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Domanda di Morso inverso

Risposte pubblicate: 7

Da sempre ho desiderato avere un sorriso allineato sia sull'arcata superiore che in quella inferiore

Scritto da Ubaldo / Pubblicato il
Sono un ragazzo di 35 anni, da sempre ho desiderato avere un sorriso allineato sia sull'arcata superiore che in quella inferiore, in quanto nell'arcata superiore ho un'incisivo laterale di dx un pò interno, i canini leggermente fuori, mentre nell'arcata inferiore, un canino completamente fuori asse per mancanza di spazio. Ho fatto diversi consulti per apparecchio invisibile e, tra questi, mi hanno diagnosticato un morso crociato (non ho ben capito se monolaterale o bilaterale, ma vedendomi, credo che sia bilaterale) e prima di procedere con l'ortodonzia, di estrarre l'ultimo dente del giudizio rimasto - arcata superiore, sx. Ho chiesto parere anche al mio ortodontista di fiducia che mi ha in cura da oltre 20 anni, ma che però, non ha mai posto l'idea dell'apparecchio in giovane età, ne parlato di morso crociato.. e per lui, esistono solo gli apparecchi tradizionali fissi o rimovibili, ma non ha minimamente calcolato quello invisibile. Cercando di concludere, a fine giugno di quest'anno, mi sono deciso a rimuovere il dente del giudizio dal mio dentista (specializzato in chirurgia), facendo un ottimo lavoro, ma da quel momento è iniziato il mio calvario: Inizialmente ho cominciato a pizzicarmi l'interno guancia sx, risolto limando leggermente le cuspidi dell'ultimo molare che sporgeva verso la guancia, ho iniziato ad avvertire lo spostamento e click della mandibola ogni qualvolta aprivo la bocca e la chiudevo. Risolta la guancia, dopo una settimana di tranquillità, ho iniziato a pizzicarmi la lingua nel parlare... a quel punto il mio dentista mi ha assolutamente detto che, per risolvere questo problema, avrei dovuto mettere l'apparecchio, così da riportare le arcate alla corretta occlusione.. e allo stesso tempo, curare il disturbo temporo mandibolare che è venuto fuori esattamente dopo l'estrazione del dente del giudizio. Qualche giorno prima di decidermi a prendere le impronte per iniziare il trattamento, per dare sollievo al problema del pizzicarmi la lingua, con le cartine per le articolazioni ha eseguito molaggio di alcuni denti, provocandomi però, a mio avviso, uno sbilanciamento... i denti di sx li sento più alti. Preso dallo sconforto, mi sono deciso a prendere le impronte per cominciare la terapia, tempo 10 giorni e mi ha fornito apparecchio removibile per entrambe le arcate con una cura di circa 12 anni. Dopo 1 mese e mezzo che porto l'apparecchio, continuo ad avere tensione alla bocca, pizzicarmi la lingua quando non porto l'apparecchio e parlomangio... più il problema di sentire i denti di sx chiudere più di quelli di dx. So che un consulto online è difficile, ma la mia domanda è più che altro se, secondo voi, il mio ortodontista, sta percorrendo la strada corretta, oppure no. Mi sono sempre fidato di lui essendo il mio curante da oltre 20 anni, ma arrivato a questo punto, comincio a nutrire qualche dubbio su ciò che mi sta succedendo. Vi ringrazio in anticipo
Mi pongo una domanda. Le sembra congruo un trattamento di 12 anni?
Non so se il collega ha fatto gli opportuni studi del caso, comunque se nutre dei dubbi le conviene sentire altre opinioni da altri colleghi ortodonzisti.

Scritto da Studio Dentistico Fiori
Castelnuovo di Garfagnana (LU)

Caro Signor Ubaldo, buongiorno. Troppe Diagnosi non fatte o in sospeso e troppi problemi in cui Lei, con tutto il rispetto crede di saperne più del suo dentista, ("non ha minimamente calcolato quello invisibile"= guardi che le mascherine tra sparenti dette invisibili ma che invisibili non sono, non sono adatte per tutti i tipi di Disgnazie ed è il Dentista Ortodontista a decidere la terapia e i mezzi per raggiungerla e non Lei)! Questo vale per i suoi "giudizi" sul molaggio selettivo che è parte della Gnatologia e su tanto altro! Lei ha bisogno di una Visita Clinica e Semeiologica completa, Gnatologica, Ortodontica e Parodontale oltre che Conservativa! In Medicina ed Odontoiatria non si improvvisa niente! la diagnosi Ortodontica è cosa seria e dipende da una infinità di problemi da valutare con accurato check up ortodontico e cefalometria che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere; è come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati e, chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia, sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta. Vede, siamo entrati in concetti complessi! Si parte quindi dalla "A" e si arriva alla "Z" e non il contrario (apparecchio invisibile a tutti i costi) come pretenderebbe Lei!

Ha bisogno anche di una Visita Gnatologica con valutazione delle disclusioni in lateralità, protrusiva e Relazione Centrica con lo studio delle tre curve di compensazione, di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monson che non è altro che una sfera immaginaria che serve per allineare le cuspidi dei denti posteriori con i margini incisali degli incisivi frontali..Sarebbe eventualmente, ma lo deciderebbe solo il Dentista, opportuno anche uno studio con un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia!

Necessita di una Visita Parodontale, per la quale Lei ha bisogno di due visite cliniche strumentali, semeiologiche e anamnestiche, intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Con le Rx endorali (non con la OPT o Panoramica) e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc. !!!

Come vede La Visita Odontoiatrica e la progettazione terapeutica è molto meno banale di quanto si pensi! Quindi Si faccia Visitare da un bravo Parodontologo che è anche Gnatologo e poi si affronterebbe il problema Ortodontico!
Cari Saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile sig. Ubaldo, l'illustre dott Petti le ha fatto una chiara descrizione di tante cose che potrebbe avere. A questo punto una visita è indispensabile. Mi piacerebbe visitarla a Firenze o Forlì. il prossimo mese. Se è disponibile mi telefoni. Distinti saluti

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Impossibile formulare un giudizio specifico al suo caso senza opportuna documentazione.
In generale:
1) I casi in cui è possibile usare allineatori devono essere rigorosamente selezionati se si vogliono evitare compromessi troppo grossi.
2) Le terapie (oltre ad essere spesso discutibili in quanto troppo spesso si vuole accontentare il paziente) ,a fronte di una estetica migliore, comportano tempi più lunghi e non sempre portare due mascherine in contemporanea 24 ore su 24 e' una cosa comoda per il paziente.
3) Voglio sperare che abbia scritto male parlando di 12 anni
e che volesse intendere 12 mesi .
 
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Scritto da Dott. Costantino Volpe
Salerno (SA)

Lei capisce che via internet è praticamente impossibile aiutarla davvero.
Le strade percorribili sono due. O rimane in cura dal suo Ortodontista (forse sui 12 anni di durata vi siete capiti male o ha scritto male), oppure valuta presso la sua zona o dove preferisce un secondo ed eventualmente un terzo parere presso uno studio dove sia presente un altro Ortodontista, in modo tale da poter avere, in seguito ad un ulteriore visita clinica ortodontica approfondita, le idee si spera più chiare o comunque un numero sufficiente di elementi per valutare quale strade percorrere.
Apro una parentesi sul trattamento Invisalign, cioè con mascherine invisibili. A volte danno ottimi risultati, per altri casi sono meno indicate, e solo alcuni Ortodontisti abilitati utilizzano questa metodica.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

A 35 anni una malocclusione si trova in uno stato di compensazione, di adattamento, più o meno importanti a seconda dello stato tonico posturale del sistema neuromuscolare che porta ad una situazione di equilibrio più o meno precario. Una qualsiasi variazione degli elementi che compongono quell'equilibrio può rendere fortemente instabile il sistema che deve riorganizzarsi; l'estrazione di un dente è una variazione del sistema in equilibrio precario e spiega i problemi che sono insorti nella sua dinamica masticatoria e conseguentemente sul lavoro dei suoi muscoli, cosa che ha provocato la disfunzione dell'articolazione temporo mandibolare. In una situazione come questa bisogna procedere con molta cautela con gli interventi, aspettare la riorganizzazione del sistema e semmai favorirla con un leggerissimo bite di deprogrammazione ( il nostro cervello si comporta come un computer e nel suo caso il programma di gestione motoria delle sue dinamiche stomatologiche si è alterato ) che ci consente di leggere meglio la sua occlusione. Ma questo è soltanto il mio protocollo. Il mio consiglio è quello di ascoltare più voci provenienti da gnatologi esperti , fare la sua sintesi e magari scegliere quello che le fornisce una diagnosi, meglio ancora se scritta.
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Scritto da Dott. Lorenzo Alberti
Roma (RM)

Sig. Ubaldo, c'è molta confusione, si nota che lei decide ai trattamenti a cui sottoporsi, senza diagnosi supportata da accertamenti diagnostici. Quali indicazioni c'erano per procedere all'avulsione del terzo molare? Forse occorre fermarsi fare il punto di partenza e valutare se lei andrebbe trattato in modo multidisciplinare.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)