Menu

Domanda di Otturazioni Conservativa

Risposte pubblicate: 7

Devo procedere con l'otturazione definitiva (intarsio) o è meglio aspettare ancora?

Scritto da Francesco / Pubblicato il
Buongiorno. Una settimana fa ho curato una carie profonda ad un molare dell'arcata superiore. Il dentista ha preparato il dente per l'intarsio. Deve finire il lavoro tra due giorni. Nel frattempo mi ha detto che ha messo uno strato di composito molto elastico che rimarrà e poi un'otturazione provvisoria. Il dente però la sera che l'ho curato mi ha fatto molto male, un dolore pulsante, per un paio di ore. Poi è passato. Però il dente è rimasto sensibile all'acqua fredda. Quando bevo sento una fitta che passa subito. Secondo voi, devo procedere con l'otturazione definitiva (intarsio) o è meglio aspettare ancora? O bisogna riaprirlo per medicarlo? Non mi risulta sia stato medicato. Un tempo si faceva così. Prima lo medicavano e poi otturavano. Ora non più. Ma perché?
Caro signor Francesco, buongiorno. Lei parla di Intarsio. Spero per Lei che il termine sia stato usato in modo appropriato perché l'Intarsio (quello vero) è un manufatto protesico-conservativo molto pregiato: è in Oro, il migliore in assoluto oppure in Ceramica o in Zirconio (meno pregiato). Può essere Onlay ( In parte o in toto dentro e fuori della struttura Dentina- Smalto della superficie masticatoria del Dente) od Inlay (tutto all'interno della struttura Dentina-Smalto della superficie masticatoria del dente). Dico questo perché è nata un'abitudine che a me personalmente non piace, ma è una opinione mia personale: fare anziché una semplice otturazione in materiale estetico, farla, dicevo, con un intarsio sempre in composito estetico che non ha motivo di essere perché non dà niente di più di una otturazione fatta bene e sapientemente. Sto notando, nel decadimento dell'Odontoiatria, che, purtroppo si tende ad usare l'intarsio in composito in particolare da parte di chi non sa modellare l'otturazione in modo appropriato. Ovviamente sto parlando in modo assolutamente Generale e Generico ma visto che Lei ha chiesto il Nostro Parere e quindi anche il mio, io devo pur rispondere in modo "costruttivo" e che "faccia cultura" ossia informi in modo per me, ovviamente, "esatto" e "completo" Lei, Paziente, che si rivolge a me! Venendo al suo problema di sensibilità, non dovrebbe essere niente di particolare se non una iperemia attiva pulpare che rientra nella "norma" dopo una rimozione cariogena ed una preparazione della cavità, specie per un intarsio. Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta, o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Una semplice Visita Clinica e Radiografica con Rx Endorale dal suo Dentista farà porre la Diagnosi Differenziale. Cari saluti
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Francesco, lei deve comunicare la sintomatologia riferita al suo odontoiatra, poi sarà lui che dovrà prendere le eventuali decisioni assumendosi tutte le responsabilità...............................................................................

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Sig. Francesco, la sintomatologia che riferisce potrebbe essere del tutto normale e rientrare, come, nel tempo, forse esserci la necessità di procedere con una terapia endodontica. Faccia presente quello che ci ha scritto al suo dentista l'unico che può visitarla ed aiutarsi con una rx endorale.

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

Ma lei è odontoiatra? se si si curi da sè se no non faccia voli pindarici e ascolti il suo dentista, ma mi sembra ci sia poca fiducia di base quanto lei confusamente riferisce è fisiologico e il suo dentista stà agendo con scienza e coscienza, cosi mi pare

Scritto da Dott. Luigi Malavasi
Castiglione delle Stiviere (MN)

Sig Francesco a volte è utile procedere con una otturazione intermedia per capire meglio la sintomatologia, riferisca al collega i suoi fastidi e vedrà che provvederà a risolverli e se c'è necessità eseguirà una trattamento endodontico..

Scritto da Dott. Stefano Munalli
Roma (RM)

La procedura applicata dal collega (preparazione, build-up in composito e otturazione provvisoria) è quella standard. La sensibilità agli stimoli termici, ora come ora, rientra nella norma (il dente non è stato ancora chiuso). Ovviamente, prima di cementare definitivamente l'intarsio (cementazione adesiva), è opportuno segnalare il tutto al Dentista che la sta seguendo.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Un dente vitale ed il suo lo è non deve essere medicato l'intarsio dovrà risolverle il problema della sensibilità, controproducente attendere ulteriormente e la sensibilità potrebbe anche aumentare. Cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)