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Domanda di Detartrasi

Risposte pubblicate: 3

Ho una leggera retrazione gengivale

Scritto da Nicole / Pubblicato il
Salve, durante la penultima seduta d'igiene dentale mi era stato suggerito di fare attenzione nel lavare i denti poiché in un dente presentavo una leggera retrazione gengivale, e di adottare la tecnica a rullo (semplice movimento dalla gengiva verso il dente). Un mese fa sono tornata per una nuova seduta di pulizia e l'igienista mi ha trovato due carie su due molari, uno a dx uno a sx, siccome non ho mai avuto carie prima e considerato che lavo i denti sempre almeno due volte al giorno e mangio pochi cibi cariogeni ho pensato forse fosse colpa della nuova tecnica adottata nel lavare i denti visto che era l'unico cambiamento fatto rispetto a prima, ma mi é stato detto di no di continuare cosi perché eccetto per quelle due carie era tutto ok. Ho quindi continuato ad usare la tecnica a rullo, ma ora cerco di usare sempre anche il filo interdentale e lavarli 3 volte al giorno. Tuttavia un paio di giorni fa guardandomi allo specchio ho notato un accumulo di tartaro ben visibile su un incisivo, a solo 4 settimane di distanza dalla pulizia dentale e nonostante ci stia molto attenta. A questo punto continuo a pensare che la colpa sia legata al fatto che non riesco a pulire i denti al meglio con questa nuova tecnica, dato che sono passata dall'avere denti sanissimi ad avere carie e accumuli di tartaro da quando la ho adottata. E' possibile sia questa la causa? In tal caso quale altra tecnica potrei adottare per proteggere i denti dalla retrazione gengivale ma accertandomi di pulirli bene? e un ultima domanda.. dato che ho fatto la pulizia solo un mese fa ma ho già del tartaro mi conviene aspettare sei mesi per la prossima o tornare dall'igienista al più presto? Grazie mille!
Cara Signora Nicole, buongiorno. Ma che "Tecnica a Rullo"! Anzitutto bisogna fare una Diagnosi Parodontale sul tipo di Recessione: Le recessioni Gengivali devono essere valutate in relazione ai reali rapporti con la linea di giunzione mucogengivale che separa la gengiva aderente (rosa ed intorno ai denti ed aderente al periostio che riveste l'osso, dalla mucosa alveolare, violacea ed elastica e non adatta a sopportare lo stress del bolo alimentare durante la masticazione.
La linea di giunzione muco gengivale è ben riconoscibile (mettendo per esempio in trazione il labbro inferiore) aderente (ad essa coronale, rosa nel disegno) dalla mucosa alveolare (ad essa apicale, viola nel disegno). La gengiva aderente ha consistenza compatta, color rosa corallo ed ha una superficie punteggiata "a buccia di arancio". SE la recessione fosse troppo vicina a tale linea o addirittura l'avesse raggiunta od oltrepassata, allora si dovrebbe fare terapia chirurgica parodontale Estetica mucogengivale per ricoprire la recessione!

Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Non tutte le recessioni vanno quindi curate :)Le spiego qualcosa sulle Recessioni Gengivali. Questo lo si può decidere solo clinicamente con adeguata visita parodontale. Diciamo che ogni Recessione ed ogni zona della bocca necessitano di interventi adatti e mirati! Questa è serietà! Non si vende il "fumo", si vende "l'arrosto"! :) Infatti la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l'aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l'aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all'estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione.
Si faccia visitare da un Parodontologo Gnatologo.
Si faccia insegnare ad usare lo spazzolino:Rammenti che ciò che pulisce non è il dentifricio ma è il movimento meccanico dello spazzolino che deve essere a testa piccola (per lei, affinché sia più tollerato)e setole dure di Nylon artificiali! Sappia che il miglior metodo, o almeno uno dei migliori metodi di spazzolamento è quello di Bass modificato o no, per me, a titolo personale modificato. Tuttavia, diciamo pure che il miglio metodo di spazzolamento è quello che è più efficace per quella bocca di quella persona, in questo caso Lei! Ossia è quello che le riesce più agevole, potrebbe anche crearlo lei, basta che porti via la Placca Batterica e che controlli che questo sia avvenuto veramente con le pasticche rivelatrici di placca di cui le partlo più avanti!Si ricordi solo che lo spazzolino deve essere duro e a testa piccola e lo deve cambiare ogni mese almeno! Si ricordi poi che non esistono bocche senza placca batterica. La placca batterica si forma in circa 3-4 ore e l'igiene orale domiciliare serve per controllarne la formazione non certo per eliminarla totalmente. DEve pulire con scovolini appositi anche il dorso della lingua e col filo interdentale anche gli spazi interprossimali! Ecco perché la pulizia dei denti professionale dal Dentista serve sempre periodicamente. Faccia una prova: compri in farmacia le pasticchette rivelatrici di placca, ne sciolga una in bocca passando la saliva e la lingua su tutti i denti, sulla faccia esterna, interna e sopra masticante e si guardi allo specchio. Se vedrà colore su denti, colletti, gengive, lingua, quella è placca batterica! Solo se non vedesse colore significherebbe che non ci sarebbe placca. allora passi uno scovolino tipo cotonfioc nei solchi gengivali e veda se si colora perché allora la placca sarebbe lì! Faccia la prova e poi mi dica! Ricordi anche di pulire il dorso della lingua dove si annida la placca con dedicati spazzolini piatti che trova in farmacia! Usi il filo interdentale per pulire gli spazi interprossimali dalla gengiva a salire fino al punto di contatto. Il dentifricio non ha nessuna importanza se non quella di rendere più gradevole questa operazione. Ovvio che è meglio sia di Marca conosciuta per evitare "pasticci nocivi"! La cosiddetta tecnica di Bass modificata, di cui dicevo sopra è questa: si usa lo spazzolino orientato verso le gengive a 45° e va usato con movimenti di rotazione, vibrazione e verticali che terminano con un movimento circolare deciso! Ma va insegnato in sede di Igiene Orale in Studio! Lo spazzolino elettrico non lo "gradisco" per i parodontopatici, però se fosse molto pigra, potrebbe usarlo tranquillamente. La mia considerazione è del tutto personale :) Cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentilissima utente, controlli se l'igienista che le ha dato i consigli è laureata o abilitata all'esercizio della professione secondo il vecchio ordinamento. Poi in base alla sua ricerca, richieda di parlare con il direttore sanitario della struttura, che dovrebbe essere il responsabile che aveva fatto diagnosi della sua patologia.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Buon giorno! l'accumulo di tartaro su un unico dente è verosimile sia dovuto ad altro e non alla nuova tecnica di spazzolamento adottata. E' possibile che sia lo stesso dente dove ha la retrazione. Il posizionamento di tale dente, in arcata, è corretto? se "fuori asse" è più facile l'accumulo di tartaro. A volte anche un reflusso gastroesofageo determina ciò. Non mangiamo molti cibi acidi!. La saluto

Scritto da Dott.ssa Margherita Di Florio
Giffoni Valle Piana (SA)