Questa avulsione con innesto osseo va eseguita preferibilmente in ambiente ospedaliero?
Scritto da Daniela / Pubblicato il
Ho 51 anni, non sono ancora in menopausa, in data 10 Luglio, dopo mesi di dolenzia diffusa, mi è stato devitalizzato il molare no.16. Questo molare, per sua conformazione, ha le radici che entrano nel seno mascellare. Durante la devitalizzazione ho subito la perforazione dell'apice con conseguente versamento di ipoclorito nel seno mascellare, a cui sono seguiti forti dolori, edema e gonfiore per circa 15 giorni (trattamento : antibiotico per 8 gg ed ematonil crema per ridurre ematoma).
Nella stessa seduta è stata completata la devitalizzazione e sigillato l'apice. Da allora il dolore al 16 non è mai più scomparso, si è attenuato ma tuttora permane, la sensazione è che il dolore si estenda anche al 17. Il dolore coinvolge anche la zona occipitale e il collo (interessamento linfonodi).
A settembre ho eseguito una TAC cone beam, provo ad allegarla. Dovendo programmare una estrazione, essendo in presenza di un discreto riassorbimento osseo (dovuto forse all'ipoclorito fuoriuscito durante la perforazione apicale?) mi è stato suggerito di fare contestualmente un innesto osseo al fine di poter poi in futuro prevedere un impianto in sostituzione del 16. Secondo Lei questa avulsione (tenendo conto anche del fatto che le radici entrano nel seno mascellare) con contestuale innesto osseo va eseguita preferibilmente in ambiente ospedaliero per una maggiore garanzia di successo? Qual'è la procedura per essere presa in carico da un reparto maxillo facciale? Ringrazio per l'attenzione e saluto cordialmente.
Pubblicato il 06-11-2015
Gentile Daniela, la radiografia inviata è una semplice panoramica e non una cbct come lei asserisce. Per quanto riguarda la fuoriuscita accidentale di ipoclorito che ha un forte potere irritante, può succedere ma non dovrebbe se il liquido di lavaggio viene immesso delicatamente senza eccessiva pressione. E' un evento spiacevole ma che può accadere e di solito si risolve con terapia adeguata. Per quanto riguarda la dolenzia locale questa potrebbe essere causata da svariati fattori come ad esempio un canale non individuato e non trattato ( molto spesso il primo molare superiore presenta un quarto canale localizzato nella radice mesiale che spesso non viene identificato ma è presente molto più di quanto si creda. Bisognerà indagare meglio su questo aspetto prima di pensare di estrarre il dente. Per quanto riguarda invece l'innesto di osso cui accenna(più propriamente chirurgia rigenerativa ossea) le posso assicurare che è un intervento che si può eseguire tranquillamente in studio senza ricorrere in ambiente ospedaliero. Cordialmente
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Pubblicato il 06-11-2015
Buongiorno Daniela, la radiografia che ha inviato non permette di darle suggerimenti specifici. In linea generale un piccolo rialzo del pavimento del seno mascellare come quello di cui potrebbe aver bisogno può essere seguito nello studio odontoiatrico (semprechè il professionista sia allenato a queste procedure).
Pubblicato il 06-11-2015
Cara Signora Daniela, buongiorno. La OPT che ha postato non è la Rx idonea per valutare se veramente le radici del molare in questioni peschino nel seno mascellare corrispondente perché ci possono essere sovrapposizioni di piani che falserebbero l'immagine e quindi la Diagnosi! L'indagine giusta per valutare questi rapporti è la Cone Beam 3D oltre ad una Rx endorale per una prima valutazione del periapice! Bisogna indagare anche bene la presenza di una Sinusite Mascellare iatrogena (a causa del Medico) con lastre specifiche in proiezione Otorino come la sub-vertice-mento. Personalmente non partirei a priori con la decisione di procedere alla avulsione del dente e fare un innesto osseo che non "curerebbe" l'eventuale flogosi o necrosi della mucosa del pavimento del seno mascellare o semplicemente della membrana di Shneider che spesso ha uno spessore di pochi decimi di millimetro ma che è importante per il tipo di terapia necessaria dopo, sempre che perforazione ci fosse stata! Procederei nel caso ad adeguate terapie Mediche e nel caso chirurgiche di revisione della mucosa sinusale eventualmente in necrosi per l'ipoclorito. Necrosi e danno che rimarrebbero comunque anche con l'estrazione del dente e l'innesto osseo, a meno che non si volesse estrarre il Dente per accedere chirurgicamente al pavimento del seno e tramite la sua apertura chirurgica, procedere alla escissione dei tessuti compromessi, ma questo , eventualmente , se confermato diagnosticamente clinicamente e radiologicamente lo si potrebbe fare senza estrarre il dente! Ritengo comunque, in linea di massima perché non ho riscontri Clinici diretti che con terapia Medica e soprattutto la grande capacità reattiva di recupero del nostro meraviglioso organismo umano, si possa risolvere tutto spontaneamente e con cura medica o anche locale mininvasiva senza estrarre il Dente! In ogni caso le sconsiglio "l'ambiente ospedaliero" ma solo un bravo Chirurgo Orale o Parodontologo o Chirurgo Maxillo Facciale che operi nel Suo Studio Professionale Privato! Questo per una serie di motivi che non sto a spiegare! :) Le lascio un fotogramma di un mio intervento sul seno mascellare. Cari Saluti
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Pubblicato il 06-11-2015
Gent.ma Sig.ra Daniela, mi dispiace per il suo inconveniente e spero possa riprendersi al più presto. Mi sfugge sinceramente il motivo per cui lei debba togliere il dente 16 ed ancor più non comprendo quello che lei riferisce come "innesto osseo" in un seno mascellare probabilmente ancora irritato dall'ipoclorito. Se il dente è stato ben devitalizzato non esiste alcun motivo per toglierlo e se questo motivo ci fosse non sarebbe indicato innestare alcunchè nel seno mascellare infiammato. Ogni intervento sul seno mascellare dovrebbe essere eseguito dopo un'accurata diagnosi clinica e radiologica (una panoramica come quella da lei postata non è di solito sufficiente)per pianificare esattamente cosa fare e come e in ogni caso non in presenza di un episodio acuto come quello provocato dall'ipoclorito. Si faccia spiegare bene i motivi per cui il suo dente dovrebbe essere avulso; la fuoriuscita d'ipoclorito nel seno mascellare provoca una forte infiammazione che però si risolve con opportune cure nell'arco di qualche settimana. Buona fortuna e cordiali saluti
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Pubblicato il 06-11-2015
Sig. Daniela, non siamo noi che possiamo darle questa risposta, perchè non conosciamo le capacità del suo odontoiatra, per cui questa risposta la deve dare lui. Quando non si è in grado di affrontare un intervento specialistico il buon professionista affida il paziente alle buone mani del collega esperto della materia, inviandolo personalmente con lettera di accompagnamento. Parli apertamente con il suo odontoiatra, perchè non tutti i reparti di maxillofacciale sono idonei e competenti per questi interventi prettamente odontoiatrici.
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Pubblicato il 06-11-2015
L'esame più indicato per capire se il suo molare superiore è recuperabile o meno è una radiografia endorale, e, solo secondariamente, in caso di seri dubbi diagnostici e comunque sopratutto a fini implantari, una CBCT. La panoramica che allega, purtroppo, non fa capire moltissimo a riguardo del problema che ci segnala. Se possibile il suo dente andrebbe recuperato, cercando quanto meno di risolvere la sua sintomatologia con un ri-trattamento (non invasivo) ortogrado, valutando d esempio l'eventuale presenza di un quarto canale (sovente presente e sovente non rilevato); tenga conto che la fuoriuscita di ipoclorito da un apice radicolare, anche se non dovrebbe capitare, diverse volte avviene, è molto spiacevole, ma comunque, se opportunamente gestita con farmaci appropriati (come ha fatto lei), si risolve, e non rappresenta un fattore prognostico negativo per il mantenimento dentale. Qualora il dente, dopo averne tentato il recupero, si rivelasse comunque non recuperabile, tenga conto che si aprirebbero le "porte" della riabilitazione implanto - protesica in una zona non così semplice da gestire: quanto osso rimane dopo l'estrazione? È attuabile una socket preservation (mantenimento della cavità alveolare)? Quali procedure di gbr (rigenerazione ossea guidata) sono consigliabili e/o necessarie? Tutti aspetti che un dentista esperto in Chirurgia Orale ed Implantologia può gestire tranquillamente a livello ambulatoriale, senza la necessità di appoggiarsi ad un reparto di chirurgia maxillo - facciale.
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Pubblicato il 06-11-2015
Gentile Sig.ra Daniela, ma siamo sicuri che il 16 sia da estrarre? L'ipoclorito nel seno causa un danno abbastanza grave che si risolve solo con il tempo. Poi dall'immagine che invia non si capisce se la devitalizzazione sia stata fatta a regola d'arte. Cordiali saluti
Pubblicato il 09-11-2015
Buongiorno Daniela; ma quanto ipoclorito e' finito nel seno mascellare? Qualche volta mi e' successo ma piu' che il dolore non ci sono stati i sintomi che accenna lei. In ogni caso prima di pensare di estrarre penserei a vedere se ci sono i margini per un ritrattamento; anche perche' pur rigenerando e alzando il pavimento del seno non mi sembra che ci sia tanto osso. Si faccia fare anche un'endorale per confrontarla con l'opt
Pubblicato il 09-11-2015
Gentile sig.ra Daniela, io farei solo l'estrazione e farei sanguinare con abbondanza, poi farei delle abbondanti irrigazioni con soluzione fisiologica, darei dell'antibiotico di copertura e attenderei con fede e pazienza. Questo darebbe luogo ad un ricambio del tutto naturale nell'ambito del seno mascellare. Mantenere in sede quel dente è un errore iatrogeno, è inutile cercare di salvare quello che è solo un danno, si faccia coraggio
Pubblicato il 11-11-2015
Ha un molare che ha il solo problema di essere sfortunato a trovare dentisti come il consultato da lei. Non tocchi quel dente, lo faccia ritrattare e intanto un analgesico
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