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Domanda di Gengivectomia

Risposte pubblicate: 25

Nel Giugno 2010 le è stata asportata una capsula dall'incisivo

Scritto da Matteo / Pubblicato il
Salve, espongo un problema che sta creando parecchi disagi alla mia fidanzata, un vero e proprio "calvario": Nel Giugno 2010 le è stata asportata una capsula dall'incisivo ma mentre effettuava l'estrazione della capsula, il dentista ha "martoriato" la gengiva amputandone parte quindi, quando è stato messo il provvisorio, il dente risultava disarmonico (ossia molto più lungo)  rispetto al contiguo. Il dentista ha minimizzato il tutto dicendo che lei non aveva un sorriso gengivale per cui la cosa sarebbe stata mascherata, ma la sproporzione era parecchio notevole per cui la mia fidanzata è andata da un altro medico dal momento che il dentista autore del "misfatto" avrebbe voluto incapsulare il dente dopo una settimana. Il "nuovo" dentista ha fratturato 2 denti, l'incisivo centrale "originario" più quello laterale (credo si dica così) decidendo in seguito di estirparli per una serie di motivi che non sto a spiegare (perchè in sostanza secondo lui non c'era altra soluzione) ed ha poi deciso di limare altri denti laterali per creare un ponte in quanto si è rifiutato di effettuare un intervento di implantologia. L'estirpazione, senza terapia antibiotica, ha provocato un'infezione e la mia fidanzata avvertiva dolori forti in zona ma il dentista minimizzava la natura di tali dolori dicendo che era normale. Questi dolori han fatto sì che la mia fidanzata ricorresse ad un altro medico che ha scoperto un'infezione (cisti) che in parte aveva corroso l'osso e ha eseguito un innesto osseo (nel Novembre 2010) per accogliere l'impianto in titanio su ambedue gli incisivi decidendo di incapsulare gli altri ma il problema della gengiva rimane in quanto ne manca una bella porzione e quindi quando verranno posizionati i denti la gengiva in sede sarà sempre manchevole della parte amputata in origine risultando fastidiosa a livello funzionale ed estetico. L'attuale dentista inoltre vuole eseguire anch'egli un ponte (e non capiamo il perchè, forse perchè gli è funzionale per mascherare la zona sprovvista di gengiva mentre in origine era stato stabilito il contrario, ossia, denti singoli proprio per non ricorrere al ponte che riterremmo oltretutto inutile in quanto ormai l'impianto in titanio è stato effettuato) che la mia ragazza non vuole assolutamente perchè le causa problemi di fonazione e le crea inoltre problemi psicologici al momento in cui deve parlare con gli altri. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è avvenuta durante il suo ultimo appuntamento con l'attuale dentista il quale ha tagliato una parte della gengiva del dente contiguo a quello originariamente "curato" per "pareggiare" la gengiva, non curando, di fatto, la gengiva in origine amputata bensì amputando parte di quella a fianco. Considerate che questo "calvario" dura da 8 mesi, da un problema minimo (estrazione di una singola capsula) si è arrivati ad una situazione insostenibile per la mia fidanzata che aggiunge, oltre a problemi fisici dovuti al dolore fisico anche problemi psico-emotivi perchè ormai è realmente sconfortata e provata. Allo stato attuale delle cose, siamo parecchio sfiduciati perchè tra tanti pareri consultati, c'è chi dice una cosa, chi un'altra, c'è chi dice che la gengiva amputata non potrà mai ricrescere (perchè ricrescita gengivale è possibile in caso di recessione ma non di amputazione), c'è chi dice che l'attuale dentista è stato frettoloso nel montare gli impianti in titanio perchè manca porzione d'osso e che la gengiva pertanto non potrà ricrescere in quanto manca la porzione d'osso su cui la gengiva dovrebbe riformarsi(e di conseguenza si dovrebbero eliminare gli impianti già instaurati nell'osso mascellare e far formare nuovo osso,naturalmente o artificialmentee solo in seguito immettere nell'osso gli impianti), per cui, in definitiva, mi premerebbe sapere se la gengiva amputata può essere "salvata" (con appunto interventi di gengivoplastica) oppure hanno ragione i medici fin qui consultati secondo cui "non c'è proprio nulla da fare". Ci sono troppe cose in questa "storia clinica" che ci lasciano perplessi, delle delucidazioni da parte di professionisti competenti ci aiuterebbero davvero di più a capirci qualcosa, sia per quanto riguarda la ricrescita gengivale, la situazione ossea su cui sono stati installati gli impianti ed eventuali provvedimenti da prendere qualora si potesse ancora fare. Grazie dell'attenzione, cordiali saluti.
Caro Matteo, comprendere tutta la via crucis che la tua fidanzata ha subito per la rimozione di una capsula mi riesce difficile e verosimilmente non vi è stata una buona comunicazione con i vari operatori. Il consiglio che posso darti è quello di affidarvi ad un bravo parodontologo con esperienza in implantologia. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Gentile paziente, la storia è davvero complessa e di difficile interpretazione. Ci potresti aiutare mandandoci, se ci sono, la panoramica iniziale e quella post implantologia. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Giuseppe Murruni
Giussano (MB)

Caro Signor Matteo, dal suo racconto si evincono diverse cose: Uno, che lei "sputa sentenze facendo diagnosi" a tutto spiano, per esempio dice:"La goccia che ha fatto traboccare il vaso è avvenuta durante il suo ultimo appuntamento con l'attuale dentista il quale ha tagliato una parte della gengiva del dente contiguo a quello originariamente "curato" per "pareggiare" la gengiva, non curando, di fatto, la gengiva in origine amputata bensì amputando parte di quella a fianco. " Ossia il Dentista ( le spiego io) ha fatto una gengivectomia- gengivoplastica per rendere più armoniose le forme delle gengive evidentemente, presumo, perchè non si poteva ricostruire la gengiva "asportata" come da sua lunga descrizione! Ora, mi sembra molto strano che nel rimuovere una corona si possa "asportare tanta gengiva da creare patologie non trattabili), forse lei ingigantisce le cose (magari è stato solo un piccolo trauma o sfilacciamento gengivale cui magari è seguita una piccola gengivite con deformazione che se curata sarebbe stata reversibile) e lo si deduce da tutta la sua terminologia e "dall'odio" che mostra con disprezzo verso i dentisti! Quello che non capisco è perchè mai lei con tutta la parlantina che ha e il suo carattere apparentemente deciso, non abbia chiesto spiegazioni al suo primo dentista ed anche al suo secondo dentista! Detto questo, la prego di capire che io non sto difendendo l'operato dei colleghi, ma sto solo cercando di capire cosa sia successo veramente! In ogni caso faccia visitare la sua ragazza da un Parodontologo che si occupi di chirurgia parodontale estetica, perchè i problemi descritti, se fossero veri come lei li racconta, si possono curare con la chirurgia parodontale estetica. Legga in questo stesso portale, sul mio profilo, l'aricolo e pubblicazione: Chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale. Le chiarirà molto le idee e guardi questa foto che mostra una deformazione ossea e gengivale notevole che è stata curata da me con tale chirurgia! In ogni caso, a sua completa disposizione! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Matteo, purtroppo è impossibile poter dare dei consigli non conoscendo il caso e basandosi su di un racconto anche se dettagliato nella maniera più accurata possibili e dispiace molto perla sofferenza patita dalla fidanzata. E' anche incredibile, se veritiero, che dalla rimozione di una corona si è potuto arrivare all'estrazione di 2 denti. Sicuramente la sua fidanzata è incappata in una serie di spiacevoli circostanze dettate probabilmente da una scarsa programmazione e pianificazione delle cure. A questo punto è senza dubbio obbligatorio consigliare di riflettere un momento e di provare a consultare un bravo parodontologo che possa seguire attentamente il caso e proporre adeguate soluzioni. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Il suo racconto, pur dettagliato, lascia scoperto un aspetto: la situazione di partenza. Perchè si è dovuto ricorrere alla rimozione di quella corona? in che condizioni erano i denti poi estratti? Mi dispiace deludere poi i vostri animi già provati, ma un intervento di un parodontologo "con gli attributi" potrà solo riavvicinarsi a quella che era la situazione di partenza, ma la cosiddetta "restituito ad integrum" rimarrà probabilmente una chimera. Certo, qualsiasi miglioramento è ovviamente ben accetto nelle condizioni in cui presumo sia la sua fidanzata, ma l'entità del miglioramento dipenderà da come sono stati posizionati gli impianti. Se sono a "filo dell'osso" un aumento volumetrico dello stesso sarà difficile da ottenere, e l'aumento dovrà essere solamente a carico dei tessuti molli, i quali spesso a distanza di tempo esitano in recidive, rendendo necessari reinterventi anche a distanza di anni. Cerchi un bravo parodontologo nella sua zona (anche dalle pagine di questo portale) gli porti tutta la documentazione cartacea e radiografica, in modo che sia più facile inquadrare il caso e si affidi alle sue cure. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Carissimo, mi limito a dire soltanto che la sua esperienza è veramente incredibile!!! si avvalga d'ora in avanti della consulenza di un valido implantologo, perchè credo che potrebbe risolvere i suoi problemi senza sacrificare altri denti. Cordialmente Dott. Mario Giugno Lecce
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Scritto da Dott. Mario Giugno
Lecce (LE)

Caro sig .Matteo, l'asportazione di una vecchia corona si fa tagliando con una fresa la corona secondo l'asse parallelo del dente, aprendola poi con un coltellino,così non si traumatizza il moncone sottostante e non si tocca la gengiva. Male ha fatto il collega a non studiare l'aumento gengivale prima di ricorrere alla gengivectomia controlaterale; una gengivoplastica risolverà il problema. Le consiglio di controllare sempre i titoli prima di recarsi da qualunque specialista!

Scritto da Dott. Hermann Werner Heim De Pascale
Napoli (NA)

Gentile Matteo, nonostante mi occupo da oltre 20 anni di chirurgia implantare e parodontale mi riesce difficile dare un parere compiuto alla sua mail, questo perchè sarebbero necessarie rx e fotografie del prima e del dopo, o quanto meno dell'attuale situazione. Se fosse possibile dare uno sguardo a tali documentazioni si potrebbe fornirere un parere compiuto. Cordialità gustavo de felice, sapri sa.

Scritto da Dott. Gustavo De Felice
Sapri (SA)

Se dovessi credere al suo racconto, siamo all'inverosimile, a momenti neanche nel più truce film horror succedono cose del genere, quindi ripeto se così fosse ha tutta la mia solidarietà perchè chi opera in quel modo è più vicino a un criminale che ad un dentista. Però questa è la Sua "campana" e sinceramente stento a credere che sia la verità, quindi per risponderle, così come già suggerito dai colleghi, servirebbe la documentazione del prima e del post. Inoltre sarebbe opportuno sentire i colleghi e capire o sentire da loro, il perchè del loro operato, in pratica mi scusi ma non posso/iamo rispondere via web su un caso così articolato. Saluti e auguri a lei e alla sua fidanzata.
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Scritto da Dott. Ciriaco Francesco Tufarelli
Foggia (FG)

Sig. Matteo, perchè il primo odontoiatra ha rimosso la corona? Accusare e cambiare operatori non porta dei vantaggi, perchè non riesce a dare responsabilità a nessuno. Le consiglio d'ora in poi di farsi mettere per iscritto sempre diagnosi, terapie e consenso informato, questo le permetterà di responsabilizzare un odontoiatra fino al termine dei lavori. Forse inserire qualche foto, Rx, referti ecc., potrebbe dare qualche frutto.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Caro signor Matteo pur comprendendo il suo disagio devo dirle che che sono in difficoltà a capire se chi sbaglia sono i professionisti che lei cambia come le scarpe o lei che non fa il paziente, ma chi sa tutto.mi scusi ma è quello che penso e che dico a chi non ha fiducia del proprio medico e cerca continuamente pareri o addirittura fa cominciare lavori che poi rimangono a metà. Filippo Frattima Reggio Calabria

Scritto da Dott. Filippo Frattima
Reggio Calabria (RC)

Se ha piacere potrei visitarla in via D.Somma4 a Salerno e renderci conto veramente del problema, le lascio il mio cell 339/6471357 saluti

Scritto da Dott. Luigi Pesce
Salerno (SA)

Caro Matteo, il tuo racconto, anche se certamente vero, ha del paradossale! La tua fidanzata si è imbattuta in una serie di personaggi che ne hanno combinate più di Bertoldo. L'unico consiglio che mi sento di darti è quello di cercare un buon parodontologo/implantologo che cerchi, per quanto possibile, di risanare la situazione. Non sarà ne breve ne facile. Auguri.

Scritto da Dott. Riccardo Baucia
Castano Primo (MI)
Cavenago di Brianza (MB)

Concordo con i colleghi, le conviene rivolgersi ad un bravo parodontologo. Però anch'io stento a credere che 3 colleghi (se erano colleghi e non abusivi) abbiamo creato questi "disastri gengivali"! buona fortuna

Scritto da Dott.ssa Maria Giacinta Ferrulli
Altamura (BA)

Gentile signore poter dare un parere sul problema basandosi solo sulle sue parole e' assai difficile ed esprimere valutazione sarebbe dannoso dato che servirebbe più che altro a confondervi le idee. A mio modesto parere quello che andrebbe fatto e' un corretto piano di trattamento, di sicuro la situazione e' complessa ma vi e' anche la possibilità di rimediarvi grazie ad adeguate tecniche chirurgico-protesiche. Ultima considerazione, condizione necessaria e' che vi affidiate ad un professionista che meriti la vostra fiducia e che cerchiate un dialogo con lui per affrontare i vostri dubbi e le vostre perplessità ( non porta a nulla cambiare e cambiare continuamente ), cordialità .
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Scritto da Dott. Francesco Sforza
Carovigno (BR)

Sig. Matteo; il suo racconto sembra uscito dal film "The dentist"; a parte gli scherzi, non riesco a capire come dall'estrazione di una corona , che si fa o tagliando la parte superficiale con una fresa taglia-corone, o con un martelletto per asportare le corone, si sia arrivati ad un ponte con numerosi denti; è una cosa ( se è vero che è successo questo) assolutamente inqualificabile e inamissibile; comunque, si rechi da un bravo implantologo, che sappia anche rimodellare la gengiva ( si può fare senza problemi, anche se , come dice Lei , la gengiva è stata amputata ); ce ne saranno pure a Salerno , visto che è una città; comunque è strano che la gengiva , detto da Lei, sia calata in modo imponente; di solito la recessione gengivale è dovuta alla recessione ossea , perchè è molto difficile che la gengiva sovrasti l'osso di più di 2 mm ( può succedere , ma è raro), per cui se è stata amputata molta gengiva, come Lei dice , vuol dire che la sua fidanzata ha l'osso scoperto, e non mi pare che sia il suo caso, o almeno lei non l'ha detto; per cui forse Lei esagera un po?. cordiali saluti. Dott. Leonardo Manfrin
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Scritto da Dott. Leonardo Manfrin
Moglia (MN)

Sig. Matteo, io come altri colleghi non condivido la considerazione che lei ha della nostra categoria, cioè non credo che tutti i colleghi da lei consultati non avessero le conoscenze professionali tali per risolvere il caso della sua fidanzata. Spesso nel nostro lavoro siamo portati ad accontentare le richieste dei nostri pazienti, in special modo quando abbiamo delle richieste così esplicite. probabilmente fra voi ed il collega non si è instaurato quel rapporto di fiducia e rispetto delle parti indispensabile per ottenere il risultato voluto.
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Scritto da Dott. Daniele Pace
Palermo (PA)

Gentile sig. Matteo, sarebbe opportuno avere una fotografia del sorriso della paziente e una dell'arcata dentaria superiore, almeno per farsi un'idea di una situazione così particolare..inoltre è necessaria una radiografia panoramica che potersi fare un'idea anche se solo approssimativa, vista la complessità del caso, cordiali saluti

Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)

Gentile signor Matteo, dopo 35 anni di attività resto letteralmente senza parole, sembra un racconto dell'orrore. Credo che sia necessario conoscere un pò meglio la storia magari con l'aiuto di radiografie e cartelle cliniche.

Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Rocchi
Roma (RM)

Caro Matteo, la sua descrizione, alquanto complessa mi fa ritenere che la soluzione potrebbe essere, per esempio, quella di affidarsi ad un bravo parodontologo-implantologo, che troverà sicuramente in questo sito DENTISTI-ITALIA.IT più vicino alla sua zona. Ci provi. AUGURI

Scritto da Dott. Giovanni Bucca
Messina (ME)

La situazione mi sembra talmente complessa che è difficile darle una risposta precisa. In linea di principio però reputo importante dirle questo: 1) nessun chirurgo, neanche il più bravo, è in grado di fare ciò che madre natura in origine, pertanto anche con ulteriori interventi chirurgici ci si potrà al massimo avvicinare a ciò che era prima; 2) in linea di principio gli impianti andrebbero proteiscamente progettati ed inseriti, pertanto, se ciò non è stato fatto, è possibile che per ottenere un buon risultato sia necessario rimuovere gli impianti già eseguiti per rigenerare osso e reinserire gli impianti in posizione migliore; 3) la sua fidanzata ha davvero voglia di imbarcarsi in una avventura del genere? Mi pare che sia già sufficientemente provata, perciò forse è meglio tentare di chiudere il trattamento nella maniera più semplice possibile anche se questo può rendere necessario l'accettazione di qualche compromesso.
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Scritto da Dott. Luca Boschini
Rimini (RN)

Gentile Matteo, per quanto riguarda la parte clinica, a mio avviso è possibile fare molto ma occorrono un ottimo parodontologo e un ottimo implantologo. Inoltre serve ricordare che quando si tratta di eseguire qualsiasi lavoro odontoiatrico, ma specie degli interventi su denti centrali e quindi con una particolare valenza estetica e ancor di più su una giovane donna, occorre il "consenso informato". Tale consenso è la conseguenza della spiegazione di quanto deve essere fatto. Questo non deve essere solo un atto formale, ma essenziale per capire bene e prima quali saranno gli atti e i risultati che ci si aspetta. Cordialità.
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Scritto da Dott. Michele Caruso
Treviso (TV)

Caro Matteo togliendo una capsula mi sembra abbastanza difficile che la gengiva sia stata distrutta in misura così irreversibile da non poter ricrescere.... senza dubbio la situazione è complessa e delicata. anche perchè non abbiamo possibilità di visita ed è difficile quindi darle un parere corretto. per quello che riguarda gli impianti l'osso si vede alla dental scan e qualunque dentista dovrebbe capire se la situazione è corretta o meno. per quello che riguarda il ponte non ne vedo utilità se ha messo gli impianti, meglio le capsule singole. infine dovreste affidarvi ad un dentista che capisce qualcosa perchè questi mi sembrano tutto tranne che preparati distinti saluti
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Scritto da Dott. Domenico Aiello
Catanzaro (CZ)

Caro Matteo, cerchi un bravo parodontologo e vedrà che sarà in grado di darvi delle risposte e proporvi un piano di trattamento consono.

Scritto da Dott. Massimo Bezzi
Torino (TO)

Caro Matteo, cerchi un bravo parodontologo e vedrà che sarà in grado di darvi delle risposte e proporvi un piano di trattamento consono.

Scritto da Dott. Massimo Bezzi
Torino (TO)