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Domanda di Otturazioni Conservativa

Risposte pubblicate: 4

Devo presumere che sia andato qualcosa storto con l'otturazione?

Scritto da Alaa / Pubblicato il
Allora in pratica ecco la storia. Durante un igiene mi avevano trovato una carie laterale alta in un dente e mi hanno fissato un appuntamento per trapanare il dente da sotto per arrivare alla carie e poi otturare. Fin qua comunque la carie non mi aveva mai fatto sentire dolori o altro. Dopo aver trapanato e averla tolta per fortuna i miei dentisti dissero che non c'era bisogno di devitalizzare però dato che la gengiva sanguinava mi hanno detto che per evitare di fare un otturazione che venisse rosa mi hanno solo medicato un po' e rimandato a casa con il dente bucato con l'appuntamento per la settimana dopo. Poi c'è stato il lockdown e dato che non avevo nessun dolore o altro disturbo ho aspettato i 3 mesi di quarantena con il dente aperto. Ma non mi ha mai dato fastidio. Poi però me l'hanno otturato e da li sono cominciati i problemi. I sintomi specifici sono dolore durante la masticazione al dente interessato e solo durante la masticazione no a riposo, poi sempre qualche giorno dopo lotturazione ho cominciato a sentire dolorante il dente subito sotto a quello otturato durante la notte a volte faccio fatica a dormirci su e in più sento sensibile a temperatura e quindi dolore bevendo acqua fredda in entrambi i denti sia quello otturato che quello sotto. Mi avevano detto che se dopo una ventina di giorni avevo dolore forse c'era da devitalizzare e ne sono passati 25. Come miglioramento credo che quello sopra mi dia un po' meno fastidio dei primi giorni e cose morbide riesco a masticarle mentre invece il dolore notturno a quello sotto non riesco bene a classificarlo. Insomma a me sembra strano che con il dente bucato non sentissi nulla ma dopo l'otturazione questi fastidi, devo presumere che sia andato qualcosa storto con l'otturazione? Se fosse troppo alta o cose così potrebbe giustificare questi sintomi? Devo provare ad avere pazienza e aspettare che passi da solo o dovrei procedere in qualche modo con il dentista? Vorrei evitare la devitalizzazione.
Gentile Alaa, purtroppo non sapendo nulla del suo caso clinico non posso darle delle risposte sicure. Posso andare per intuito. Innanzitutto c'è stato un grave errore iniziale e cioè di lasciare aperto il dente per mesi durante i quali il dente si è infettato riempiendosi di batteri ( la bocca è un ambiente estremamente settico in quanto è presente una grande flora batterica.) Questa potrebbe essere stata la causa di infezione della cavità che ha infettato la polpa del dente causando una pulpite. Così infatti sembra dalla sintomatologia da lei descritta. Ovviamente in caso di pulpite la terapia è la devitalizzazione del dente. Comunque con una visita accurata con test di vitalità e radiografia endorale ( non la panoramica) si può chiarire il dubbio giungendo ad una diagnosi corretta. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Sig. Ada, solo il suo odontoiatra sa se qualcosa è andato storto e solo lui può stabilire il trattamento riservato a quei denti.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Le cose sono andate come le ha spiegato il dr. Savino: lasciare aperta una cavità cariosa anche solo per un giorno è una vera bestialità (come oggi se ne fanno specialmente negli studi di basso costo e qualità).. Il dente va devitalizzato sicuramente, stando ai suoi sintomi. Le dico stavolta senza mezzi termini di cambiare dentista e sceglierne uno qualificato.

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Cara Signor Alaa, buonasera. Dice bene il Dottor Passaretti! In attesa della "chiusura" si dovrebbe fare (almeno io e mia Figlia Claudia facciamo così) una medicazione con materiale similosmotico per decomprimere la pressione causa del dolore. Se non si facesse questo , il dente lasciato aperto o con una medicazione parzialmente aperta farebbe si che uscisse la pressione dovuta al formarsi del gas del catabolismo microbico che è la causa del dolore per compressione delle terminazioni nervose e con l'uscita di questo gas , non si crea pressione e non si crea dolore! Però, e qui sta il GRAVE, entrerebbero altri microbi nel dente che aggravano l'infezione! Per questo, personalmente uso chiudere provvisoriamente con una sorta di membrana simil osmotica che fa uscire il gas e non fa entrare i microbi! Ma questa è alta Odontoiatria. La pressione che si forma nel dente chiuso, senza sfogo, per il catabolismo del batteri per lo più anaerobi gram negativi implicati nell'infezione, è talmente gravosa ed intensa da scatenare dolori insopportabili! Ovviamente l'antibiotico deve essere continuato senza sospensione fino ad almeno una settimane circa dopo queste terapie.

Ora il dolore è semplicissimo da diagnosticare: basta fare stimoli temici oltre ad una visita clinica e semeiologica: Le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. Tutto Qui! Nella Visita Clinica si fa una accurata Anamnesi per sapere le caratteristiche del dolore, se pulsante o no, se, continuo o no, da cosa è provocato etc etc etc! In ogni caso un "certo" dolore rientra nella norma se però ha caratteristiche ben precise che si valutano solo anamnesticamente e semeiologicamente!
Ma bisogna saper mettere in pratica la Semeiotica Medica applicata all'Odontoiatria :) e non bisogna mai estrapolare la bocca dal contesto dell'organismo intero perché bisogna avere basi di Clinica Medica non comuni per scoprire per esempio se ci fossero delle Sinalgie ossia dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o addirittura da altre parti dell'organismo!
Inoltre bisogna fare diagnosi differenziale da dolori odontogeni pulpari e Parodontali e Gnatologici ed anche con un sondaggio parodontale e relativa visita Parodontale e Gnatologica!
Cari saluti

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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)