Ciste al 27 e un Granuloma al 26
Scritto da manuel / Pubblicato il
Egregi Odontoiatri, Mi chiamo Manuel ho 30 anni, anzitutto ringrazio per il vostro impegno nel condividere la vostra esperienza tramite questo forum. Sarò il più sintetico possibile anche se la situazione non è semplice. A settembre accuso un fastidio alla zona del 26 e 27 entrambi devitalizzati 10 anni fa, eseguo una tac e una radiografia che evidenziano una ciste al 27 e un granuloma al 26. Eseguo estrazione del 27 e dopo 10 giorni una curettage a cielo aperto sul 26 che secondo la mia dentista si poteva salvare, passano quasi due mesi e il dolore non è mai andato via va e viene. Cambio dentista e città il nuovo dentista mi dice che vuole devitalizzare il 26 poiché c'è un granuloma ancora presente, tuttavia inizia ma dice che non riesce a continuare per difficoltà di pulire alcuni canali e mi fa una nuova radiografia questa volta è molto chiara e mi mostra che una radice del 26 è stata tranciata probabilmente dal precedente dottore e inoltre afferma che nel estrazione del 27 è stata lasciato un residuo all'interno, mi propone una apicectomia dove è presente il granuloma e una rizectomia per eliminare la radice già tranciata e la pulizia nel sito di estrazione del 27 accetto ed eseguo questa operazione di nuovo, questo dottore è molto meticoloso è mi fa anche foto durante la chirurgia e mi mostra che avevo un bel buco dovuto all'infezione. Ora sono passati 9 giorni ma il mio fastidio/dolore è ancora presente. Il dolore è un senso di pesantezza in quella zona a volte ho delle scosse il dolore non è sempre localizzato a volte mi prende la mandibola e si irradia fino all'occhio oppure alle tempie, non è mai forte ma molto fastidioso. Credo che ormai anche questa operazione non ha avuto successo e io sono stanco e stufo di questa situazione. Vi scrivo per avere un consiglio su come dovrei comportarmi che cosa mi consigliate di fare?
Pubblicato il 17-12-2018
Dopo nove anni, ed un opportuna valutazione radiografica che deve fare il collega, è possibile che il dente (che da quel che leggo ha subito diversi interventi invasivi) non risulti più recuperabile, e che sia sulla strada dell'estrazione. Ma questo deve definirlo il collega.
Pubblicato il 17-12-2018
Capisco che chi è stato morso da una vipera, ora... ha paura anche di una lucertola. Il primo dottore (?) ha fatto dei bei danni. Lei si è presentato al secondo con una situazione difficile. Io credo due cose: che questo secondo intervento sia stato eccellente. E che 9 giorni per rimediare ai danni precedenti, siano pochi per guarire del tutto dai fastidi. Le consiglio di tornare da quest'ultimo dr., riferire a lui i dolori e farsi fare una rx di controllo per vedere se tutto sta andando bene. Vedrà che tutto è normale e che fra pochi giorni starà bene.. E lei avrà salvato almeno il dente superstite.
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Pubblicato il 17-12-2018
Caro Signor Manuel, buongiorno. Pienamente d'accordo col Dottor Passaretti! Aggiungo che spero solo che sia stata fatta una Retrograda e non una apicectomia!
Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Le osteolisi periapicali non sono solo batteriche, però, ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Cari Saluti : Come vede una Visita Odontoiatrica Seria è molto meno Semplice di Quanto si possa Pensare o Immaginare ed ancor più la terapia!!! Ho parlato di "Retrograda" e non di "Apicectomia" che è un'altra cosa troppo spesso confusa con la Retrograda dagli stessi (alcuni) Colleghi Dentisti, purtroppo!
L'apicectomia classica, retaggio del passato e di alcuni Chirurghi Maxillo Facciali od Orali che non si "intendono" di Endodonzia e chirurgia endodontica, non permette il sigillo apicale, accorcia, indebolendola , la radice del dente e non solo non serve a niente ma è causa di recidive per reinfezioni per mancanza del sigillo apicale che non può essere indiscutibilmente realizzato se l'apice non è preparato in modo particolare (a becco di flauto e ritrattato per via retrograda)!Le lascio una Foto di una mia Retrograda. Cari Saluti :) Un sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti che ha in bocca è stato fatto, per la ricerca di tasche parodontali per escludere una Parodontite o una Endoparodontite? Le spiego, in presenza di tasche parodontali, si procede così: due visite intervallate da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia! Con le Rx endorali e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc.Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" " che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà, tra cui "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e "Terapia chirurgica della parodontite. Si faccia Visitare da un Bravo Parodontologo e Gnatologo che è anche un Dentista Completo, Clinicamente parlando! Cari Saluti
Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Le osteolisi periapicali non sono solo batteriche, però, ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Cari Saluti : Come vede una Visita Odontoiatrica Seria è molto meno Semplice di Quanto si possa Pensare o Immaginare ed ancor più la terapia!!! Ho parlato di "Retrograda" e non di "Apicectomia" che è un'altra cosa troppo spesso confusa con la Retrograda dagli stessi (alcuni) Colleghi Dentisti, purtroppo!
L'apicectomia classica, retaggio del passato e di alcuni Chirurghi Maxillo Facciali od Orali che non si "intendono" di Endodonzia e chirurgia endodontica, non permette il sigillo apicale, accorcia, indebolendola , la radice del dente e non solo non serve a niente ma è causa di recidive per reinfezioni per mancanza del sigillo apicale che non può essere indiscutibilmente realizzato se l'apice non è preparato in modo particolare (a becco di flauto e ritrattato per via retrograda)!Le lascio una Foto di una mia Retrograda. Cari Saluti :) Un sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti che ha in bocca è stato fatto, per la ricerca di tasche parodontali per escludere una Parodontite o una Endoparodontite? Le spiego, in presenza di tasche parodontali, si procede così: due visite intervallate da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia! Con le Rx endorali e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc.Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" " che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà, tra cui "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e "Terapia chirurgica della parodontite. Si faccia Visitare da un Bravo Parodontologo e Gnatologo che è anche un Dentista Completo, Clinicamente parlando! Cari Saluti
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Pubblicato il 17-12-2018
Sig. Manuel, manca la comunicazione tra i due colleghi, non sappiamo il perché del comportamento della prima Odontoiatra! Ora il secondo sta cercando di recuperare qualcosa senza le basi dettate della dottoressa precedente. Qui non possiamo sapere che fine farà questo dente dolente e zoppo.
Pubblicato il 18-12-2018
Buongiorno Manuel. Darle un consiglio a distanza senza averlo visitato ed aver toccato con mano la reale condizione clinico-diagnostica è un compito ingrato perché significa dirle di continuare a fidarsi dell'ultimo dentista che l'ha curato o invece di cominciare da capo con un altro.
Io credo nella sua buona fede ma ho imparato che quasi mai il paziente comprende compiutamente ciò che ha di patologico e ciò che riceve come terapia o se il professionista sia più bravo dal punto di vista scientifico o del marketing.
Ad esempio non tolgo se non in casi estremi un dente affetto da una cisti a meno che non sia recuperabile, così come mi arrendo solo dopo diverse sedute davanti ad un canale che non si fa percorrere interamente.
Un'altra cosa che faccio dopo la chirurgia endodontica è valutare se devo mettere a riposo funzionale il dente operato eseguendo un piccolo molaggio selettivo cosa che può dare un notevole beneficio.
In linea di massima mi sembra che il secondo Professionista stia lavorando con una certa perizia, però non conosco l'esatta tecnica che ha usato come non so dirle se la rizectomia del 26 fosse necessaria e non posso in questa sede premiarlo o castigarlo proprio perché non ho la situazione clinica a disposizione e quindi non posso neanche dirle se è stato corretto eseguire l'apicectomia senza prima un tentativo di ritrattamento ortogrado cosa che di solito faccio come regola di prevalutazione.
Non sono sceso nel merito scientifico e tecnico perché occorrerebbe troppo spazio, ma se volesse dare un'occhiata sul mio sito web ( studiodentisticoscaramelli.it ) qualche informazione in più potrebbe ottenerla.
Si rechi perciò dal dentista e chieda l'attenzione che merita il suo caso, con fiducia ma anche con fermezza ed ...un po'di pazienza per qualche altro giorno!
Cordiali saluti.
Io credo nella sua buona fede ma ho imparato che quasi mai il paziente comprende compiutamente ciò che ha di patologico e ciò che riceve come terapia o se il professionista sia più bravo dal punto di vista scientifico o del marketing.
Ad esempio non tolgo se non in casi estremi un dente affetto da una cisti a meno che non sia recuperabile, così come mi arrendo solo dopo diverse sedute davanti ad un canale che non si fa percorrere interamente.
Un'altra cosa che faccio dopo la chirurgia endodontica è valutare se devo mettere a riposo funzionale il dente operato eseguendo un piccolo molaggio selettivo cosa che può dare un notevole beneficio.
In linea di massima mi sembra che il secondo Professionista stia lavorando con una certa perizia, però non conosco l'esatta tecnica che ha usato come non so dirle se la rizectomia del 26 fosse necessaria e non posso in questa sede premiarlo o castigarlo proprio perché non ho la situazione clinica a disposizione e quindi non posso neanche dirle se è stato corretto eseguire l'apicectomia senza prima un tentativo di ritrattamento ortogrado cosa che di solito faccio come regola di prevalutazione.
Non sono sceso nel merito scientifico e tecnico perché occorrerebbe troppo spazio, ma se volesse dare un'occhiata sul mio sito web ( studiodentisticoscaramelli.it ) qualche informazione in più potrebbe ottenerla.
Si rechi perciò dal dentista e chieda l'attenzione che merita il suo caso, con fiducia ma anche con fermezza ed ...un po'di pazienza per qualche altro giorno!
Cordiali saluti.
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