Il ponte mi è stato installato nel pomeriggio e già alla mattina del giorno dopo mi è esploso un'ascesso dentario
Scritto da Giorgio / Pubblicato il
A dicembre del 2013 mi sono recato da un medico dentista della mia cittàin quanto un dente che costituiva l'appoggio di un ponte a tre nell'arcata superiore destra (penultimo dente) si era spezzato.
Il dentista mi ha tolto il ponte ed ha effettuato le opportune cure canalari sui monconi prima di installare un ponte provvisorio.
Dopo avere tenuto il provvisorio per circa due o tre settimane il medico ha montato il ponte definitivo (a tre) in ceramica.
Il ponte mi è stato installato nel pomeriggio e giàalla mattina del giorno dopo mi sono gonfiato ed è esploso un'ascesso dentario.
Trattato con antibiotici (Keforal) l'ascesso non si è risolto.
Il dente è stato ritrattato ma poichè nelle settimane successive persisteva, il dentista ha deciso di effettuare una apicectomia.
In seguito si è formata una fistola e il medico ha quindi deciso di procedere con una seconda apicetomia con prelievo di tessuto da fare analizzare ad Anatomia Patologica.
Poichè anche dopo questo intervento la fistola non si è richiusa il medico ha deciso di procedere all'asportazione del dente.
Ha quindi realizzato un ponte provvisoria a quattro appoggiandosi all'ultimo dente a destra dell'arcata superiore.
Mi sono recato la scorsa settimana dallo stesso dentista, in un nuovo studio, per procedere con il ponte definitivo ma con mia sorpresa il medico mi ha detto che avendo cambiato sede la mia cartella clinica era andata smarrita e mi ha fatto una quotazione per l'installazione di quattro corone in ceramica. La segretaria del suo studio mi ha seguito comunicato telefonicamente che era passato molto tempo e quindi non si poteva procedere con la garanzia e che quindi dovevo pagare il ponte definitivo.
Premetto che:
ho giàpagato regolarmente il ponte a tre e che detengo la ricevuta
che l'ascesso si è manifestato a distanza di ore dall'installazione di tale ponte
che ho pagato anche l'intervento di apicectomia
che il medico non ha mai effettuato radiografie in quanto il suo studio era sprovvisto di apparecchiatura radiografica
L'apicectomia richiede la compilazione del modulo di consenso informato ?
Chiedo consiglio a voi sul come procedere.
Grazie
Pubblicato il 13-09-2017
Gentile Sig. Giorgio è evidente che dalla sua lettera emergono molti problemi anche di carattere medico-legale sui quali non posso intervenire in quanto non siamo qui per questo ma solo per informare i pazienti che ci chiedono aiuto. Vedendo la sua scheda leggo che lei ha 73 anni che è una età della maturità che purtroppo lei non ha dimostrato nel suo caso. Mi dispiace doverlo dire ma come ci si può fidare ed affidarsi alle cure di un odontoiatra che (come lei dice) non dispone e quindi non utilizza apparecchiature radiografiche assolutamente indispensabili per lo svolgimento della professione. Senza ausilio radiologico non è pensabile minimamente di svolgere in maniera decente la nostra professione. E' ovvio e naturale che poi si verificano i problemi da lei descritti se non si ha la possibilità di verificare il nostro lavoro. Le faccio un esempio: solo per effettuare una buona devitalizzazione è necessario effettuare almeno ( a volte anche di più) 3 radiografie endorali di verifica. Non vorrei colpevolizzarla ma credo che parte dei suoi problemi pare che abbiano avuto anche il suo contributo. Prima di farsi mettere le mani in bocca è sempre necessario informarsi bene suo professionista cui ci si affida proprio per non avere poi brutte sorprese e insoddisfazioni.Io le consiglierei di guardare più alla sua salute affidandosi ad un dentista rinomato più che perdere tempo e forze per eventuali rivalse lunghe ed a volte inutili. Cordialmente
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Pubblicato il 13-09-2017
Non ci sono molte vie.
O trova un accordo con il collega e mi sembra di capire che ci siano delle difficoltà o con la sua documentazione si affida ad un collega esperto in odontoiatria legale al fine di avere una perizia di parte ed inziare una pratica legale, che potrà avere diversi step in funzione della disponibilità del collega e dell'onestà delle richieste
O trova un accordo con il collega e mi sembra di capire che ci siano delle difficoltà o con la sua documentazione si affida ad un collega esperto in odontoiatria legale al fine di avere una perizia di parte ed inziare una pratica legale, che potrà avere diversi step in funzione della disponibilità del collega e dell'onestà delle richieste
Pubblicato il 13-09-2017
Gentile Signore,
Credo ci siano tutti gli estremi per chiedere la restituzione del compenso e cambiare dentista. Nel caso la cosa non si risolva, affidarsi al suo avvocato, inviare una raccomandata al professionista e attendere che attivi la sua assicurazione. In casi estremi affidarsi ad un odontoiatra iscritto all'albo del Tribunale di zona e intraprendere una causa medico legale odontoiatrica.
Cordialmente
Credo ci siano tutti gli estremi per chiedere la restituzione del compenso e cambiare dentista. Nel caso la cosa non si risolva, affidarsi al suo avvocato, inviare una raccomandata al professionista e attendere che attivi la sua assicurazione. In casi estremi affidarsi ad un odontoiatra iscritto all'albo del Tribunale di zona e intraprendere una causa medico legale odontoiatrica.
Cordialmente
Pubblicato il 13-09-2017
La serietà e professionalità del dentista cui si è recato è molto discutibile le consiglio di rivolgersi all'ordine dei medici della sua città che io conosco bene per la loro serietà. Si rechi alla clinica odontoiatrica degli spedali civili, si faccia visitare dalla dottoressa che io conosco bene e si faccia rilasciare una dichiarazione di quello che rinvengono buona fortuna
Pubblicato il 13-09-2017
Sig. Giorgio è veramente difficile trovare un odontoiatra che non possegga un radiografico, non so come ci sia riuscito! Controlli se chi operava su di lei è iscritto all'ordine dei medici, se non lo trovasse iscritto ci riscriva; se fosse iscritto scarichi le nostre risposte, le faccia leggere all'odontoiatra e cercate insieme di trovare un compromesso che eviti le costose vie legali.
Pubblicato il 13-09-2017
Gentile signore, sono un odontologo forense e le posso assicurare che il problema non è la compilazione del modulo per il consenso informato, ma il comportamento assolutamente scorretto del suo dentista. Non può parlare di garanzia di un ponte applicato su monconi trattati endodonticamente senza controllo radiografico!!! Parli chiaramente con il dentista facendogli presente che lei ha accettato serenamente tutte le terapie proposte proprio perchè le era stato spiegato che era possibile arrivare ad una soluzione con un ponte protesico aumentato di un elemento e che è lui che deve risolverle il problema. Se non arrivate ad una soluzione bonaria si rivolga ad un avvocato e ad un odontologo forense per una consulenza, ma spero non debba arrivare a tanto
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Pubblicato il 13-09-2017
Come hanno suggerito altri colleghi prima di me, o trova un accordo direttamente con il collega (soffermarsi sul modulo di consenso o meno serve a poco), oppure se intende farsi restituire i soldi spesi o avere un nuovo ponte senza spendere ulteriormente deve passare per vie legali (medico - legali).
Pubblicato il 13-09-2017
Caro Signor Giorgio, buongiorno. Parla di "apicectomia"!!! Presumo e spero per Lei, che l'apicectomia non sia tale ma sia invece una Retrograda con apice sigillato, che di regola fa l'Endodontista o l'Odontoiatra generico (dato che l'endodonzia e la chirurgia endodontica sono parte integrante dell'Odontoiatria)!L'Apicectomia è retaggio del passato e di alcuni Chirurghi Maxillo Facciali od Orali che non si "intendono" di Endodonzia e chirurgia endodontica, perché non permette il sigillo apicale, accorcia, indebolendola , la radice del dente e non solo non serve a niente ma è causa di recidive per reinfezioni per mancanza del sigillo apicale che non può essere indiscutibilmente realizzato se l'apice non è preparato in modo particolare (a becco di flauto e ritrattato per via retrograda) o appunto una Retrograda.Non bisogna confondere l'Apicectomia con la Retrograda!!!La Retrograda si fa arrivando chirurgicamente all'apice del dente, aprendo l'apice a becco di flauto, lavorando endodonticamente in zona iustapicale e soprattutto concludendo con un Sigillo dell'apice stesso con MTA od Amalgama d'argento chirurgica e quindi sterile e priva di zinco affinché non sia idroscopica e non una inutile e nociva apicectomia e rimozione del granuloma o della Cisti che molto probabilmente se non certamente, si riformerà! Le spiego : di regola basta ed avanza una buona terapia canalare e rifarla se succedesse quello che è successo a lei. Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Le osteolisi periapicali non sono solo batteriche, però, ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Nella Apicectomia, la sola Guttaperca endocanalare non può "sigillare"!!! Cosi è! Le lascio una Retrograda affinché capisca meglio. Mi dispiace ma Personalmente, come più volte ho detto da queste Pagine, non trovo corretto rispondere a domande di carattere Medico-Legale. Tra l'altro per rispondere, anche volendo, bisognerebbe fare una Perizia che è una cosa Complessa e costosa (per non parlare dell'Avvocato), glielo dico con cognizione di causa perché per circa 25 anni ho fatto il CTU (Consulente Tecnico del Tribunale di Cagliari) ossia il Perito di Fiducia del Magistrato ed anche ed ancora il Perito di Parte, Privatamente. Senza una Visita Clinica, Semeiologica, Anamnestica, Strumentale e Radiologica non si può dire niente se non fare ipotesi che non servirebbero a niente e tra l'altro, come ho già sottolineato, non è certo questa la Sede !!! Cari saluti e tanti auguri. Pensi a farsi curare anziché "buttare soldi preziosi" in Cause Civili che durano decenni! Nel caso, eventualmente c'è la "Figura" dell'Odontoiatra Legale (come le ha spiegato correttamente la Collega Dottoressa Elisa Giuliana Albani), indubbiamente più valida ma nessuno sa fare meglio una Perizia del Dentista che l'ha in cura (ovviamente se l'avesse "cambiato") e che "vede" meglio tutte le sue problematiche! Ma ripeto, pensi a farsi curare anziché spendere soldi in queste costose e dal dubbio risultato, azioni Legali! Questo almeno è il mio consiglio, poi faccia come crede. E' nel Suo diritto! Cari saluti ancora ed in "Bocca al Lupo"
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Pubblicato il 14-09-2017
Buongiorno Signor Giorgio,
il suo è il caso classico di fiducia mal riposta. Nei suoi panni prima chiederei i danni tramite avvocato e perizia medico-legale, poi cercherei un accordo. La perdita di un dente è un danno biologico se imputabile ad imperizia e negligenza, ma va supportata in qualche modo. Direi che la via più praticabile è un accordo inter partes che integri sia il danno biologico che quello meramente economico.
La via processuale la vedo parecchio più complessa perché basata solo dichiarazioni verbali. Anche un esposto all'ordine dei medici , legalmente assistito, può essere utile alle trattative e potrebbe darle una chance in più.
Nel frattempo risolva i suoi problemi dentali con maggiore cura nella scelta del dentista e buona fortuna.
il suo è il caso classico di fiducia mal riposta. Nei suoi panni prima chiederei i danni tramite avvocato e perizia medico-legale, poi cercherei un accordo. La perdita di un dente è un danno biologico se imputabile ad imperizia e negligenza, ma va supportata in qualche modo. Direi che la via più praticabile è un accordo inter partes che integri sia il danno biologico che quello meramente economico.
La via processuale la vedo parecchio più complessa perché basata solo dichiarazioni verbali. Anche un esposto all'ordine dei medici , legalmente assistito, può essere utile alle trattative e potrebbe darle una chance in più.
Nel frattempo risolva i suoi problemi dentali con maggiore cura nella scelta del dentista e buona fortuna.
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