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Domanda di Chirurgia

Risposte pubblicate: 7

Chirurgia resettiva

Scritto da NADIA / Pubblicato il
Salve ho 33 anni, da qualche mese mi è stata diagnosticata la malattia paradontale. Dopo una panoramica, varie impronte e un sondaggio sono stata evidenziate tasche in alcuni punti di 8/10 mm. Dopo sedute di ablazione tartaro, curettage e scaling sottogengivale, dopo circa 2 mesi mi è stato fatto un nuovo sondaggio. l'esito è stato positivo, perche alcune tasche si erano in parte rimarginate( 2/3 mm.) alcune altre sono scese a 7mm. Il mio dentista per risolvere definitivamente la situazione mi ha proposto la chirurgia resettiva nei vari quadranti della bocca. L'ho fatta circa 20 gg. fà ma il risultato mi lascia alquanto perplessa tanto che non so se mi farò operare gli altri 3 settori della bocca. nella parte operata, esteticamente è un disastro, praticamente si vedono le radici dei denti completamente scoperte, la sensibilità è aumentata tantissimo tanto che non riesco più a mangiare o bere qualcosa di freddo, la mobilità dei denti è peggiorata tantissimo. Prima di fare questo intervento mi sembrava di stare bene: la gengiva non sanguinava più, era di un bel colore rosa, i denti li sentivo più forti, ora mi sembra di avere solo peggiorato tanto che da quella parte della bocca non riesco ancora a masticare. E' normale tutto questo? E' il caso che si continui con la chirurgia resettiva? Qualche dentista mi ha consigliato che l'unico metodo per risolvere è un impianto osseo. Se non dovessi far nessun intervento di chirurgia ma continuare con la pulizia e un volta all'anno il curettage, terrei la malattia sotto controllo? Grazie mille per le vostre risposte
Gentile Nadia, purtroppo la chirurgia ossea resettiva espone ai problemi da lei citati poichè viene eliminato l'osso che circonda il difetto fino alla base del difetto stesso. Lei avrebbe dovuto avere ampie informazioni circa il tipo di intervento, i rischi ed i vantaggi che avrebbe dovuto sottoscrivere con un consenso informato. La sensibilità dovrebbe attenuarsi lentamente. Come lei asserisce, dopo iul primo intervento ha avuto un miglioramento sensibile ma questo non significa che oggettivamente non si riscontrino dei problemi come la permanenza di tasche profonde che debbono essere assolutamente curate poichè col tempo tendono ad approfondirsi. Le consiglio di parlarne con il suo dentista per valutare se ci sono possibilità di interventi alternativi più conservativi. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Gentile signora, la chirurgia resettiva gengivale e ossea per pilastri parodontali è un tema alquanto dibattuto. Se possiamo affermare senza timore di essere smentiti che "guarisca", possiamo dire con tranquillità che sia una guarigione "con esiti", e cioè che ciò che rimane è sano, ma potrebbe non rispondere più ai canoni di bellezza e funzionalità che solitamente abbiamo. Mi suona un poco strano, perchè sono concetti che i dentisti che praticano queste tecniche conoscono molto bene, e che quindi il tema dovrebbe essere stato trattato a livello di consenso alle cure, con foto, disegni e quant'altro. Che dire? Il suo dentista e lei dovete valutare se è meglio "sani" o "belli", perchè probabilmente tutte e due le condizioni non sono raggiungibili contemporaneamente. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

La malattia parodontale provoca danni intorno ai denti distruggendo in modo irregolare i contorni ossei e lasciando difetti che possono avere diversi aspetti, che sono trattati in modo differente a seconda della loro conformazione. Talvolta è possibile riempire i difetti e ricostruire l'osso mancante (in questo caso si parla di chirurgia ricostruttiva) altre volte è necessario rimodellare l'osso residuo in modo da ripristinare le corrette morfologie intorno alle radici, eliminando le asperità e i contorni negativi (in questo caso- ed è quello che le è stato fatto- si parla di chirurgia resettiva) Lo scopo di entrambe le tecniche è quello di arrestare il processo distruttivo dovuto alla malattia parodontale e ridare salute sia ai tessuti duri che a quelli molli. I disagi di cui parla sono assolutamente normali nel post-operatorio e gli svantaggi credo che le fossero stati illustrati. Tenga presente però che non ha grandi scelte: o interviene o è destinata a perdere i denti nel giro di pochi anni. Capisco l'estetica, ma credo che la salute sia più importante. E non sottovaluti la malattia parodontale essa è un fattore di rischio molto serio per malattie cardiache, renali e finanche il diabete. Si chiarisca col suo curante e si faccia illustrare compiutamente rischi ed alternative. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Bruno Cirotti
Roma (RM)

Questi sono gli effetti che causano la chirurgia resettiva con il grande vantaggio che i suoi denti dureranno più a lungo

Scritto da Dott. Alessio Battistini
La Spezia (SP)

Concordo pienamente con quanto affermato dal dott Cirotti.

Scritto da Dott. Giuseppe Murruni
Giussano (MB)

Sig.Nadia, lei ha 33 anni e forse non ha mai conosciuto un igienista dentale, questa figura fa parte dell’equipe che può risolvere e mantenere il suo parodonto, la sola chirurgia è demolitiva e sicuramente se non mantenuta porterà probabilmente all'insuccesso.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara Signora Nadia, le tasche parodontali con difetti ossei profondi 7-10 mm si curano con la chirurgia parodontale ricostruttiva e rigenerativa, non con quella resettiva, per il semplice fatto che bisogna ricostruire ciò che è stato distrutto dalla malattia!Ma un Parodontologo queste cose le sa!Legga nel mio profilo "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e "Terapia chirurgica della parodontite La Terapia Parodontale, consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale ha distrutto". Le lascio una foto di chirurgia ossea ricostruttiva e rigenerativa.Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)