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Domanda di Chirurgia

Risposte pubblicate: 7

Da circa sei mesi ho problemi alla mandibola sinistra inferiore

Scritto da Andrea / Pubblicato il
Buonasera, Da circa sei mesi ho problemi alla mandibola sinistra inferiore. I primi dolori si sono manifestati durante il decorso di un'otturazione profonda al 37 a inizio Dicembre 2016. All'inizio si trattava di semplici dolori quando andavo a masticare sul dente otturato, per cui la mia dentista ha limato nei mesi successivi più e più volte il dente e addirittura rifatto due volte l'otturazione. Niente da fare e nessun miglioramento. Una devitalizzazione non è mai stata presa in considerazione, in quanto dalle RX emergeva che il nervo sembrava non essere coinvolto dall'otturazione e il dente rispondeva al freddo. Tuttavia, nelle ultime settimane provo dolori spontanei provenienti da quella zona, che poi si risolvono da soli nell'arco di ore/giorni. Non si tratta di dolori pulsanti, ma di dolori "sordi" e costanti. Dieci giorni fa, in preda allo sconforto, mi sono recato da un altro dentista per avere un secondo parare. Quest'ultimo ha individuato, da una radiografia 3D allegata, dei problemi al 36 e al 28. A suo avviso 28 è da togliere sicuramente per via di una formazione cistica alla radice. Il 36 presenta a suo avviso un lieve granuloma all'apice della radice. Mi ha prescritto Clindamicina 600mg, che io ho preso regolarmente per 8 giorni, ma quando gli ho comunicato che i dolori non passano con antibiotico, ha subito insistito per l'estrazione del 36. All'inizio della cura con antibiotici, come al momento della visita, non avvertivo alcun dolore spontaneo. Successivamente, sono comparsi improvvisamente i soliti dolori "sordi" costanti, che esplodono di notte ma che nell'arco di tutta la giornata vanno e vengono (da circa una settimana). Dopo questa diagnosi, almeno per me, scioccante (dato che negli ultimi sei mesi credo di essere andato almeno 8-9 volte a farmi visitare) sono tornato pochi giorni fa dalla dentista che mi ha fatto l'otturazione e lei NON conferma la necessità di estrazione, e ha avuto anche qualche perplessità/difficoltà nel rilevare il granuloma al 36. Mi ha fatto un test di vitalità al 37, risultato positivo (alta sensibilità). Positivo anche al 35. Il 36 reagisce in ritardo al freddo (qualche secondo). Considerato che mi trovo all'estero e non ho ancora un dentista di fiducia, mi sento abbastanza spaesato. Inoltre, negli ultimi tempi, i dolori non accennano a passare, anzi sembrano farsi più insistenti. Sinceramente sono un po' confuso, vorrei non provare più dolore in assoluto, ma la prospettiva di perdere un dente non mi tranquillizza, soprattutto viste due diagnosi così in antitesi e la mia assoluta serenità nei mesi precedenti sull'operato della mia dentista. Grazie mille in anticipo.
Gentile ANDREA, come spesso si è costretti a constatare manca come al solito una diagnosi certa senza la quale si procede per tentativi che ovviamente non risolvono il problema ma anzi spesso si accentua. Per una corretta diagnosi non servono assolutamente le radiografie in 3D ma semplicemente una visita accurata e ben fatta con test di vitalità, sondaggio gengivale ed RX endorale con centratore(non la panoramica o 3D). Semplicemente una visita fatta bene. Purtroppo troppo spesso si eseguono visite frettolose e troppo facilmente ci si affida a panoramiche o tac dentalscan che non hanno indicazione oltre ad essere costose. Un bel colloquio col paziente, una buona anamnesi ed una visita accurata consentono di effettuare diagnosi certa senza la quale non ci potrà mai essere una terapia valida. In questa risposta avrà notato la ripetizione di visita accurata che è l'esame principale sul paziente che evidentemente è sconosciuta a molti. Le consiglio di farsi visitare da un buon dentista di quelli conosciuti e rinomati che potrà trovare col passaparola o anche su questo sito alla home-page tralasciando le catene odontoiatriche che si fanno tanta pubblicità proponendo cure a basso costo che non si conciliano affatto con la qualità. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Caro Signor Andrea, buongiorno. " 28 è da togliere sicuramente per via di una formazione cistica alla radice" e se aggiungiamo "Il 36 presenta a suo avviso un lieve granuloma all'apice della radice e ha insistito per l'estrazione" Le dico: semplicemente allucinante! Lasci subito questo "Dentista dalla pinza facile e che non sa affrontare terapie che sono la base dell'Odontoiatria"! Mi dispiace dover dire così ma ho il dovere di occuparmi al meglio dei suoi problemi odontoiatrici, visto che si è rivolta a Noi e quindi anche a me! Deontologia me lo impone! La Coine Beam che le hanno fatto fare le ha fatto prendere solo inutili radiazioni: non serve per la Diagnosi che la riguarda. Basta ed avanza una Rx endorale e una visita clinica. Vede quando c'è una sofferenza pulpare succede questo: La Sofferenza Pulpare che provoca il "fastidio doloroso" va valutata clinicamente e con Rx Endorale (la panoramica non serve a niente), con stimoli termici con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva *** (legga sotto , in fondo, attentamente agli asterischi)grazie , il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante. Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata. Per valutare il Parodonto basta fare un sondaggio Parodontale con un sondino parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti (senza limitarsi a quello in causa apparente) se vi fossero misure superiori a 4 mm (fino ad un massimo di 14 mm, ci sarebbero delle tasche Parodontali , sintomo di una Parodontite DNDD. Per le patologie Endoparodontali, esse sono un sovrapporsi o un "misto" delle due descritte!Il dolore ai molari può essere un dolore riflesso se essi fossero sani endodonticamente e parodontalmente! Le sinalgie poi, possono addirittura provenire da patologie extra orali. Non bisogna mai estrapolare l'organo bocca dagli altri Organi Sistemici. Ripeto si rassereni; è tutto molto "semplice" da valutare! Cari Saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Buongiorno, mi spiace darle altre considerazioni che contraddicono la collega, ma perché sul 36 non rilevo una radiografia dalla rx? solitamente le otturazioni sono radiopoache alla visone su rx. Una cosa è sicura abbandoni subito il medico che voleva estrarre i denti ma consiglio di affidarsi ad altri medici che sappiano risolvere il problema ed sappiano sopratutto ascoltarla. Distinti saluti 

Scritto da Dott. Fabio Vaja
Milano (MI)

Sig. Andrea quando ci sono pareri contrastanti i professionisti devono parlare tra di loro, la dottoressa doveva mettersi in comunicazione con il collega per capire il perchè voleva togliere questo dente, poi se ci mettiamo che spesso i pazienti male interpretano le versioni degli odontoiatri, la confusione raggiunge alti livelli. Visto che ora si trova all'estero, (spero in Europa) vada da un qualunque odontoiatra, porti la documentazione e stia alle sue indicazioni.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Probabilmente il 37 è da trattare con terapia canalare (devitalizzare), punto e basta. Per quanto possa io dedurre dal suo racconto. Assurdo voler estrarre il 36 e ho seri dubbi anche sul 28 (quest'ultimo da valutare). Manca la diagnosi, le radiografie aiutano, ma non sono sufficienti se il collega non ha un minimo di intuito diagnostico.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Gentile Sig. Andrea, non vedo nessun motivo per estrarre il 36. Penso invece che ci siano problemi endodontici a carico del 37 che a mio avviso va devitalizzato. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Sig. Andrea io non mi concentrerei troppo sui denti, dalla sintomatologia descritta e in base ad alcuni casi in cui mi sono imbattuto nella mia carriera potrebbe essere un dolore da cosiddetto " trigger point " che potrebbe essere localizzato in qualche muscolo masticatorio e dovuto ad iperattività di quel muscolo. Se così fosse va ricercato con accurata palpazione dei muscoli e sicuramente un bite notturno potrebbe aiutarla, oltre a una mirata terapia. Si rivolga a mani esperte, cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Giuseppe Chiazzolla
Roma (RM)