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Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 7

SEGUITO ALLA DOMANDA : CIRCA UN PÃ’ MENO DI ANNO FA MI FU FATTA UNA DEVITALIZZAZIONE A UN MOLARE

Scritto da Pasqualino / Pubblicato il
Buona sera,avevo già inviato il mio quesito, gentilmente mi date informazioni sulla foto del mio impianto che inizia a vedersi?sono molto preoccupato, è normale? di che si tratta? grazie Precedente: http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/implantologia/11629_infezione-dopo-rialzo-seno-mascellare.html
SEGUITO ALLA DOMANDA : CIRCA UN PÃ’ MENO DI ANNO FA MI FU FATTA UNA DEVITALIZZAZIONE A UN MOLARE
Caro Signor Pasqualino, buongiorno. Le avevo già risposto abbondantemente il 5.9.16 sed "Repetita Iuvant"! Diagnosi, Diagnosi e Diagnosi! Ecco cosa occorre!!! La grande assente di sempre: La Diagnosi! Occorre fare anche una Visita Clinica, Semeiologica ed Anamnestica Locale e Generale Sistemica! Non bisogna mai estrapolare la "bocca" dal contesto dell'Organismo in cui si trova e non bisogna mai estrapolarla dalle eventuali relazioni con altre patologie eventualmente presenti altrove! Solo così si può rispondere alla sua domanda. Legga nel mio Profilo "Visita Parodontale", che è poi la visita Odontoiatrica di Routine che facciamo nel Nostro Studio Mia Figlia Claudia ed Io a prescindere dal motivo per cui il paziente è venuto. Solo così si può "dare" Qualità! Deve solo fare una doppia visita Clinica. Ossia, bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali si può rispondere alla sua domanda. In ogni caso dalla foto, anche se insufficiente per fare diagnosi, si evincerebbe che l'impianto sia stato inserito senza tenere conto che si sarebbe dovuto fare, prima, una chirurgia parodontale di approfondimento del fornice e di "ricostruzione" della Gengiva aderente che manca totalmente = GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata). Un impianto in queste condizioni anatomo chirurgiche senza banda sufficiente di Gengiva aderente e praticamente a contatto con la sola mucosa alveolare in un fornice inesistente evidentemente per mancanza di cresta ossea adeguata in altezza ed in larghezza, è destinato all'insuccesso per il sopravvenire di una perimplantite! Questo ovviamente in linea di massima e che va confermato da una valutazione clinica con sondaggio perimplantare e parodontale di tutta la bocca! Le avevo raccomandato, prima di far fare gli impianti, di farsi Visitare da un Parodontologo, evidentemente non lo ha fatto e questo è il risultato negativo! L'implantologia è una specialità seria che deve essere fatta in modo serio e come ultimissima "Spiaggia"! Cari Saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Pasqualino, il collega dr.Petti le ha dato tutte le spiegazioni possibili. Concordo totalmente sul fatto che è assolutamente necessario programmare prima l'intervento altrimenti si incorrerà sicuramente in complicanze come la sua. E' giustissimo che attraverso la sola foto non si possono dare indicazioni precise ma ad un occhio esperto in implantologia e chirurgia orale appare evidente (come sottolineato dal collega Petti) che le condizioni locali come assenza di gengiva aderente, atrofia ossea orizzontale, sono delle controindicazioni se prima non vengono risolti con chirurgia rigenerativa e muco-gengivale fatta da mani esperte. Oggi facilmente vengono inseriti impianti senza aver avuto una formazione chirurgica adeguata ed è ovvio che complicanze come la perimplantite sono in agguato pronte a manifestarsi puntualmente. Per sua informazione le dico che circa il 48% degli impianti va incontro prima o poi a perimplantite proprio perché non adeguatamente programmata. Questo significa che circa 1 su 2 impianti avrà problemi. E' una percentuale elevatissima proprio perché le condizioni sia locali che generali di un paziente non vengono studiate in misura sufficientemente adeguata. Consiglio a lei e altri pazienti che leggono questo post di affidarsi sempre a dentisti esperti in implantologia evitando chi propone tutti i giorni anche in TV tariffe stracciate che non possono conciliarsi con cure di qualità.I pazienti debbono capire che i costi di una cura eseguita da persone capaci e con materiali di prima qualità non possono essere liquidati con tariffe irrisorie che sono solo uno specchietto per attirare quei pazienti che poi ovviamente avranno seri problemi. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Sig. Pasqualino dice: sono molto preoccupato, è normale? di che si tratta? Non perda tempo in internet con foto che servono poco a nulla e corra dal suo odontoiatra che avrà le corrette risposte.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Potrebbe essere una "semplice" (ma comunque spiacevole) perdita di osso marginale - coronale con mucosite associata (noto poca gengiva aderente in quella zona) o una peri-implantite vera e propria. E' necessario fare diagnosi (radiografica e clinica con sondaggio parodontale) e trattarla di conseguenza.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Non sapendo come erano le condizioni precedenti e da quanto tempo e' stato messo l'impianto, mi e' difficile fare dietrologia. Da quello che vedo, non e' tanto l'esposizione dell'impianto ma soprattutto dalle condizioni strutturali dei tessuti periimplantari che mi fanno pensare a una valutazione piu' approfondita. Le consiglio di fare una visita e una lastra per verificare la situazione.

Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Ha risolto il problema? A me personalmente sembra un difetto gengivale che le provoca un problema estetico, ma non necessariamente altro. Qualora fosse questo il problema potrebbe risolvere con un innesto gengivale. Si puó capire con delle radiografie.

Scritto da Dott. Ernesto Bruschi
Frosinone (FR)