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Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 5

Ho eseguito il rialzo del seno mascellare bilaterale (base 3-4 mm) con osso omologo+BIOSS.

Scritto da silvia / Pubblicato il
Gent.mi Dottori, ho eseguito rialzo seno mascellare bilaterale (base 3-4 mm) con osso omologo+BIOSS. Ho letto su internet che alcuni innesti, anche con materiali che non conosco, possono produrre un osso "spugnoso"che risulterebbe inadatto a un lavoro stabile a lungo termine. Si riesce a capire, dalle radiografie, se l'osso rigenerato è di qualità alta a garantire "vita" al lavoro effettuato?? Quali esami si possono eventualmente fare per diagnosticare la qualità ossea rigenerata? grazie
Nessun osso è garantito "a vita". Le variabili sono talmente tante che dobbiamo solo affidarci alle statistiche, o meglio alla casistica, per sapere quale tecnica di rigenerazione dà dei risultati più affidabili. L'associazione: Osso autologo+Bioss, dai dati attualmente in nostro possesso, sembra molto affidabile. Infine, la qualità dell'osso rigenerato si evidenzia anche solo con una buona OPT (panoramica), meglio se eseguita con apparato digitale. In bocca al lupo!
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Scritto da Dott. Alberto Ricciardi
Trebisacce (CS)
Torino (TO)

La natura del riempitivo è totalmente ininfluente sulla qualità dell'osso finale (con buona pace di tutta la pseudoletteratura fornita dalle case produttrici: ognuna dice in sostanza che il "suo" è il migliore, quello degli altri una schifezza). La funzione del riempitivo è esclusivamente meccanica: qualsiasi materiale (sterile) che mantenga lo spazio per il tempo sufficiente da permettere la ricrescita del SUO osso, e che venga sostituito e smaltito dopo un ragionevole lasso di tempo è idoneo. -------------------------------------------------------------------------- Dopo 6 mesi l'osso neoformato è una vera schifezza: debole, immaturo, inidoneo all'uso. Successivamente migliora un pò, ma resterà sempre un osso debolissimo. In questo periodo di tempo si inseriscono gli impianti, che resteranno sommersi (non visibili all'esterno) per in tempo previsto. Il trucco principale per rendere l'osso fruibile è quello di funzionalizzarlo mediante un carico progressivo. Questa è la vera chiave di volta del successo dell'intervento. Qualcosa di simile avviene per gli astronauti dopo una lunga permanenza nello spazio: le loro ossa sono fragili, e una volta rientrati sulla terra si sottopongono a dei cicli di fisioterapia mirata per ridare la giusta consistenza alle loro ossa. Ma chi fa i maxirialzi routinariamente le sa benissimo queste cose. -------------------------------------------------------------------------- Riguardo alla "garanzia a vita", tenga conto che è stata fornita alla nascita dal Signore (gratis). Lui ha fatto i denti in grado di durare una vita, ma siamo stati in grado di spaccarli lo stesso. Noi non lavoriamo meglio di lui.
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Scritto da Dott. Sergio Formentelli
Cuneo (CN)

Sig.ra Silvia, lei ha dato fiducia a un professionista che probabilmente ha dato il massimo di se stesso per curarla. In internet la maggior parte dei dati sono pubblicitari e non scientifici, per cui sono di scarso valore. Il rialzo è stato eseguito con successo, la durata è dettata principalmente da come esegue l'igiene dentale quotidiana, per cui le consiglio di non abbandonare l'igienista dentale e applicare totalmente le manovre da lui insegnate, senza disperdersi in forvianti inutili pubblicità.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile Silvia, in realtà il materiale posto all'interno del seno mascellare verrà sostituito da osso proprio naturale. Il vero test da effettuare è l'osteointegrazione degli impianti a lavoro concluso. Se non offre problemi al carico e al serramento della vite passante e se all'rx si vede una buona quantità di contatto osseo con le spire dell'impianto, non resta che prendersi cura dell'impianto e del lavoro protesico con una accurata igiene, controlli periodici e l'attenzione ad evitare carichi eccessivi. Cordialità.
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Scritto da Dott. Michele Caruso
Treviso (TV)

Mi associo alle risposte del dott. Ricciardi Alberto, non si può pretendere che un innesto artificiale abbia durata perenne , del resto anche le nostre strutture naturali sono sottoposte ad usura da stress, e' chiaro che attualmente gli interventi di ultima generazione hanno un margine di rischi minimo ma pretendere che siano eterni e' impossibile attualmente.

Scritto da Dott. Alessandro Sanna
Lucca (LU)