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Domanda di Gengivectomia

Risposte pubblicate: 4

Seguito alla domanda: Soffro di iperplasia gengivale

Scritto da luisella / Pubblicato il

Innanzi tutto ringrazio tutti voi Gentili Medici, mi siete stati di conforto. scusate l'errore grossolano di "sacca" anzichè TASCA. Stò facendo sciacqui con Curasept 0,2 da parecchi giorni. Si, il mio medico mi ha subito fatto radiografie ma non risultano anomalie nelle radici o nelle ossa e i canali sono sempre ben chiusi. Il problema delle gengive "che crescono" l'ho sempre avuto e una o due volte l'anno ho sempre eseguito pulizia e passo filo tutti i giorni. ho sempre curato molto e bene la mia igiene dentale, ho avuto sfortuna genetica di carie!! Chiedo scusa se le mie spiegazioni sono semplici, ma fatico a ricordare i termini medici. Si, parodontite è la parola che mi ha detto il mio medico. Ora chiedo anche per soluzione laser, mi sembra interessante. MILLE GRAZIE!

 

Precedenti:

Iperplasia gengivale

Cara Signora Luisella.... le ho risposto più che abbondantemente e le ho spiegato che non è parodontite ma una ipertrofia-iperplasia parodontale perchè non si tratta di tasche partodontali (manifestazione della parodontite), ma di false tasche parodontali (manifestazione della iperplasia ipertrofia gengivale) ...false perchè c'è la tasca per la presenza di molta gengiva ma l'attacco epiteliale della gengiva al dente è sano ed è dove deve essere!!!! Quindi....ripeto...Cara Signora Luisella ...Eutirox è costituito da levotiroxina sodica (detta anche L-tiroxina sodica). Che è in pratica un sostitutivo sintetico dell'ormone tiroideo T4, la cui mancanza si ha nell'ipotiroidismo. Tra i tanti effetti collaterali, ha un effetto difenilidantoinosimile sulle gengive = iperplasia. Però deve essere un effetto, nel suo caso, scatenante dovuto ad una patologia antecedente, perchè un mese non è sufficiente per causare iperplasia...invece l'ipotiroidismo o altri squilibri ormonali o altri farmaci o altre patologie devono essere alla base della sua iperplasia...lei non specifica da quando l'ha! Legga cliccando il mio nome , nel mio profilo, tra le pubblicazioni, "Gengivectomia a bisello esterno per la terapia dell'ipertrofia gengivale da difenilidantoina" ... e vedrà come si fa la terapia di una ipertrofia-iperplasia gengivale. Le "sacche" che dice di avere, si chiamano tasche o meglio false tasche parodontali....le spiego:....:....:La gengivectomia a bisello esterno trova indicazione quando il fondo della tasca parodontale non supera la linea di giunzione mucogengivale, quando si è in presenza di adeguata banda di gengiva aderente e quando non esistono difetti ossei. Nel rispetto di queste condizioni, l'indicazione d'elezione è la iperplasia-ipertrofia gengivale. Quando la parete gengivale è in preda a fenomeni iperplastici e ipertrofici, la gengivectomia è un intervento che permette di aggredire tutta la superficie radicolare e dove sono i depositi patologici, la cui rimozione consente, dopo alcuni giorni, la rigenerazione di un solco fisiologico e di una papilla gengivale che si riveste di tessuto epiteliale. Dopo aver iniettato lentamente l'anestetico nella piega mucovestibolare e nelle singole papille interdentali, per ottenere la massima emostasi e contemporaneamente rigidità dei tessuti, si inizia con una incisione distalmente all'ultimo dente interessato nell'emiarcata superiore destra dal lato vestibolare, bisellando, con un bisturi a fagiolo, l'incisione di circa 45' in direzione coronale. Allo stesso modo si precede dal lato palatale. Si ripassa il percorso dell'incisione iniziale con un bisturi lanceolato interprossimale, festonando l'incisione, per liberare i tessuti interdentali. Se l'intervento e stato eseguito "a regola d'arte" il tessuto reciso viene asportato "in un sol blocco". Si attua un accurato curettage e scaling e si provvede a levigare lo superficie cruentata facendo scorrere delicatamente la superficie larga di una lama e usando anche pietre abrasive sotto getto d'acqua per creare margini sottili con superfici interprossimali ben assottigliate e disegnate. Si ripristina l'orlo a festone delle gengive formando degli incavi interdentali con pinzette da gengivo plastica per creare le vie di scarico al cibo durante la masticazione. In corrispondenza di queste docce gengivali, sulla superficie esterna dei setti ossei, si trovano dei solchi incavati detti canali di scarico che assolvono la funzione dello scorrimento del cibo. Attuata l'emostasi si applica l'impacco parodontale, che viene rimosso dopo sette giorni, e rinnovato per altri sette. Dopo tre mesi l'architettura gengivale presenta margini. Le papille hanno forma cronico-piramidale e riempiono gli spazi interdentali fino ai punti di contatto interprossimali dei denti. Esse hanno docce per il passaggio del cibo e hanno l'aspetto tipico della gengiva sana. ........Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologo in Cagliari,Gnatologo, Implantologo, Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi, Ortodonzia e Pedodonzia (con la figlia Claudia Petti), Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Signora, la terminologia che lei ha usato è perfetta, perchè semplice e chiara. Vorrei però porre l'accento sul "destino", sulla "casualità" e sulla "condanna divina": tutte cose che affliggono la vita umana rendendoci schiavi degli eventi e delle malattie. Quindi, in primis, la carie non è una malattia genetica! C'è carie dentaria quando sono presenti fattori predisponenti (tra i quali l'infiammazione delle gengive ed i denti storti) e fattori determinanti (attività batterica). Anche "il problema delle gengive che crescono", che lei ha "sempre avuto", nonostante la corretta e continua igiene dentale, è dovuto a qualche causa che il suo Dentista deve ricercare ed eliminare! Una delle cause di parodontite, con igiene orale corretta, è la presenza di denti storti o in cattiva occlusione tra loro. La manifestazione di sacche o tasche parodontali è spesso dovuta a protesi fisse incongrue, da rimuovere prima di curare queste tasche. Quindi sono certo che, se lei vuole e se si affida alle cure di un bravo Dottore, può risolvere sia i suoi supposti problemi genetici e sia la malattia delle gengive e del parodonto, che lei ha sempre avuto. Tutto questo non è andare contro il proprio destino ma vivere meglio! Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Cara signora, 7 - 8 mm di tasca gengivale è una misura importante, è difficile immaginare come possa avvenire senza presenza di parodontite, quindi perdita di osso. (vuol inviare delle foto?) Abbia cura di entrare senza timori nelle tasche, almeno fin dove può arrivare, con lo spazzolino da denti e di pulire meglio che può con filo interdentale (usato bene) o con scovolino le zone interprossimali. Generalmente con un' igiene ben attenta e un buon addestramento alla pulizia, l' ipertrofia si riduce grandemente. In casi del genere non è la tecnica di riduzione della gengiva che cambierà il futuro dei suoi denti, ma il controllo casalingo ben seguito da un parodontologo, affinchè sia efficace. In bocca al lupo!
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Scritto da Dott. Alessio Bosco
Sanremo (IM)

Sig. Luisella, lei precedentemente parlava d’iperplasia gengivale che è un termine diagnostico medico ben preciso. Se utilizzare il laser o meno, non è una sua scelta, ma è una scelta di pertinenza dell'odontoiatra, Le consiglio per il suo bene, di rileggere e considerare la mia precedente risposta. La carie non è una malattia genetica, ma è di origine infettiva.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)