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Domanda di Bite

Risposte pubblicate: 9

Nel mio caso può essere sufficiente il bite?

Scritto da Ayres Wanda / Pubblicato il
Gentili Dottori, chiedo cortesemente il Vostro parere in merito al mio problema. Poiché ogni qualvolta apro la bocca avverto uno "scatto" (anche se indolore), mi sono sottoposta ad un esame radiografico che ha evidenziato una sublussazione dell'articolazione mandibolare causata, mi è stato detto, dalla perdita di molari e premolari sul lato sinistro dell'arcata superiore. Il mio dentista mi ha quindi consigliato l'utilizzo di un bite per alcuni mesi, forse un anno, che verrebbe posizionato sull'arcata inferiore, sulla protesi mobile che porto attualmente (agganciata a 3 impianti, gli altri denti sono mancanti, mentre sull'arcata superiore ho una protesi fissa). Dalle risposte date alle persone con problema analogo al mio mi sembra di capire che il bite sia utile per correggere la dislocazione mandibolare, ma che non è risolutivo, costituisce solo la prima fase di un percorso terapeutico. Il mio dentista, però, oltre a non avermi fornito alcuna informazione sul tipo di bite che intende applicarmi (apprendo da voi che ce ne sono di vari tipi), non mi ha parlato della fasi successive alla riabilitazione mandibolare che, per quanto ho potuto capire, deve essere stabilizzata, resa permanente. Può essere che nel mio caso sia sufficiente il bite senza necessità di alcun successivo intervento ortodontico o protesico ? Cosa dovrei farmi spiegare bene dal mio dentista ? Vi ringrazio anticipatamente per la risposta. Cordiali saluti. Ayres W
Cara Signora Ayres Wanda, Tenga presente che la GNATOLOGIA studia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione", precontatti nelle varie disclusioni delle arcate con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione, (tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura. Le ho spiegato perchè non entro nel merito delle terapie delle singole tre specialità, perchè senza averla visitata non è possibile, infine ci sono terapie di riabilitazione neuro muscolo-occlusale, della postura della lingua e della sua fisiopatologia e della deglutizione. Il trattamento delle disfunzioni masticatorie sia come concetto statico che soprattutto dinamico necessita un approccio diagnostico differente nelle varie patologie che ne possono essere causa! Il discorso è molto "sottile" sfuma nella filosofia delle disfunzioni neuro muscolari, occlusali e della Articolazione Temporo Mandibolare e non lo si può spiegare in due parole, tra l’altro consigliandola su cosa sia meglio, senza averla visitata clinicamente …studiandone il caso di persona. Sappia che in ogni caso tra le terapie occlusale c'è il Bite Plane, che deve essere ben realizzato da persona competente, sembra una "sciocchezza" ma non lo è anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica, ma a volte va posizionato sulla arcata inferiore, dipende dalla diagnosi e da quello che vogliamo ottenere e poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo, ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite, così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari il cervello, per così dire, in questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così la nuova posizione della mandibola, quella "buona","corretta", il bite infatti può essere terapeutico sintomatico e diagnostico e, una volta trovata la nuova posizione della mandibola, si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia definitiva di riequilibrio occlusale. Le lascio un Poster di una parte di visita Gnatologica con anche analisi statica. Legga anche nel mio profilo "La Visita Parodontola" che poi è una Visita Odontoiatrica completa e che nel suo caso deve focalizzare la Gnatologia. E' sempre più prudente che la visiti un Dentista, meglio se Parodontologo ed in questo caso esperto anche in Gnatologia, dato che l'eventuale patologia può anche doversi ricercare nella Gnatologia dell'apparato stomatognatico con palpazione delle ATM per saggiarne e valutarne i rumori e i movimenti dei condili e palpazione dei muscoli Masseteri e Pterigoidei che sono i primi ad andare in contrattura, specialmente gli Pterigoidei, in caso di Patologia della ATM e valutare le tre disclusioni incisiva o protrusiva, laterale sin e dx o canina e massimamente retrusa coi denti posteriori a contatto o Relazione Centrica con valutazione di Over Jet ed Over Bite e delle tre curve di compensazione, di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monsen.Sarebbe eventualmente, ma lo deciderebbe solo il Dentista, opportuno anche uno studio con un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente! Come vede la Visita Odontoiatrica è molto più profonda e seria di quanto si pensi.Gnatologia, occlusione e postura sono strettamente correlate Prima si valutano, diagnosticano e curano queste patologie Oltre la Gnatologia di pertinenza del Dentista Gnatologo ma anche dell'Ortodonzista, ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide. Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile,perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura,sia che essa sia discendente ,ossia a partenza da una malocclusione ,sia che essa sia ascendente,ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. Che dirle ancora. Ci sarebbe tanto da dire ma questo dovrebbe essere sufficiente per farle capire la complessità del problema e la necessità di visitarla Clinicamente per poter rispondere dopo aver fatto una Diagnosi clinica, semeiolgica e anamnestica, emessa una Prognosi e pianificata la terapia! Cari saluti signora cara.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sarebbe opportuno la visitasse un collega gnatologo onde avere una diagnosi corretta e poi un piano di terapia adeguato. Vi sono vari tipi di bite in funzione della patologia del paziente e può essere risolutivo quando terapeutico se il paziente lo porta tutta la vita per non modificare l'occlusione. Cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)

Sig. Wanda, occorre fiducia, questa è la chiave del successo, lei non essendo del campo non capirà mai perché si utilizza un determinato bite e se è quello giusto, per cui si faccia mettere per iscritto i risultati che si possono ottenere e poi si affidi a queste buone mani.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Lei specifichi al suo dentista tutte le sue perplessità, i suoi dubbi e faccia tutte le domande che si sente di fare. È possibile che il suo sia un problema piuttosto semplice da risolvere, così come invece sia un problema che richieda una visita specialista da parte di un Gnatologo. La Gnatologis è una branca decisamente complessa ed articolata dell'Odontoiatria (correlata al discorso delle problematiche occlusali), e conosciuta da pochi nel dettaglio. Vero che, nella maggior parte dei casi, non è necessario essere specialisti per la realizzazione di un Bite Plane (tipo quello che deve fare lei), ma questo il suo dentista lo sa. Comunque solitamente la terapia con il bite, quanto meno si notte, continua per tutta la vita o quas (salvo che non si modifichino, in maniera importante, le condizioni della dentarura - occlusione).
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Gent.le Sig.ra, nel leggere ciò che lei riferisce spero di comprendere esattamente il problema : più che una sublussazione, dovrebbe trattarsi di una dislocazione anteriore del disco con riduzione, che spesso si manifesta in paziente serratori o con graduale perdita di altezza verticale. La terapia può prevedere la ricattura del disco con l'utilizzo di un byte apposito e, se lo gnatologo ritiene di poterlo fare perchè il difetto è recuperabile, la terapia è risolutiva; l'ideale in questo caso è trasferire, a ricattura avvenuta, la posizione nelle arcate dentarie. Ciò non toglie che come terapia alternativa, si possa optare per l' uso del byte "a vita" come già segnalato sopra dal collega prof. Finotti cordiali saluti
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Scritto da Dott.ssa Orietta Pasdera
Vicenza (VI)

Gentile Sig.ra Ayres Wanda, vi sono principalmente tre tipi di bite. La decisione su quale terapia intraprendere è la naturale conclusione di un lungo iter terapeutico. Il bite può essere risolutivo, può essere un momento del piano terapeutico, può essere anche un mezzo per fare diagnosi. Pertanto è difficile dare un consiglio. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Gentile Signora, il bite è un modo per provare a trovare una nuova posizione in cui montare i denti sulla sua protesi (o su una nuova)che riduca il suo "click" e gli eventuali dolori collegati. si potrebbe arrivarci anche senza bite ma occorrerebbe "rovinare" la sua attuale protesi. se quest'ultima non è nuovissima e Lei ha già in programma un eventuale rifacimento allora si possono fare dei tentativi aggiungendo materiale sui denti dal lato dove lei ha perso "altezza" dei denti e valutare se il problema si risolve. a questo punto la nuova protesi verrà fatta nella posizione di quella "modificata e provata". se invece la protesi è nuova un bite può essere un buon test, ma alla fine occorrerà comunque spostare i denti sulla protesi (o incollarci sopra delle "aggiunte"). tutto ciò dopo aver valutato la sua protesi fissa superiore, sperando non abbia posizioni "troppo da correggere". tutto questo può venire diagnosticato con una visita accurata e con l'eventuale esame dei modelli di studio in articolatore, più alcuni altri test... comunque sono problemi sovente risolvibili (almeno nelle prime fasi).
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Scritto da Dott. Attilio Venerucci
Finale Ligure (SV)

Cara Wanda, mi sembra di avere capito che nell'arcata superiore della sua bocca vi sia una protesi totale. In questo caso non é necessario alcun bite ma é possibile invece ricercare con adatte metodiche la corretta occlusione direttamente sulla protesi e con ció si giunge a soluzione definitiva. Ma per fare ció occorre eseguire dei tests ( kinesiografici ed elettromiografici ) assolutamente necessari per ritrovare una posizione mandibolare pienamente soddisfacente per la funzionalitá della articolazione Temporomandibolare. Approcci non guidatati sono solo inutili tentativi empirici che le faranno perdere tempo e denaro, oltre a poter determinare un aggravamento della situazione articolare al momento limitata a rumori di scatto ma passibile di peggioramenti con grave presenza di dolore.
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)