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E se il tuo mal di schiena dipendesse dai denti?

Un'analisi posturale, prima e durante una terapia odontoiatrica, può fornire un valido strumento di indirizzo e verifica del lavoro che l’odontoiatra deve svolgere per ottenere il migliore risultato dal punto di vista funzionale, estetico e del benessere generale, oltre che prevenire eventuali fattori recidivanti.

by Dott. Leopoldo Maini 03-09-2013 5334 visualizzazioni
Dolori lombari, cervicalgie, emicranie, dolori articolari, sono spesso causati da problemi posturali. Vecchi traumi, atteggiamenti scorretti, cicatrici, difetti visivi, sono solo alcune delle possibili cause di alterazioni posturali. Fra queste una fonte di disturbo molto importante è rappresentata dall’apparato stomatognatico.

Un’occlusione dentale non perfetta, problematiche all’articolazione temporo-mandibolare, bruxismo, possono generare tensioni e squilibri muscolari e articolari che si ripercuotono sul sistema tonico posturale dando origine a disordini posturali anche molto seri.

Lo scopo dell’analisi posturale è eseguire un esame clinico di base comune valutando i principali sistemi coinvolti negli squilibri posturali (podalico, visivo, mandibolo-cranico) ed effettuare alcuni test di carattere diagnostico differenziale per verificare l’influenza dei vari sottosistemi.

L’analisi della ripartizione al suolo del carico e delle oscillazioni corporee viene eseguita sulla pedana Posturo-Stabilometrica Cybersabots.

Lo scopo di questo esame è quello di misurare le forze scaricate dal corpo al suolo durante l’attività oscillatoria volta al controllo dell’equilibrio nella stazione eretta, analizzare la distribuzione del peso corporeo rispetto al poligono di appoggio podalico, ricavare informazioni sulla funzionalità dei vari sistemi che collaborano a mantenere il corpo in equilibrio (apparati neuro-muscolare, visivo, vestibolare, stomatognatico).

È inoltre possibile eseguire l’analisi angolare della posizione spaziale del rachide e dei movimenti vertebrali con Spinal Mouse.

Questa metodica permette di determinare il valore in gradi del posizionamento spaziale delle singole vertebre e delle escursioni massime del tronco (flessione, estensione, inclinazione laterale). Consente, inoltre, di valutare oggettivamente eventuali alterazioni funzionali e/o limitazioni di movimento a carico del rachide. Documenta eventuali disfunzioni e/o asimmetrie di lavoro muscolare a livello dorsale lombare e sacrale e/o alterazioni di tipo articolare.

Infine l’analisi dell’attività dei muscoli masticatori con l’Elettromiografia consente di valutare il grado di equilibrio funzionale a livello del sistema stomatognatico registrando l’attività dei muscoli masticatori a riposo (grado di tensione) e in attività (ad esempio nella chiusura delle arcate o in deglutizione), confrontandoli con parametri di riferimento della norma evidenziando eventuali asimmetrie di lavoro muscolare.

Scritto da Dott. Leopoldo Maini
Rovereto (TN)
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