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Domanda di Devitalizzazione

Risposte pubblicate: 4

Possibile che possa essere stato danneggiato un nervo?

Scritto da Angela / Pubblicato il
Salve, vi scrivo perchè il 19 febbraio mi è stato devitalizzato il primo molare dell'arcata inferiore sinistra. Era un dente con un otturazione profonda e aveva cominciato a darmi un po' fastidio. ma non a pulsare, solo un uggia.. Il dentista ha valutato di devitalizzarlo. Il giorno dopo sono stata malissimo. Il dentista mi aveva dato da subito antibiotico e brufen al bisogno , che ho preso ma che non ha risolto. Dopo tre giorni sono tornata e mi hanno riaperto e ripulito di nuovo i canali. tornata a casa di nuovo molto dolore con scosse che arrivavano come mi toccassero un nervo scoperto allora sono tornata di nuovo lo stesso giorno e questa volta hanno lasciato aperto il dente per 2 giorni visto che ero comunque coperta da antibiotico. Ho comunque tenuto sempre il cotone ogni volta che mangiavo e fatto sciacqui con acqua ossigenata e colluttorio. Sono stata molto meglio. Poi sono tornata altre 2 volte prima di chiudere il dente definitivamente. Ora a quasi 2 mesi dalla canalizzazione ho ancora dolore a volte piu', a volte meno e a volte arrivano fitte anche all'orecchio, sento fastidio anche ad altri denti e ho come un senso di formicolio intorno al naso e agli zigomi. Ho formicolio anche a mani e piedi ma dubito che sia correlato. Il mio dentista mi disse che ci poteva essere una frattura che però dalla radiografia non si vedeva. Hanno fatto molte radiografie per capire se c'erano granulomi o altro ma era tutto a posto. ( Io purtroppo queste lastre non le ho). Io non vorrei togliere il dente prima di capire dov'è il problema. Possibile che possa essere stato danneggiato un nervo? E un dente " morto" per quanto tempo può continuare a far male? Grazie dell'attenzione
Il dentista ha verificato che non vi sia una compressione del nervo mandibolare in conseguenza del trattamento canalare? Dopo la chiusura del dente ha preso antibiotici? Un dente infiammato come il suo va trattato con 8 giorni di antibiotico, pulito più volte durante la settimana mediante acqua ossigenata. I suoi sintomi mi inducono a pensare che sia ancora presente un pò d'infezione, io farei un trattamento di 8 giorni con amoxicillina più acido clavulanico ogni 8 ore, ovviamente se non è allergica alla penicillina. Altrimenti klacid 500 ogni 12 ore per 8 giorni.
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Scritto da Dott. Andrea Baldi
Reggio Emilia (RE)

Cara Signora Angela, buongiorno. "hanno lasciato aperto il dente per 2 giorni visto che ero comunque coperta da antibiotico." Assurdo! Che abbia una copertura antibiotica non implica che si possa lasciare il dente aperto. E' l'errore purtroppo più comune e grave che si possa fare! Personalmente faccio in una seduta o se non possibile in più sedute usando come chiusura nelle sedute intermedie una sorta di membrana simil osmotica che fa uscire il gas e non fa entrare i microbi! Ma questa è alta Odontoiatria. se si lascia il dente chiuso con medicazione non similosmotica o peggio chiuso definitivamente evidentemente in una situazione clinica che non avrebbe dovuto prevedere la chiusura in prima seduta, la pressione che si forma nel dente chiuso, senza sfogo, per il catabolismo del batteri per lo più anaerobi gram negativi implicati nell'infezione, è talmente gravosa ed intensa da scatenare dolori insopportabili! Ed allora è stato lasciato per decopmprimerlo, aperto creando i presupposti per una necrosi endodontica estrintecatasi con una osteolisi periapicale. Ecco che allora se si fosse aperto e chiuso provisoriamente con materiale simil osmotico che fa uscire la pressione e quindi cessare il dolore ma nello stesso tempo non fa entrare batteri da fuori a dentro si sarebbe risolto tutto per proseguire poi a tempo debito la terapia endodontica.Evidentemente è mancata la Diagnosi oltre che la Terapia Corretta!

esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva *** (legga sopra , attentamente agli asterischi)grazie , il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante. Poi si valutano tutte le altre patologie spiegate come precontatti gnatologici, tasche parodontali senza dimenticare che il dolore riferito al dente può essere anche una Sinalgia dovuta a patologie di denti o parodonto o altro, in altre zone: ossia una serie di Sintomi che sembra che ora partano da un punto ora da un altri e così via. Le Sinalgie sono sintomi che, praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca e del massiccio cranio-facciale, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o da altri organi (esistono dolori riflessi che hanno la loro origine in altre zone del corpo (non bisogna mai estrapolare l'organo bocca dall'Organismo intero sistemico, queste sono nozioni di Clinica e Semeiotica Medica che sono la base di ogni Visita Diagnostica valida per qualsiasi organo e Specialità Medica! Ciò detto, devo precisare che la Diagnosi è semplicissima e di normalissima routine Odontoiatrica Medica.

Mi scuso coi Colleghi di Dentisti Italia se mi sono ripetuto per l'ennesima volta ma questo comportamento "che purtroppo è figlio di questi nostri tempi malsani e di questa nostra Società decadente" deve cessare! Io faccio il possibile. Una Visita Odontoiatrica è la massima espressione Culturale e di conoscenza Medico-Odontoiatrica e, se fatta come si deve , impegna il Cervello del Dentista per un'ora circa più una mezzora per le informazioni doverose di "consenso informato"!
Legga come faccio io una Visita leggendo sul mio Profilo "VISITA PARODONTALE", ma vale come visita Odontoiatrica generale, perché la visita che si fa nel mio studio, a prescindere dal motivo per cui è venuto il paziente, è questa e stia certo che tutte le patologie "saltano fuori"! Non è Lei che deve "capire" è il Dentista! E non troverà certo il Dentista da chi fa le Visite Gratis! Vada dal Dentista, scelto per Fiducia e Stima e non in base a visite gratis e preventivi apparentemente convenienti, ripeto e ribadisco con forza! Cari saluti e stia tranquilla, si risolverà tutto :) ma non faccia estrarre il dente perché è questo dove si va a parare: fare un impianto! Per il suo molare non lo faccia estrarre: Un accuratissimo e Colto Studio di Charles J. Goodacre e W. Patrick Naylor della Loma Linda University, in California ha concluso che si hanno maggiori certezze nel promuovere, quando possibile, la conservazione del dente attraverso la terapia endo-parodontale: in questo caso il rapporto costo-efficacia è risultato cinque volte migliore rispetto all'estrazione.Bibliografia: Goodacre CJ, Naylor WP. Single implant and crown versus fixed partial denture: A cost-benefit, patient-centred analysis. Eur J Oral Implantol. 2016;9(2):59-68.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sintomi simili dopo due mesi effettivamente non fanno pensar bene. I formicolii in parti così distanti dal dente potrebbero non essere correlati a questo elemento. Tutto può essere, ma bisogna vedere -banalmente- se ci sono altri denti della arcata superiori da trattare. Per i formicolii ai piedi non saprei che dire. Tornando al dente, sono ben d'accordo che non vanno mai lasciati aperti perchè diciamo così, sono più i germi che entrano da quelli che escono.. E la riuscita finale della risoluzione della infezione viene seriamente inficiata da tale pratica. Giustissimo il suo desiderio di non toglierlo: secondo me vale la pena di fare una rx 3D detta cone beam (sono tutto sommato pochi raggi) che alle volte svela patologie (fratture- granulomi "nascosti") che con le altre rx 2D non si vedono. Può sembrare esagerato, ma è una pratica sempre più diffusa per tentare di evitare estrazioni
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Sig. Angela, non tutte le cure endodontiche vanno a buon fine, anche i migliori endodontisti hanno i loro insuccessi. Il tempo darà risposta anche per il suo dente, attenda.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)