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Questo è un tumore considerato maligno: ecco l'importanza della visita semestrale

Silente, in zone visibili ma ben nascoste è possibile riscontrare la lesione tumorale maligna; questa piccola neoformazione di pochi millimetri risulta all’esame istopatologico un carcinoma in situ, cioè un tumore maligno.

by Dott. Diego Ruffoni 10-11-2010 46436 visualizzazioni
ESAME ISTOPATOLOGICO
Il tumore della foto è stato prontamente individuato dal Dott. U. Mariani, responsabile dell’Unità Funzionale di Patologia e Medicina Orale della U.S.C. Odontostomatologia degli Ospedali Riuniti di Bergamo in collaborazione con Il Dott. Andrea Gianatti Direttore della U.S.C. di Anatomia patologica e citologica O.O. R.R. Bergamo.

Una diagnosi precoce di questi tumori e degli stati di precancerosi, permette, mediante particolari interventi chirurgici, controllati dall’anatomopatologo, una completa risoluzione del caso, evitando l’avanzare della patologia tumorale maligna, che in alcuni casi potrebbe trasformarsi in lesioni più aggressive che sarebbero in grado di dare varie metastasi. L’apparato stomatognatico, che consente di individuarli, svolge ogni giorno numerose di funzioni ed è per questo che deve essere controllato semestralmente per poterlo conservare al meglio.

I professionisti autorizzati alla diagnosi specialistica delle patologie del cavo orale sono: l’odontoiatra, il chirurgo maxillofacciale e l'otorinolaringoiatra, che ritroviamo iscritti all’ordine dei medici e odontoiatri. Nessun altro operatore potrà fare diagnosi, assumendosi la responsabilità del vostro cavo orale.

Con una visita ogni sei mesi è, inoltre, possibile riscontrare precocemente la presenza di carie, permettendo cure indolori semplici e mini-invasive; una normale otturazione dello smalto permette una lunga conservazione dell’elemento dentario; al contrario, quando la carie interessa le strutture pulpari, le cure diventano complesse e non sempre indolori e spesso si ha una limitata conservazione del dente. Prevenire o scoprire precocemente la carie abbassa enormemente i costi biologici dei pazienti e riduce anche i costi veri e propri con risparmio personale e del Servizio Sanitario Nazionale.

Anche la malattia parodontale, che porta alla perdita di gruppi di denti sani, può essere captata anticipatamente attraverso la visita semestrale e poi trattata e mantenuta fino a completa guarigione. Uno stato avanzato della malattia parodontale porta a cure complesse, spesso supportate da interventi chirurgici anche mutilanti, aumentando il rischio di perdita di elementi dentali. Prevenire o curare la malattia parodontale negli stadi iniziali reversibili, permette di mantenere un parodonto sano per lungo tempo senza costi biologici; il trattamento non tempestivo comporta spese esorbitanti a carico del paziente o del Servizio Sanitario Nazionale.

Intercettare tempestivamente nei bambini, in fase di crescita, una malocclusione permette di evitare eventuali futuri interventi chirurgici e consente di rendere minima la probabilità di futuri problemi articolari. Non eseguire correttamente delle visite semestrali del cavo orale, può comportare in molti casi sofferenza e perdite biologiche talvolta non indifferenti, che dovranno successivamente essere riabilitate protesicamente con grosse spese e con risultati non sempre soddisfacenti; in alcuni casi si potrebbe anche ritrovare stadi tumorali avanzati, non sempre curabili, che mettono a severo rischio la vita del paziente.


Autori: Ruffoni Diego e Mariani Umberto

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

TAG: tumore maligno