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Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 11

Ho portato un apparecchio fisso per correggere un morso aperto

Scritto da Giordano / Pubblicato il
Salve vi scrivo per avere un parere sul mio caso di cui comunque discuterò col mio dentista. Ho 22 anni da poco e ho portato un apparecchio fisso di tipo MEAW per 2 anni circa per ''correggere'' un morso aperto con lieve terza classe e deviazione della mandibola verso sinistra. Ai tempi della mia scelta ero inesperto e ad oggi avrei sicuramente scelto la via chirurgica per vari motivi. A livello occlusale ed estetico non son soddisfatto tanto più dopo i danni che mi sono stati provocati allo smalto da un collega del mio dentista in seguito alla rimozione dei brackets, i motivi sono i seguenti: 1 sento come se l'occlusione fosse stata forzata, non la sento per nulla confortevole tanto che l'interno del canino destro (e non solo) ha dovuto fresarlo per fare un po' di spazio al canino inferiore. Il canino poggia comunque sul premolare inferiore il quale è stato a sua volta ''aggiustato''. Ad oggi dopo 3 anni vado a fare aggiustamenti occlusali (dice che i miei denti sono nuovi come quelli dei bambini) ma ancora l'ultimo molare destro poggia pochissimo sul suo corrispondente inferiore, anche se so che verrà risolta questa cosa mi pare si stia impiegando troppo tempo. 2 a livello fonetico sento che non pronuncio il modo corretto certi suoni, esempio la S, SH, e Z. Sento come una patata in bocca. 3 Quando mastico a volte la mandibola ''scatta'' non so verso quale direzione ma in sostanza i due canini di destra si scontrano e mi è capitato di sentire dolori 4 quando parlo o sorrido la mandibola tende a scivolare verso sinistra e non è per nulla carino 5 devo masticare ogni giorno chewingum per far lavorare l'articolazione Oggi so che l'ortodonzia offre solo dei compensi in età adulta ma allora la mia prospettiva era diversa e ho voluto affidarmi al buon senso del mio dentista. La domanda finale è se voi interverreste nuovamente e in che modo, e se varrebbe la pena meditare per il futuro un intervento chirurgico.So che questo prevederebbe un nuovo spostamento preparatorio di tutti gli elementi dentari. Vi ringrazio, Cordiali saluti
Caro Signor Giordano, buongiorno. Parla di sua scelta. La scelta deve essere del Professionista che l'ha in cura. Egli indica la strada. Lei può imboccarla o no ma se non la imbocca, il Dentista non deve fare la terapia! Riporto " un parere sul mio caso di cui comunque discuterò col mio dentista". Non capisco, si rivolge a noi perché vorrebbe che facessimo da "Giudici" su chi ha ragione?" Molto scorretto da parte sua nei confronti del Suo Dentista Storico verso il quale Non mostra la Minima Fiducia e mostra invece inspiegabilmente una disistima incredibile e "malsana" che non ci deve essere tra Paziente e Dentista! Mi limito a dire, perché non sono e non voglio essere e non posso essere deontologicamente un Giudice: segua quanto le dice il suo Dentista Storico! Venendo poi alla sua "domanda finale" devo ribadire per l'ennesima volta e sottolineo per l'ennesima volta, che deve sapere che esistono tre Classi di Disgnazie a seconda del rapporto della cuspide mesio vestibolare del primo molare superiore con il solco mesio vestibolare del primo molare inferiore! La seconda Classe poi si divide in due divisioni, Prima divisione e Seconda Divisione a seconda che ci sia un aumento od una assenza di over jet frontale. A tutto questo si accompagna la classe di rapporto tra i canini in relazione centrica e in disclusione laterale e protrosiva! Inoltre bisogna verificare il piano occlusale che forse è la "parte più complessa". Bisogna inoltre registrare e valutare anche Gnatologicamente (Ortodonzia e Gnatologia si fondono in una Diagnosi Clinica Seria) le Tre Curve cosiddette di Compensazione, ossia la Curva di Spee, di Wilson e Monsen. Tutto questo secondo i principi enunciati dal Grandissimo Maestro di tutti i tempi, Edward H. Angle, fondatore dell'Ortodonzia e vissuto nientemeno che a cavallo tra la fine del 1800 ed il 1900 e per onorare il quale, nell'anno della sua morte, il 1939, venne fondata a Chicago The Society of Orthodontists (EHASO, tutt'ora la associazione più importante del Mondo, di Ortodonzia !) Per analizzare quanto descritto capirà che non basta un suo racconto e spero che tutti voi pazienti leggiate questa mia risposta perchè ora sono obbligati a ripetermi per l'ennesima volta destando sicuramente noia, ripetività in pazienti e Colleghi. Devo ribadire che la diagnosi Ortodontica è cosa seria e dipende da una infinità di problemi da valutare con accurato check up ortodontico e cefalometria che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere; è come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati e, chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia, sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta. Vede, siamo entrati in concetti complessi! Poi Modelli di Studio Ortodontici, Fotografie del profilo e di Fronte in rapporto 1:1 e ovviamente una Visita Clinica Gnatologica a completamento di quella Ortodontica! Cosa ne sa di queste problematiche Lei?? Per fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA, bisognerebbe vederla Clinicamente, questo è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA!!! Cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Buongiorno Giordano, premesso che non basta la sua puntuale descrizione dei disagi, credo sia opportuno si faccia valutare da un collega esperto.

Scritto da Dott. Alvise Cappello
Padova (PD)

Buongiorno La sua richiesta non può trovare accoglimento in questa sede in quanto da come capisco ha varie problematiche, le quali andrebbero valutate con una visita ortodontica dove analizzando punto per punto il medico potrà esserle di aiuto. Quell che Lei chiede a noi non è corretto, nei riguardi del collega, se reputa di non aver fiducia del suo medico, va bene, ma non chieda a noi una valutazione dell'operato, non abbiamo i requisiti per disporre di ciò. Buona giornata
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Scritto da Dott. Fabio Vaja
Milano (MI)

E' difficile rispondere come fosse un problema aritmetico; 2+2 fanno sicuramente 4 ma se vogliamo sottilizzare fanno 4 perché abbiamo posto che l'unità sia uguale ad uno. Se assumiamo che sia 1,5 allora il risultato di quella somma sarebbe 6.. Questa premessa per cercare di farvi comprendere -a voi non medici- che la medicina non è matematica e che quando vi lamentate di pareri diversi da parte di altrettanti medici non fate la cosa giusta. Allora sul tuo caso, caro Giordano, ti do il mio parere, approssimativo -ovviamente- in quanto basato su parole e non su una visita clinica. Moltissime terze classi ( ed alcune deviazioni mandibolari associate) sono dovute ad errate spinte linguali in deglutizione( sui denti inferiori anziche' sul palato ). Non è detto che la tua riconosca quell'origine, ma qualcuno ha indagato su questo? Poniamo che la tua lingua funzioni male: tu ti sottoponi all’intervento chirurgico ( previa ripreparazione ortodontica delle arcate ) e la tua lingua continua a funzionare male; che succede? In medicina non c’è niente di scontato ma è probabile che tu cominci ad accusare sintomi neuromuscolari, soprattutto al collo e muscoli correlati. Un trattamento ortodontico in un sistema adulto e neurologicamente consolidato non è mai una passeggiata, un sistema meccanico s’inserisce in un sistema biologico, l’engramma cerebrale che gestisce la motricità non sappiamo come reagisca perché ogni sistema biologico umano è individuale e dipende da tantissimi fattori, psicologici, alimentari, genetici, abitudinari, posturali, post traumatici. Spero di averti dato un’idea della complessità della situazione: attento alla chirurgia perché da quella non si torna indietro. Cerca di farti fare una diagnosi CAUSALE, generale, magari consultando anche un osteopata.
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Scritto da Dott. Lorenzo Alberti
Roma (RM)

Lei ci racconta dei dati importanti, però non sufficiente per una diagnosi. Capisce che ritornare all'ipotesi dell'intervento vuol dire ritornare alla situazione precedente o quasi, per annullare le compensazioni naturali e terapeutiche Bisogna affidarsi ad un eccellente ortodontista oppure, perchè no, anche ritornare al precedente terapeuta e valutare questa ipotesi ( ho visto usare la tecnica di Kim la Meaw solo da ottimi ortodontisti). Mi spiace non poterla aiutare oppure se non decide altrimenti potrei anche visitarla a Milano dove lavoro. Cordialmente
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Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Caro Giordano, credo proprio che il trattamento ortodontico finora da lei subito abbia determinato uno scompenso occlusale che continui ritocchi a caso non potranno far altro che peggiorare. A tal punto nell'immediato lei non necessita ne di un ortodontista che si lanci in un altro spostamento dentale alla cieca, nè di un chirurgo che potrebbe migliorare le cose da un solo punto di vista meramente estetico ma non funzionale, ma di un esperto gnatologo che,applicando le corrette metodiche strumentali computerizzate, analizzi il suo sistema stomatognatico secondo le moderne visioni neuromuscolari indispensabili per poter ritrovare un corretto rapporto craniomandibolare con un apposito posizionatore. Solo in un secondo tempo, dopo aver completamente risolto ogni tipo di problematica masticatoria, si deciderà il tipo di approccio più corretto ed auspicabile, la chirurgia o lo spostamento dentale eugnatico.
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

Quello che dicono i colleghi, ed in particolare il dr. Alberti, è molto prezioso, e va tenuto in grande considerazione.. Alla base del morso aperto c'è sempre una disfunzione della postura linguale (conseguente a dito in bocca, ciuccio o biberon prolungati, respirazione orale o frenulo linguale corto con anchiloglossia, etc, condizioni intervenute dai primi anni di vita). Quindi bisognava iniziare da qui. Cioè dalla causa. Che se non rimossa, esce fuori un grave guazzabuglio, con disturbi che si allontanano sempre più dalla bocca, già martirizzata (schiena postura, etc).. Correggere un morso aperto con un fisso ignorando la postura linguale è una vera forzatura.. Dannossissima. Come voler inalare del fumo di sigaretta a poi tappare la bocca per non farlo uscire.. Non può funzionare. La chirurgia non ti servirà a nulla. Hai ormai bisogno di uno gnatologo vero. Funzionalista. E di un osteopata
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Difficile se non impossibile fare valutazioni solo sulla base di quanto riferisce.

Scritto da Dott. Costantino Volpe
Salerno (SA)

Sig. Giordano, sono pochissime le cure ortodontiche che raggiungono il 100% e che rimangono stabili nel tempo. Nel suo caso probabilmente hanno ottenuto ciò che era previsto nello studio iniziale, dove sicuramente le avevano parlato anche del trattamento chirurgico più invasivo e demolitivo. Riprendere ora una prechirurgica potrebbe esserci il rischio di peggiorare, forse imparare a convivere con alcuni di questi fastidi e risolvendo i problemi occlusali più importanti potrebbe essere un buon compromesso. Le consiglio di scaricare le nostre risposte e di discuterle con il suo odontoiatra, in modo di trovare un agevole soluzione.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Sig.Giordano, prima di intraprendere una terapia per un problema importante come il suo, è necessario rivolgersi ad uno Specialista in Ortognatodonzia per una visita specialistica accurata ,completando il check up ortodontico con impronte delle arcate dentarie, OPT e Tele ,su cui fare un tracciato cefalometrico. Il problema articolare se lieve si può valutare clinicamente, ma in certi casi è necessaria una RMN. Solo dopo aver valutato tutti questi esami si può formulare una diagnosi e un piano di trattamento corretto.
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Scritto da Dott.ssa Marisa Manca
Carbonia (CI)