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Domanda di Endodonzia

Risposte pubblicate: 5

Ho un dolore non ben definito sulla gengiva superiore

Scritto da Danilo / Pubblicato il
Buongiorno, sono oggetto di un problema un po' complicato. Da un paio di mesi mi e' sorto un dolore non ben definito sulla gengiva superiore a dx, senza alcun riflesso nella masticazione. Il dentista identificava la causa del dolore in una carie che era nata e si era sviluppata al di sotto di un vecchio trattamento su un premolare (quarto dal centro), trattavamo la carie ma il dolore rimaneva lo stesso ... dolore fisso, non pulsante, stabile e continuo senza alcun legame con la masticazione. Allora trattavamo il dente con cura canalare ... la solita zona ora mi fa malissimo, il dente se colpito fa malissimo ... ma posso masticare tutto senza il minimo dolore. C'e' da dire che sto subendo un trattamento anche per il primo molare, che il dentista insiste a non devitalizzare perche' dice che e' sano, anche se a me fa male ... diciamo che l'area che duole e' al di sopra dei due premolari e il primo molare. Le mie condizioni psicofisiche stanno degradando velocemente ... ma dal tipo di dolore non si dovrebbe almeno riuscire a capire se e' una pulpite del molare o e' un problema del premolare trattato? Puo' avere una causa batterica dalla descrizione del dolore? In tutto questo tempo mai avuto problemi nella masticazione ... solo dolore. E la cosa che mi fa impazzire e' che non si riesce ancora a capire che problema sia e quale sia il dente che causa la patologia. Grazie anticipatamente delle risposte.
Sig. Danilo, controlli se chi opera su di lei è iscritto all'ordine dei medici, se cosi fosse richieda per iscritto diagnosi e diario clinico e poi ci riscriva.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Giustamente il dr. Ruffoni si chiede se l'operatore è laureato. Perchè di solito si riesce a capire la fonte dei dolori con radiografie, test di vitalità pulpare etc. Ma talora può non essere facile se i denti sospetti sono piu di uno e vicini. E il suo dr. è un dr. vero, insista nella accuratezza della diagnosi e della terapia. Se ha radiografie, ce le mandi qui e forse potremo essere piu' di aiuto di così..

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Caro Signor Danilo, buongiorno. Il problema non è assolutamente complicato per un Dentista. Sembra complicato a Lei. Lei però non è Dentista, o sbaglio? A quel che dice si è proceduto per tentativi e non dopo aver fatto una Diagnosi Clinica ed Etiopatogenetica! Male! La patologia può avere diverse cause, nel Dente o nel suo Parodonto! Questo fastio doloroso imprecisabile come luogo di partenza e con caratteristiche non precise farebbe pensare ad una sinalgia ossia incapacità di discernimento del Nucleo Caudato a separare le sensazioni che provengono da una metà della bocca. Potrebbero essere dovute a patologie dei denti, delle radici, dei periapici e soprattutto se fossero migranti da un lato all'altro della bocca, a patologie parodontali. Deve essere valutato il Dente: Le spiego meglio:il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata,si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta,o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi,e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice ossia si forma un granuloma, o una cisti! E veniamo alle malattie focali: le malattie focali che sono malattie di organi sistemici a distanza come Cuore con Endocarditi batteriche, I Reni con Glomerulonefriti, l'occhio con Uveiti o altre Flogosi etc e possono, se trascurate essere gravi perchè diventano autoimmuni e quindi automantenentesi se non le si diagnosticano in tempo! Ma, per completezza dirò che la etiopatogenesi delle malattie focali prende origine da "Qualsiasi cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", ossia da retto, intestino, apparato gastroenterico, vie biliari, fegato, pancreas,faringe stomaco, orecchio esterno, medio ed interno, seni paranasali, vie respiratorie come faringe, laringe, trachea, bronchi, polmoni etc. Tra queste cavità comunicanti con l'esterno c'è la cavità orale con le sue infezioni, in particolare tasche parodontali e osteolisi periapicali trascurate e non curate adeguatamente! Però sono malattie rarissime e hanno sintomi prodromici molto particolari e ben precisi che qualsiasi Dentista o Medico o Specialista Internista conosce! Non li dico perchè se no si suggestiona e potrebbe falsare i sintomi inconsapevolmente! Ne parli col suo Dentista che valuterà tutto clinicamente! Rimanere con una infezione in bocca "che è appunto una cavità comunicante con l'esterno", può esporla alle malattie Focali come descritto. Questo a prescindere dalla patologia locale! Deve inoltre essere valutato il Parodonto e le eventuali tasche parodontali che sono l'espressione di Parodontite con due visite intervallate da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua aggressività, sulla sua attività e, dopo anche valutazione Gnatologica completa, si emette una Prognosi e si pianifica una terapia! Per completezza le dirò anche che le patologie del Dente e del Parodonto possono coesistere. In particolare quelle endodontiche e parodontali, dando luogo a patologie endoparodontali che sono un po' più complesse da curare. Come vede occorre fare una Diagnosi! Tutto qui! Non c'è bisogno di andare in nessun centro specializzato. Qualsiasi Dentista è in grado di intervenire! E' normalissima routine! Le lascio un Poster di Denti "impossibili" che ho salvato curandoli oltre 25-30 anni fa e sono ancora in bocca sani e salvi a dimostrazione che i denti si curano e non si estraggono. Cari saluti ed in bocca al Lupo!
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Solitamente, con visita clinica e radiografica accurata, facendo molta attenzione a quello che riferisce all'anamnesi il paziente, si riesce a capire la causa del dolore. Non necessariamente in prima battuta, in quanto a volte il paziente riferisce dolore ad un dente ma il responsabile è un altro (ad esempio una nevralgia causata da un dente del giudizio e riferita dal paziente a tutt'altro dente o zona), ma, o prima o dopo, la causa del dolore si identifica. Premesso questo, è abbastanza normale che il premolare devitalizzato ora le causi qualche problema: si tratta di sintomi che, se la cura canalare è stata eseguita correttamente, sono reversibili nel giro di pochi giorni (solitamente si avverte molto fastidio anche alla masticazione). Per quanto riguarda il molare, non posso pronunciarmi ovviamente non visitandola. Tenga conto che, riassumendo e semplificando un pò la descrizione sintomatologica, si potrebbe dire che: il dolore di origine gengivale - parodontale (parodontopatia) è un classico fastidio/dolore alla masticazione e sensibilità al freddo, per arrivare progressivamente a gonfiore - dolore - nevralgia intensa localizzati alle zone interessate (ascesso parodontale); il dolore di origine dentale può comportare sensibilità dolorosa al freddo - sensibilità all'aria (pulpite reversibile), oppure presentarsi come un dolore diffuso - intenso - irradiato - si riduce col freddo - aumenta con il caldo - alla percussione (pulpite irreversibile precoce e tardiva, fino alla necrosi) ed evolvere fino a dolore fortissimo - gonfiore - febbre - malessere diffuso. Da non escludere anche che, un dolore diffuso ad una intera emi-arcata della bocca di cui non si trovano immediatamente le cause, può essere anche causato dal dente del giudizio (nevralgia diffusa e riferita ad altri denti). Queste sono solo informazioni di base, per farle capire che le cause potenziali sono molteplici, e spetta al suo Dentista capirle dopo attenta analisi.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Sig. Danilo, credo che senza una rx dentale è un pochino difficile valutare il suo caso, invii la radiografia cosi potrà avere giusti consigli. Saluti a presto

Scritto da Dott. Vito Marcello
Riardo (CE)