e quantità di tessuti molli e duri intorno al dente colpito. Questi i principali parametri da valutare. Cosa impossibile da valutare a distanza. Diciamo che il collega in modo molto sintetico ha riassunto le due più probabili soluzioni. In linea di massima la ricostruzione del frammento residuo è poco affidabile e poco costosa e di durata relativamente breve. Il contrario quella con impianto endooseeo. Soluzioni diverse anche nel prezzo! Dipende quale sono le sue attuali o immediate esigenze. In situazioni come la sua i miracoli non li fa nessuno. Ora tocca a lei decidere. Cordialmente.
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Scritto da Dott. Massimo Scaramelli
Pisa (PI)

Cara Signora Rita, buongiorno. Da quanto dice si evince che si è fratturata la parete linguale di un molare. Bisogna valutare quanto sia profonda la rima di frattura rispetto alla radice, alla quantità di Gengiva aderente ed alla cresta ossea. A questo punto si valuta se fare un "allungamento della corona clinica" (la parte del dente che emerge dalla gengiva)per portar fuori tutta la parte distrutta del dente e poterlo così curare e soprattutto fare un perno moncone su cui una nuova corona prima provvisoria in resina e poi definitiva in oro-ceramica o zirconio -porcellana o altro materiale idoneo a seconda del modulo di elasticità che occorre in quella precisa situazione clinica (eventualmente) , chiuda su una spalla ed un eventuale chamfer (smusso) preparata sul tessuto del dente e non su quello artificiale del perno-moncone che non garantirebbe il "sigillo" e quindi la "Qualità" della Protesi! Questo lo si fa con una chirurgia parodontale con gengivectomia in presenza di sufficiente banda di gengiva aderente o con un lembo mucoperiosteo a riposizionamento apicale ed osteotomia osteoplastica, se in presenza di banda insufficiente di gengiva aderente o di profondità di fornice. Ovviamente il perno moncone dovrebbe essere modellato con una "preparazione" cosiddetta Differenziata con approffondimento del Barrelling-in, cosa che pochi protesisti sanno fare, purtroppo :). Tutto qui, è normalissima Routine Odonto-Parodontale-Protesica-Riabilitativa che qualsiasi Dentista che si dedichi ad una Odontoiatria con un minimo di qualità sa fare! Le lascio un Poster di foto di vari casi simili, della mia casistica personale, affinché comprenda meglio. Guardi attentamente in particolare il 2° caso in alto a Dx che sembrerebbe molto simile al suo! :) Cari saluti e si rivolga per un consulto ad un parodontologo esperto in riabilitazione orale in casi clinici complessi.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)