Dopo devitalizzazione può essere corretto non chiudere subito i canali?
Scritto da Giancarlo / Pubblicato il
Leggendo le domande poste vorrei che mi chiariste una cosa. Ma quando si è terminata la devitalizzazione di un dente e si avverte poi indolenzimento perché magari nella zona ossea sottostante c'è un'infiammazione, può essere corretto non chiudere subito i canali ma per alcuni giorni metterci dentro paste quali iodoformica o idrossido di calcio o bisogna sempre e comunque chiudere subito i canali? A me tempo fa era stata messa della pasta iodoformica e poi dopo alcuni giorni sono stati chiusi i canali e ora non ho più problemi. Vorrei solo capire se chi usa questi disinfettanti prima di chiudere i canali fa un'operazione corretta o sempre sbagliata. Grazie
Pubblicato il 27-07-2010
Signor Giancarlo, non esiste solo la pasta jodoformica o l'idrossido di calcio, ma tante altre sostanze medicamentose che il dottore utilizza in base alla necessità che riscontra. Anche chiudere direttamente i canali è un procedimento corretto. Inoltre, quando si pratica una terapia canalare, può sempre presentarsi un indolenzimento locale o una modica infiammazione nella zona periapicale, spesso dovuta alla stessa strumentazione canalare o all'attività batterica di germi spinti oltre apice. Protocolli operativi molto generici consigliano una medicazione intermedia quando si cura un dente a polpa necrotica, rispetto alla chiusura canalare immediata nel caso invece che la polpa canalare era vitale. Comunque è il medico odontoiatra curante che sa quando, come e perchè utilizzare o meno sostanze medicamentose o farmacologiche, locali o sistemiche. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 27-07-2010
Caro Giancarlo, in letteratura non esistono prove che la terapia canalare con medicazioni intermedie, quali la pasta iodoformica, influenzino positivamente il risultato finale, anzi è forse più il contrario. E' pur vero che a volte secondo la mia esperienza, si rendono necessarie, quindi non direi che è sempre sbagliato utilizzarle. Nel caso specifico non conosco i motivi che abbiano spinto il collega ad utilizzare proprio la pasta iodoformica, è un tipo di medicamento che di solito non utilizzo se non nei ritrattamenti. Cordiali saluti
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Pubblicato il 27-07-2010
Gentile sig Giancarlo, bisogna sempre vedere perchè si è deciso di devitalizzare un dente. Senza voler entrare nei noiosi dettagli di un trattato di endodonzia, diciamo che se un dente viene devitalizzato perchè è stato individuato come il responsabile di un voluminoso evento ascessuale, allora è contemplata la possibilità di aprire il dente, strumentare le radici e lasciare il tutto pervio affinchè la raccolta ascessuale dreni proprio attraverso questa via. Non è raro durante tale manovra assistere a fenomeni di profusa e copiosa fuoriuscita di materia dal dente non appena lo si fora. Siamo tutti d'accordo che il dente prima lo si chiude e meglio è, ma in certi casi non solo non è possibile, ma addirittura non è consigliabile. Diverso invece è il caso di devitalizzazione a causa (p.es) di frattura massiva della corona dentaria che non è possibile gestire tramite adeguato incappucciamento diretto. In questo caso all'apice della radice non vi è nessun fenomeno settico, e una volta che le manovre abbiano stabilito una corretta emostasi allora è assolutamente doveroso chiudere i canali con il materiale che il medico preferisce. In medicina però spesso le cose non sono come sembrano, e spesso il medico non ha che "impressioni". L'uso di una medicazione intermedia, può servire a fugare dubbi e perplessità. In caso di esagerata precauzione da parte del medico, tutto si risolverà con una seduta in più sulla poltrona, perchè non vi è mai danno da un eccesso di scrupolo. Al contrario invece vi possono essere conseguenze sottovalutando o sottostimando un problema. Direi che sia meglio lasciar decidere come e quando chiudere un dente a chi lo sta facendo. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 27-07-2010
Caro Giancarlo, la moderna endodonzia prevede che il canale venga chiuso in unica seduta ad eccezione dei canali gangrenati e necrotici oppure dove c'è ancora essudato. In questi casi possono essere necessarie delle medicazioni intermedie con idrossido di calcio. Cordialmente
Pubblicato il 27-07-2010
Sig.Giancarlo, sono i risultati che contano, poi ognuno utilizza i metodi che vuole per arrivarci, non tutte le chiusure endodontiche in un’unica seduta vanno sempre a buon fine.
Pubblicato il 27-07-2010
Caro signor Giancarlo...mi scusi "l'ardire" ma non è lei che si deve chiarire questi problemi terapeutici, ma solo il Dentista che conoscendo la sua situazione clinica decide di procedere in uno dei mille modi a disposizione della terapia endodontica e più adatta alla sua situazione clinica che io non conosco...quindi potrei fare la solita lunga spiegazione su come si cura un dente in necrosi...ma basta che lei ...che ha detto che ha già letto molte nostre risposte, vada a vedersi le ultime dieci, trenta risposte mie e troverà tutto........Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 27-07-2010
Secondo le più moderne acquisizioni della endodonzia i canali vanno chiusi subito e senza l'uso di paste medicate intermedie. Esse non servono a granchè sono solo la coperta di Linus del dentista inesperto, o che segue con attaccamento vecchi insegnamenti. Cordiali saluti
Pubblicato il 27-07-2010
Al di là delle tecniche e della scuola, quello che conta è che vi sia la completa sterilizzazione dei canali ed il sigillo dei relativi lumi apicali. Per la guarigione della lesione periradicolare (che non è sempre "periapicale") ci pensa il sistema immunitario. Ed in quello noi confidiamo!
Pubblicato il 27-07-2010
E' discrezione del dentista chiudere o meno i canali nella stessa seduta del trattamento a seconda della situazione clinica del dente in questione. Si affidi serenamente al suo curante. Cordialmente
Pubblicato il 27-07-2010
Gentile signore l'unica situazione per cui sia necessario evitare la chiusura canalare e' l'impossibilità di asciugare i canali ( se continuano a drenare si procede ad una medicazione intermedia) condizione che inficerebbe l'otturazione canalare; inoltre sarebbe consigliabile evitare la chiusura del sistema dei canali radicolari qualora il dente fosse in periodontite ( positivo al test della percussione assiale ), cordialità .
Pubblicato il 27-07-2010
Signor Giancarlo, ogni situazione va valutata dal dentista e non esiste un protocollo generale. Sicuramente, se il dente prima della terapia era vitale e se si è operata una corretta strumentazione e disinfezione dei canali, già in prima seduta, si può procedere immediatamente alla loro chiusura. Se invece il dente era necrotico o il dentista non è sicuro di aver operato una completa strumentazione e disinfezione dei canali, la chiusura degli stessi verrà effettuata in una successiva seduta. Cordialmente.
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