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Domanda di Retrazione gengivale

Risposte pubblicate: 6

Quale soluzione è preferibile secondo voi?

Scritto da Stefano / Pubblicato il
Buonasera, di recente ho fatto una serie di visite presso vari dentisti della mia zona per un problema di recessione gengivale piuttosto marcata su gran parte dell'arcata sia superiore che inferiore (con annessa usura dei colletti dentali scoperti). L'obiettivo non era tanto “tirare sul prezzo” quanto chiaramente raccogliere pareri diversi su un problema piuttosto marcato e che mi sta preoccupando visto che al momento ho solo 30 anni, e quindi un eventuale intervento dovrebbe essere prima di tutto “duraturo”. Per quanto riguarda la causa un po' tutti mi hanno indicato che sembra sia legata principalmente ai traumi subiti negli anni per aver portato vari apparecchi e in particolare per tutto quello che è legato alla correzione della mia masticazione inversa. Ora le due arcate dentaria sono sostanzialmente allineate una sopra l'altra e la posizione dei denti non “naturale” sembra che negli anni abbia contribuito alla recessione dell'osso sotto la gengiva. Per quanto riguarda i rimedi: La maggioranza mi ha consigliato un intervento di chirurgia mucogengivale con innesto (prelievo dal palato). Altri invece mi hanno consigliato la copertura dei colletti scoperti tramite otturazione, spiegandomi che un domani volendo l'innesto gengivale può essere comunque applicato anche in presenza di otturazioni. Se così fosse su due piedi direi che quest'ultima è la soluzione preferibile: affronto inizialmente il problema con un intervento poco invasivo e se la situazione dovesse peggiorare negli anni procedo con un innesto gengivale. Raccogliendo altre opinioni (anche su internet) sembra però che l'innesto gengivale su colletti con otturazioni non dia garanzie di successo. Quale soluzione è preferibile secondo voi, tenendo conto del fatto che il lato estetico è l'ultima delle mie priorità? Grazie. Cordiali Saluti
Caro Signor Stefano, buongiorno."serie di visite presso vari dentisti", "raccogliere pareri diversi su un problema". Niente è più errato, dispersivo e "costoso" di questo! Costoso perché avrà pagato tutte le Visite Odontoiatriche, perché se non fosse così, sarebbe già partito male. Non è un Buon "Biglietto da Visita per un Professionista, no farsi pagare la visita. Legga la risposta data alla Domanda prima della sua, sulla Diagnosi, la Visita Gratis Etc. Legga e Mediti! Scusi, dopo che avesse raccolto parerei diversi, che se ne farebbe? Li saprebbe interpretare? No! Ed allora basta e avanza un solo parere, ma "Autorevole". Ripeto Legga la risposta mia, data alla domanda precedente dove spiego anche come si sceglie un Dentista, in linea di massima ovviamente! Le spiego subito una cosa essenziale. Non si devono curare, a meno che non fossero gravissime, le carie e le erosioni dello smalto cervicali (del colletto) se prima non è stata curata la Recessione Gengivale. Questo perché se si facesse il contrario, come purtroppo troppo spesso viene fatto, la Gengiva non potrebbe "attecchire e dare il suo attacco epiteliale e connettivale su una struttura artificiale come una otturazione. Chiaro e semplice, no?! Diciamo che ogni Recessione ed ogni zona della bocca necessitano di interventi adatti e mirati! Questa è serietà! Non si vende il "fumo", si vende "l'arrosto"! :) Infatti la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l’aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l’aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all’estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo). Il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale; si faccia visitare da un Parodontologo; Glielo dico con coscnizione di causa essendo Parodontologo. A tal proposito le lascio una foto di recessioni gengivali curate con innesti liberi, legga nel mio profilo sotto pubblicazioni Recessioni Gengivali : Lembo semilunare, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo Riposizionato Lateralmente,POI RECESSIONI GENGIVALI: LEMBO CON DOPPIA PAPILLA (Bipapillare secondo tecnica di Goldman), in una grave terza classe di Miller, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo peduncolato ruotato, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva con tessuto connettivo autogeno e protezione della zona donatrice con lembo a spessore parziale. Il Parodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell’Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un’ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente, seguita da una Preparazione Iniziale dell’apparato Stomatognatico, un rilievo di dati ed eventualmente analisi cliniche, che richiedono almeno ulteriori due/quattro ore ed infine una seconda visita detta Visita di Rivalutazione Parodontale, che richiede due/tre ore in cui si emette una Diagnosi, una Prognosi, un Piano Terapeutico non solo Parodontale ma Totale di tutti i problemi e Patologie presenti! Questo è essenziale per arrivare ad una corretta Diagnosi ed emettere una altrettanto corretta Prognosi. Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo".La Terapia Parodontale, consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale ha distrutto." Ha bisogno di due visite cliniche strumentali, semeiologiche e anamnestiche, intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Cari saluti e spero di essere finalmente stato chiaro ed esaustivo.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Stefano, non sappiamo nulla, se lei è affetto da malattia parodontale, se c'è carie, se ci sono precontatti se l'occlusione è instabile, ecc. per poterle dare una corretta risposta, le consiglio di ricercare una visita non gratuita a pagamento,non semplice da trovare in questi tempi; vedrà che troverà un professionista disposto a spiegagli molte cose che riguardano la sua salute senza congedarla con un semplice preventivo.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Buongiorno Stefano, premesso che non è possibile darle un parere senza una visita, le soluzioni che le sono state proposte hanno finalità molto diverse. La scelta di eseguire un intervento muco gengivale per coprire le recessioni cerca di ripristinare una situazione compromessa mentre la "copertura" dei colletti mira solo a mascherare la recessione coprendo la parte id radice con un materiale meno sensibile all'usura prodotta ad esempio dallo spazzolino. Come anticipato sopra non è possibile indicarle la soluzione preferibile senza visita soprattutto perché questa dipende dalla causa che ha prodotto lo stato attuale.
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Scritto da Dott. Alvise Cappello
Padova (PD)

Gent. Stefano, capisco la sua confusione a riguardo. Le recessioni gengivali sono un problema molto frequente nei giovani adulti. La cosa più importante è capire bene l'eziologia in modo da eliminare gli indicatori di rischio che potrebbero peggiorare la situazione clinica o ancora, essere causa di una recidiva in seguito ad un intervento di ricopertura radicolare qualora decidesse di sottoporsi al trattamento chirurgico. Spero possa chiarirsi le idee guardando i 3 capitoli sulla terapia mucogengivale sul canale youtube che può trovare al link: http://youtu.be/Pc0zVNbvd7o Le informazioni che raccoglie su internet possono essere molto lontane dalla realtà. Ho pubblicato un articolo con istologia su innesti posizionati sopra dei "colletti" trattati con compositi bioinerti che dimostrano non solo una stabilità clinica ottimale ma all'istologia delle guarigioni con adesione connettivale ed epiteliale sorprendenti. L'articolo è disponibile su PubMed: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24396839 Allego foto di un paziente, il quale si é presentato con dei compositi sulle radici esposte degli incisivi inferiori. Il trattamento in questo caso è stato quello di rimuovere i compositi e in seguito ho eseguito un innesto di tessuto connettivale. Il risultato mostra stabilità clinica a 2 anni post intervento.
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Scritto da Prof. Luca Gobbato
Noventa Padovana (PD)

La risoluzione estetico - funzionale delle recessioni gengivali, sopratutto se multiple, è complessa ed articolata, ed ogni paziente fa storia a sè. Scegliere fra approccio chirurgico mucogengivale (sicuramente molto più indaginoso, traumatico e costoso) ed approccio conservativo (rapido, economico, non traumatico) è compito, più che del paziente, dell'odontoiatra....o meglio, alla fine sceglie sempre il paziente, ma dopo che l'Odontoiatra ha spiegato tutti i pro ed i contro di entrambe le metodiche, che sono completamente differenti e hanno ognuna le proprie specifiche indicazioni e contro-indicazioni. Tenga solo conto che, sulle otturazioni cervicali in composito, la ricopertura gengivale con lembo - innesto non è molto efficace, tanto che solitamente viene rimossa al momento della chirurgia; e tenga conto che la percentuale di successo dell'intervento mucogengivale di ricopertura radicolare, è estremamente variabile e legato a diversi fattori, ma predicibile per ogni paziente (non casuale).
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Deve consultare un parodontologo la recessione è antierstetica, da sensibilita'

Scritto da Dott. Luigi Malavasi
Castiglione delle Stiviere (MN)