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Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 12

A seguito dell'agenesia di un incisivo porto l'apparecchio ai denti per raddrizzarli e ricreare lo spazio per l'impianto

Scritto da phil / Pubblicato il
Buongiorno, A seguito dell'agenesia di un incisivo porto l'apparecchio ai denti per raddrizzarli e ricreare lo spazio per l'impianto del dente. Dopo aver ricreato lo spazio adeguato e quindi aver inserito l'impianto il mio ortodonzista ha continuato a spostare il dente incisivo centrale per farlo aderire perfettamente all'incisivo provvisorio laterale. Succede che l'incisivo centrale si è scurito. Preoccupato sono tornato dal mio dentista il quale ha effettuato il test per verificare che l'incisivo centrale non fosse necrotico. Dal test il mio incisivo centrale sente il freddo quindi si suppone che non sia morto. Il dentista ha poi controllato l'impianto tramite una radiografia dal quale si evince che l'impianto non sia, nonostante siano passati quattro mesi aderente all'osso. Infatti leggermente si muoveva. Il dentista sostiene che sia causato dal fatto che le forze degli elastici abbiano continuato ad agire sui denti contigui all'impianto creando questo problema. Dunque ha tolto il dente provvisorio e rimesso la vite di guarigione dicendomi di lasciar passare un po di tempo per stabilire se l'impianto sia da rimuovere e rifare fra un paio di mesi o se la situazione migliori. La mia situazione attuale è la seguente: ho un dente incisivo centrale di un bianco spento quasi grigio, ho un impianto che probabilmente andrà levato e rifatto, i due incisivi centrali non sono perfettamente centrati all'asse del viso e dei denti sottostanti ma ho paura di farli spostare per non creare ulteriori danni all'impianto, l'impianto che non rispetta la curvatura della gengiva e quindi è poco armonioso e si vede che è un dente finto, sto perdendo la fiducia nel mio dentista e nel mio ortodonzista giacchè sono passati più di tre anni e ancora sto così, sono molto preoccupato per lo stato di salute delle mie gengive e in generale della mia bocca e infine non sono soddisfatto del risultato estetico del mio sorriso perchè anche se i denti sono quasi tutti attaccati non mi piace la loro disposizione nel senso che sono "frastagliati" e non ho un risultato armonioso nel suo complesso. Cosa ne pensate? scusate se non ho utilizzato termini professionali ma non sono del mestiere. Confido nella Vs disponibilità che ogni volta dimostrate su questo fantastico sito.
CAri Signor Phil, buongiorno a Lei, disponibilità non significa dover interferire con una terapia programmata da un collega! Da parte sua chiedere via Web "cosa ne pensate" è molto ingenuo, mi scusi! Quanto ha manifestato a noi, abbia il buon senso di manifestarlo chiaramente al suo Dentista che sicuramente farà le diagnosi del caso e provvederà! In tutto questo discorso di disgnazia, malocclusione, problemi gnatologici, protesici, che dovrebbero essere i punti centrali, invece è diventato centrale il fare l'impianto a tutti i costi! Ma cosa crede che sia un impianto se non un rimedio artificiale di seconda scelta se non di ultima scelta? Parli col suo Dentista! Non tutte le bocche possono ricevere impianti in particolare in presenza di anomalie gnatologiche e discrepanze ortodontiche e odonto-parodontali non risolte. Fare un impianto in corso di terapia ortodontica è veramente molto ma molto discutibile! Parli col suo Dentista e si faccia spiegare tutto e se volesse altri pareri, le consiglio, con più "maturità", mi scusi, di interpellare un altro Dentista per una Visita Clinica e non di pretendere l'impossibile via Web. Tra l'altro in Ortodonzia la progettazione terapeutica è come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati che si ricavano con varie visite Ortodontiche Cliniche che si chiamano Ceck up e con una analisi cefalometrica su teleradiografia e foto e modelli di studio e tanto altro che ho paragonato al "lavoro mentale e di calcolo" del Matematico quando deve risolvere un problema!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Lei anzi si è espresso in modo molto preciso e coerente, complimenti! I guai da lei riscontrati sono molto ben descritti e mi rendo conto di quanto sia allarmante il quadro. Le dico due riflessioni: che mi sembra tanto strano che si proceda ad implantologia mentre in qualche modo e per qualche motivo l'ortodonzia è ancora in atto. Io credo che si debba prima finire bene il trattamento ortodontico, e solo dopo che questo ha avuto successo, si fa l'impianto, in una situazione stabile e conclusa positivamente.. La seconda riflessione è che tutto questo richiede, come sempre in odontoiatria, una mano veramente maestra, perchè non sono terapie semplici, ma complesse e delicate. Quindi bisogna.. affogarsi dove l'acqua è bella alta!! In relazione a ciò le consiglio una visita, per un parere dal vivo, dal dr. Petti della sua città, un vero esperto e luminare in queste situazioni.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Gentile Phil, senza entrare nel particolare della sua situazione che non conosciamo non avendo alcun elemento diagnostico a disposizione, ma mi sembra che gli impianti a mio parere debbano essere eseguiti al termine della terapia ortodontica e non in corso d'opera a meno che non ci siano condizioni particolari che non conosciamo. Si faccia spiegare bene dal suo dentista i motivi di tale decisione. Cordialmente

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Gentile Phil, E' abbastanza strano inserire un impianto in corso di terapia ortodontica, ciò non toglie che piccole rifiniture ortodontiche possano essere eseguite anche dopo la protesizzazione e dagli elementi a disposizione mi pare di arguire che questo sia il suo caso. Se ha dei dubbi parli chiaramente col suo dentista e si faccia spiegare bene l'iter terapeutico che il clinico ha deciso di seguire, in odontoiatria e soprattutto in ortodonzia non si va per tentativi, quindi se la spiegazione del suo medico non dovesse convincerla chieda un parere ad un altro collega. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Vincenzo Gueli
Catania (CT)

Gentile Phil, credo che ci sia stata confusione nei tempi di esecuzione del progetto, voglio dire che bisognava aspettare che il trattamento ortodontico fosse giunto a termine e stabilizzato. Lei avrebbe potuto portare un provvisorio e l'incisivo centrale non sarebbe diventato necrotico.Nel seguito, eseguire l'impianto e dopo due mesi- sempre portando il provvisorio- caricarlo con una corona adeguata. Il mio consiglio è purtroppo di ricominciare da capo, e dalla devitalizzazione del dente togliendo l'impianto e lasciando il tempo della opportuna guarigione, che è la cosa che vien e prima di tutto. Poi, decidere per la protesi, che deve essere in materiali adatti alla zona centrale, come lo zirconio. Chiaramente presso un altro collega. Cordiali saluti
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Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)

..concordo con i colleghi che le hanno risposto, prima si effettua il trattamento ortodontico, e in fase di contenzione, si sarebbe dovuto procedere con l'impianto, per quanto riguarda il dente che ha assunto una colorazione scura, è evidente che sia presente una necrosi parziale della polpa, probabilmente dovuta a trazione eccessiva dello stesso, ed appunto essendo parziale e non totale c'è una risposta ai tests di vitalità pulpare....ovviamente senza visitarla è difficile poterle dare un consiglio. Cordiali saluti Cristina Cortis
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Scritto da Prof. Cristina Cortis
Cagliari (CA)

Allora...soltanto qualche considerazione.... Primo: assolutamente vietato inserire impianti in fase di trattamento ortodontico....l'impianto va inserito quando tutto il sistema risulta stabile in uno spazio appositamente creato per ospitare l' impianto. Magari l'apparecchio rimane inerte solo per mantenere lo spazio in fase di osteointegrazione. Secondo: se un impianto si muove non si è mai sentito che col tempo possa fermarsi...il processo di osteointegrazione o parte o non parte...se un fattore lo interrompe non riprende più...tanto vale rimuovere subito l'impianto.... Terzo: rifare il test di vitalità nuovamente a distanza Quarto: assicurarsi con una Rx endorale che l'impianto non abbia toccato la radice dell'incisivo più scuro... si potrebbe discutere ancora sul problema ma credo che questi punti siano quelli principali in merito.
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Scritto da Dott. Salvatore Zaffarana
Catania (CT)

Gentile Sig. Phil, mi sembra azzardato mettere un impianto quando è ancora in corso la terapia ortodontica. Se l’estetica non è buona bisognava creare un corretto spazio e poi con una situazione stabile mettere l’ impianto. Poi il colore dell’incisivo centrale fa sospettare che vi sia una necrosi. E’ possibile che questa sia parziale spiegando pertanto la risposta al freddo. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Nella sua domanda, esaustiva nella terminologia al contrario di quanto crede, spicca la contemporaneità della terapia ortodontica e implantologica. Al giorno d'oggi queste due tematiche si utilizzano insieme di solito quando una va in ausilio dell'altra, ovvero quando si ricorre all'ancoraggio implantare come punto di applicazione di forze ortodontiche. Il fatto che di solito al termine di queste cure l'impianto si possa svitare agevolmente la dice lunga sulla convivenza di queste due terapie. Ciò non toglie che invece alle volte tutto riesca perfettamente bene permettendo così di risparmiare una quantità di tempo incredibile. Non è il caso di condannare o giustificare le cure che ha subito. Non è lo scopo di questo portale e inoltre non abbiamo nessun dato oggettivo che ci possa permettere di esprimere una opinione. Il consiglio è quello di rimettere tutto nelle mani di un altro dentista al quale sia chiesto solo un parere, per evitare che la possibilità di acquisire un nuovo paziente possa fuorviare il suo giudizio (anche se questa frase non è edificante per la categoria quale appartengo). Vedo che nella sua zona opera lo stimato collega dott. Petti. Sono sicuro che da lui può ottenere il parere che risponde ai requisiti di imparzialità che lei merita. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Sig. Phil, é stato molto chiaro nella descrizione del caso e devo dire che le perplessità che ha espresso sono indice di una scorretta valutazione di partenza e di una altrettanto scorretta terapia risolutiva da parte dei suoi Dentisti. Il connubio tra ortodonzia ed implantologia non è sempre facile da ottenere soprattutto in un settore estetico come quello supero-anteriore perché il tutto deve essere ben pianificato al massimo della predicibilità. Faccia presente i suoi dubbi e le sue perplessità ai Suoi terapeuti, dopo di che consulti altri Colleghi e tragga le conclusioni. Cordialmente
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Scritto da Dott. Emanuele Santi
Roma (RM)

Sig. Phil, in odontoiatria le complicanze sono contemplate e vengono anche spiegate al paziente prima di sottoporsi al trattamento. Le consiglio di rileggere bene il consenso da lei sottoscritto e di richiedere lo studio con il programma del suo trattamento, poi con questo in mano potrà far forza per ottenere i risultati promessi.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile paziente anche a me sembra strano inserire un impianto durante una terapia ortodontica se vuole ulteriori chiarumenti è necessario vedere foto e lastre. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Stefano Salaris
Roma (RM)