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Domanda di Devitalizzazione

Risposte pubblicate: 6

I primi giorni di ottobre mi si è aperto il molare 47

Scritto da Walter / Pubblicato il
Salve, sono un ragazzo di 19 anni e studio per il mio primo anno a Milano. I primi giorni di ottobre mi si è aperto il molare 47 e la parte interna del dente era nera ma non avevo dolori. Quando sono tornato nella mia città, a fine ottobre, ho fatto una visita dentistica e la mia dentista di fiducia mi ha fatto la radiografia e mi ha detto che ci sta una carie profonda e bisognava fare un'otturazione o una devitalizzazione ma non si vedeva bene dalla radiografia. A questo punto mi dice che dovevo curare il dente a Milano perchè ci volevano più sedute. Dopo un po di giorni avverto i primi dolori ma sopportabili ma sapendo che potevano aumentare, come mi è successo per altri denti che ho devitalizzato, inizio a prendere l'antibiotico Augmentin e nel frattempo fisso l'appuntamento da un dentista che mi è stato consigliato. Mi viene fissato l'appuntamento dopo 8 giorni di antibiotico. Al primo appuntamento mi viene solo fatta una visita e un preventivo e mi viene detto che il dente è quasi sicuramente da devitalizzare. Prendo un altro appuntamento per i primi di dicembre perché a fine novembre avevo gli esami. Dopo una settimana dal primo appuntamento avverto di nuovo dolore al dente soprattutto quando uscivo e faceva freddo. Prendo la compressa Synflex come antidolorifico perchè la Tachipirina non faceva effetto. Mi reco a questo secondo appuntamento e mi viene fatta l'anestesia per poi procedere con la devitalizzazione. Aspettiamo 10 min in modo che faceva effetto e il dottore inizia a lavorare e mi dice di avvisarlo appena sentivo dolore. Non appena mi tocca il dente avverto dolore e quindi mi fa un'altra puntura di anestesia. Ricomincia a lavorare ma mi faceva molto male e allora mi dice che l'anestesia non faceva effetto sul nervo perchè era troppo infiammato. A questo punto mi inserisce all'interno un batuffolo di ovatta imbevuto con un medicinale e mi chiude il dente con della pasta provvisoria dicendo che quel medicinale mi farà passare il dolore. Mi viene fissato l'appuntamento per 9 giorni dopo cioè ieri. I primi 3-4 giorni non avevo più dolore ma dopo ricomincia a farmi male e ricomincio un altro ciclo di antibiotico. Invece per quanto riguarda la gengiva il giorno dopo mi è diventata leggermente nera  ma penso che era del sangue visto che avevo bucato in più punti. Dopo 2-3 giorni la gengiva interna diventa bianca come del pus e ieri la gengiva diventa come nella foto 4. Ora non riesco a bere perchè il dente mi fa male e non riesco a mangiare molto e mastico solo dall'altro lato del dente perchè la gengiva mi fa male. Ieri sono andato dal dentista e mi ha detto che l'anestetico non ha reagito bene e ha provocato ciò alla gengiva. Visto che mi faceva ancora male non mi ha provato a rifare l'anestesia ma ha cambiato solamente il medicinale all'interno del dente. Ora ha detto che devo finire il ciclo con l'antibiotico e devo tornare mercoledì. Nel frattempo ho molto dolore e in alcuni momenti della giornata mi fa male anche l'orecchio.
Caro signor Walter, buongiorno. Guardi che non ha postato le foto! A prescindere da ciò, si tratta di "banalissima" Odontoiatria Conservativa di Routine alla portata di qualsiasi Dentista, anche il meno "colto" o il meno "abile"! Innanzitutto bisogna fare una Diagnosi e chiarire se il dente sia in iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, o in iperemia attiva con danno arterioso, nel qual caso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta, o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi, e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certo che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Legga, ripeto, nel mio Profilo "Visita Parodontale" che poi è la Visita Odontoiatrica che io Parodontologo ma anche Odontoiatra ed anche Medico faccio sempre, così come mia figlia Claudia, per qualsiasi motivo un paziente venga da noi! Ves e PCR mosse verso l'alto possono indicare la presenza di infezioni pericolose per le Malattie Focali. Dovrebbe completare le analisi col titolo ASLO e RA Test oltre che Emocromo con Formula. Spero di esserle stato utile ed esaustivo. Cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Il dente andava subito devitalizzato alla prima seduta da un normale dentista e ricostruito in un'altra seduta senza avere problemi

Scritto da Dott. Domenico Ancona
Fasano (BR)

E meno male che il Dentista le è stato consigliato....!! Il suo è un trattamento di routine, trattamento canalare in anestesia locale (prima o dopo il dente si "addormenta", se non del tutto quasi, si riesce a raggiungere il nervo e con una anestesia intra-pulpare tutto si risolve) e successiva ricostruzione. La gengiva è ridotta così per eccesso di pressione durante l'anestesia intra-legamentosa peri-press,, che deve essere eseguita con molta cautela e delicatezza per non traumatizzare eccessivamente i tessuti parodontali. La medicazione intermedia locale serve davvero a poco (si tratta di blandi anti-infiammatori e analgesici), la teratpia antibiotica può aiutare ma fino ad un certo punto (a mio avviso ha già preso fin troppi farmaci fino ad ora). Non le resta che trovare un dentista che riesca a trattarle il dente senza rimandare...
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Gent.mo Sig. Walter, dispiace sentire simili disavventure ma le consiglio di cambiare collega con le idee un po' più chiare sulle procedure anestetiche ed endodontiche. Non ho capito se l'antibiotico le è stato prescritto per così tanto tempo oppure lo ha assunto di sua iniziativa. In entrambi i casi la terapia iniziale con Augmentin ha già fatto quello che doveva ed assumerlo ulteriormente non serve ad altro che rischiare effetti collaterali gastrointestinali non proprio piacevoli. Trovi al più presto un altro dentista capace di fare precisa diagnosi e cura del suo problema.
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Scritto da Dott. Marco Gabriele Longheu
Milano (MI)

Sig. Walter, la corretta anestesia citata sui libri per il trattamento di 47 è la tronculare che difficilmente lascia le sequele da lei descritte. Probabilmente è stata utilizzata un'altra tecnica che sembra più semplice, ma con molte più complicanze e meno effetti anestetici. Controlli se chi opera su di lei è iscritto all'ordine dei medici. Speriamo che mercoledì vada meglio, ci tenga informati e alleghi le foto.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)