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Domanda di Endodonzia

Risposte pubblicate: 6

Da quando ho fatto una piccola otturazione a un dente, soffro di dolori

Scritto da Rodolfo / Pubblicato il
Buongiorno, da quando a maggio ho fatto una piccola otturazione sul 14, soffro di dolori al 15 che si irradiano al 16 coinvolgendo talvolta tutta l'arcata superiore destra (dal 14 al 17). Il 15 è un dente monco devitalizzato circa 15 anni fa, causa rottura, e che fino a oggi non aveva alcuna sintomatologia. Il dolore che provo parte dal 15 (io lo sento "dentro" al dente) e si irradia lungo tutta l'arcata 14-17. E' un dolore di media intensità, che di notte non mi disturba (anzi, dormire è diventato per me una fuga da questo male persistente). Di giorno invece mi tormenta in maniera quasi sistematica da ormai quasi 5 mesi. L'intensità varia durante la giornata, ogni tanto mi lascia respirare (diciamo 4-5 gg nell'arco di un mese). Talvolta nel we prendo del paracetamolo per non rovinarmi la giornata (gli anti-infiammatori sono invece inefficaci). Ho sentito diversi pareri e provato varie soluzioni (levigatura delle radici di tutta l'arcata, rifatto otturazione del 14) senza alcun giovamento. Da poco ho messo un provvisorio, ma se la sintomatologia dolorosa permane, mi chiedo se sia il caso di cementare una corona. Le ultime ipotesi di lavoro che mi sono state fatte sono: 1) si tratta di un'iniziale rima di frattura invisibile alle endorali. Potrei fare un provvisorio, rimettendo quindi il dente nella masticazione, e tenerlo per un po' per vedere cosa succede ... 2) il trattamento canalare è stato fatto con materiali non biocompatibili e andrebbe rifatto. Per ora sto seguendo la prima strada, che però si traduce nel continuare a tenersi questo male a tempo indefinito. In cuor mio, sto cominciando seriamente a convincermi che togliere questo dente sia l'unico modo per andare avanti. Allego un immagine con 3 endorali della zona. Da sx a dx si possono osservare febbraio 2018 (prima dell'otturazione al 14), maggio 2018 (inizio sintomatologia dolorosa), settembre 2018 (nuova otturazione al 14, provvisorio sul 15). ringrazio in anticipo per qualunque consiglio possiate darmi. Cordiali saluti, Rodolfo R.
Il moncone del 15 sembra cariato nel suo lato distale, alla percussione da sintomatologia il 15 o il dolore si presenta spontaneo. Il 15 mi sembra dei notare una lesione di natura infiammatoria che necessita di valutazione al suo apice radicolare. Le conferma di assumere il paracetamolo e che gli antiinfiammatori sono inefficaci, ma sono ambedue FANS di diverso principio attivo ma per sempre FANS. Non capisco perchè le sia stato consigliato una corona sul 15. Come vede il caso complesso richiede una visita, e non solo per il suo caso ma per tutti i casi, diagnosi si esegue solo dopo un'attenta visita medica.

Capisco di non essere stato di aiuto ma le consiglio una visita presso un medico che fare diagnosi e successiva cura.

Buona giornata
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Scritto da Dott. Fabio Vaja
Milano (MI)

Gent.mo Sig. Rodolfo, è piuttosto difficile darle un parere sulla base di una serie di rx endorali e dai sintomi da lei riferiti. Tuttavia si direbbe che alle rx non ci sarebbero segni di particolari problemi. Una dolenzia così irradiata sull'arcata potrebbe avere svariate cause (tra cui quella parodontale che però lei riferisce aver iniziato ad affrontare con uno scaling, a cui dovrebbero seguire sciacqui con clorexidina 0,2% per almeno due settimane) non sempre di facile interpretazione. L'incrinatura della denti devitalizzati potrebbe essere una causa del problema, a cui purtroppo non esiste soluzione se non quella di rimuovere il dente; il dolore per questa causa è presente in modo generalmente costante ma si accentua con la masticazione. In radiografia è inizialmente di difficile rilevamento, solo dopo qualche tempo si nota una tasca "puntiforme" con annessa sintomatologia infettiva. Si possono fare tante altre ipotesi che però lasciano il tempo che trovano. In ogni caso, un consiglio che le posso dare è quello di non fare alcuna protesi "definitiva" sul dente sintomatico fino a quando non avrà risolto il problema; rischierebbe di buttare tempo e soldi per poi tenersi il male.
Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Marco Gabriele Longheu
Milano (MI)

I miei colleghi hanno scritto tutto correttamente, e il quadro clinico purtroppo limitandoci alla sua seppur dettagliata descrizione ed alle radiografie è di difficile interpretazione. Se il problema è correlato ad una microfrattura radicolare (sul 15), in un contesto di "sindrome del dente incrinato", può portare all'estrazione del dente; una buona alternativa può essere un tentativo di ritrattamento canalare e valutare i risultati. Se il problema è legato al 14, terapia canalare e ri - valutazione. Se soltanto parodontale, già sta facendo il trattamento. Non faccia nulla di definitivo a livello protesico prima di avere risolto, in ogni caso.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Gentile Sig. Rodolfo, bisognerebbe approfondire la possibilità di una rima di frattura che effettivamente può non dare segni radiologici. La diagnosi si può fare mettendo uno spessore sul 1.5 e facendo chiudere la bocca vedere se si scatena la sintomatologia dolorosa. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Caro Signor Rodolfo, buongiorno. Mi dispiace per Lei ma non è assolutamente possibile, né corretto, né professionale fare una Diagnosi Differenziale via web. on line, in base a Rx e un suo "racconto"! L'Odontoiatria è Specialità Medico-Chirurgica seria! Noi siamo Medici, non "quaquaraquà", scusi il termine termine fonosimbolico! Vede esistono sei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata. Per valutare il Parodonto basta fare un sondaggio Parodontale con un sondino parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti (senza limitarsi a quello in causa apparente) se vi fossero misure superiori a 4 mm (fino ad un massimo di 14 mm, ci sarebbero delle tasche Parodontali , sintomo di una Parodontite DNDD. Per le patologie Endoparodontali, esse sono un sovrapporsi o un "misto" delle due descritte!*** Il confine tra iperemia attiva e passiva non è a volte così ben distinto e distinguibile e si può diagnosticare una iperemia attiva mentre invece la polpa si trova in un momento di passaggio tra la attiva e la passiva ed ecco che si può allora fare una otturazione come è stata fatta ed avere poi il dolore per l'esplosione immediata o a distanza di tempo della iperemia passiva e quindi della pulpite che porta alla terapia endodontica del dente! Chiaro? ***Le spiego: La Sofferenza Pulpare che provoca il "fastidio doloroso" va valutata clinicamente e con Rx Endorale (la panoramica non serve a niente), con stimoli termici con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva *** (legga sopra , attentamente agli asterischi)grazie , il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante.

La visita Odontoiatrica è una visita complessa e per nulla semplice o scontata! E' la più alta espressione Medica e Clinica in Odontoiatria!non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che noi facciamo a tutti i pazienti per qualsiasi motivo essi vengano e a prescindere dalla patologia per cui si rivolgono a me e a mia figlia!E' sempre più prudente che la visiti un Dentista, meglio se Parodontologo ed in questo caso esperto anche in Gnatologia, dato che l'eventuale patologia può anche doversi ricercare nella Gnatologia dell'apparato stomatognatico con palpazione delle ATM per saggiarne e valutarne i rumori e i movimenti dei condili e palpazione dei muscoli Masseteri e Pterigoidei che sono i primi ad andare in contrattura, specialmente gli Pterigoidei, in caso di Patologia della ATM e valutare le tre disclusioni incisiva o protrusiva, laterale sin e dx o canina e massimamente retrusa coi denti posteriori a contatto o Relazione Centrica con valutazione di Over Jet ed Over Bite e delle tre curve di compensazione, di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monson che non è altro che una sfera immaginaria che serve per allineare le cuspidi dei denti posteriori con i margini incisali degli incisivi frontali..Sarebbe eventualmente, ma lo deciderebbe solo il Dentista, opportuno anche uno studio con un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia!

Da quel che vedo ha o ha avuto malattia Parodontale, dalla sua architettura ossea tipica della malattia parodontale curata o in atto o in via di guarigione o di aggressività! Ecco perché le consiglio un Parodontologo esperto anche in Gnatologia e Riabilitazione Orale in casi Complessi! Cari saluti e stia tranquillo perché è normale routine nelle "mani giuste"!


 
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Rodolfo, in questo campo di battaglia, dove non mancano i morti, forse la guerra non è finita e un'altro dente verrà ucciso dall'Odontoiatra. Amen.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)