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Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 8

Sono una donna di 66 anni che vuole approfondire meglio la tecnica di rialzo del seno mascellare

Scritto da Grace / Pubblicato il
Buongiorno, sono una donna di 66 anni che vuole approfondire meglio la tecnica di rialzo del seno mascellare, nello specifico ho incontrato diversi dentisti che nell'effettuare l'intervento affrontano con differenti tecniche la surgery ovvero: - un dentista pratica l'intervento miscelando l'osso sintetico con le cellule del sangue centrifugate (prp) - un altro dentista mi ha detto che non è necessario unire le cellule del sangue (prp) perchè definisce questo passaggio superfluo. Ora io sono in confusione totale, anche perchè inoltre c'è stato chi mi ha suggerito di eseguire il rialzo e contemporaneamente applicare gli impianti, altri dentisti invece mi hanno detto che occorre aspettare 8-9 mesi dall'inserimento dell'osso.. E' possibile conoscere quale sia la tecnica migliore e più affidabile? Potete suggerirmi nello specifico se ci sono differenze effettive in queste 2 tecniche?? Note aggiuntive: l'inserimento dell'osso deve essere fatto nella parte superiore destra coinvolgendo complessivamente 4 impianti, cortesemente vorrei avere dei vostri pareri. Grazie
Gentile Paziente, il riempimento dello spazio creato con il rialzo del seno mascellare può avvenire con osso autologo (dello stesso paziente), osso sintetico, osso eterologo (da altre specie animali), osso omologo (umano sottoposto a particolari trattamenti di trattamento e conservazione). Alcuni autori preferiscono miscelare questi materiali con PRP altri non lo ritengono necessario: le evidenze scientifiche non sembrano indicare, in modo assolutamente significativo, come preferibile una soluzione rispetto all'altra. L'inserimento degli impianti contemporaneamente al rialzo del seno dipende dalla quantità di osso presente al momento dell'intervento: generalmente con almeno 4/5 mm di osso si può effettuare l'inserimento immediato degli impianti (per garantire la loro stabilità primaria). In caso di minore altezza ossea, è necessario effettuare l'implantologia in un secondo tempo. Cordialmente
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Scritto da Dott. Paolo De Carli
Majano (UD)

Cara Signora Grace, la tecnica chirurgica migliore è quella che gradisce il suo Dentista! Quella in cui lui si sente più abile, più esperto! Una tecnica vale l'altra, più o meno, è il Dentista, la mano chirurgica, che fa la differenza! Perchè un rialzo del seno mascellare lo si possa giudicare riuscito, bisogna valutare soprattutto due cose: il risultato della ricostruzione ossea a distanza di tempo(dai 4 ai 24 mesi) , tempo necessario perchè il suo osso ospite si rigeneri e prenda il posto di quello artificiale o di qualsiasi altro tipo fosse stato inserito. Due: La mucosa del pavimento del seno mascellare ed in particolare la membrana di Schneider non deve essere lacerata e non perforata e questo non lo si può vedere dalle radiografie! Lo si può valutare da segni indiretti solo clinicamente e lo sa invece perfettamente chi ha fatto l'intervento! Ma che Fiducia e Stima ha nel suo Dentista? Per riprendere quanto sapientemente detto dal Dottor De Carli, questa terapia di rialzo la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell’avvento dell’HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l’avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita…… nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione clinica e delle capacità del Chirurgo Parodontologo! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile signora non esiste la tecnica migliore. Le possibilità in verità sono (in linea teorica) 2: a) effettuare un innesto di osso che sollevi la membrana che riveste il seno mascellare e quindi a seconda della quantità di osso presente prima dell'intervento si può ricorrere o meno all'inserimento contestuale degli impianti. Le probabilità di successo a 5 anni dalla chirurgia descritte in letteratura variano tra il 60 e l'80%. Circa i materiali da innestare in ordine decrescente di qualità vi sono: l'osso suo prelevato da un'altra sede; osso umano di banca: osso di altre specie animali (equino, suino, bovino); materiali artificiali. b) soluzione alternativa possono essere gli impianti zigomatici (ove indicati). In questo caso le percentuali di successo descritte in letteratura variano tra il 98 ed il 100% a 5 anni dall'inserimento. Noi in questi casi effettuiamo quasi sempre il carico immediato, cioè posizioniamo una protesi provvisoria fissa entro 24-36 ore dall'intervento. Spero di essere stato esaustivo
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Scritto da Dott. Alvise Cappello
Padova (PD)

Cara signora Grace, la ricostruzione su impianti nel mascellare superiore che lei deve affrontare non dipende assolutamente dal tipo di materiale di innesto utilizzato, diverse sono le tecniche e tutte valide se giudicate caso per caso, ma da un corretto protocollo generale che deve essere seguito senza compromessi e con estrema precisione. I passi sono 1) corretta pianificazione dell'intervento con valutazione anamnestica, clinica di valutazione del seno mascellare, radiografica (meglio se con tecnica Cone Beam) con opportune dime chirurgiche che permettono l'esecuzione di implantologia protesicamente guidata), valutazione iniziale dello Status occlusale del paziente ed eventuali correzioni gnatologiche prima dell'inserimento della protesi definitiva. Ovviamente sono fondamentali le capacità e l'esperienza dell'operatore. Cordiali saluti Michele Lasagna
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

Gentile paziente anche io concordo che, nel caso si tratti di grande rialzo del seno mascellare con spessore di osso minimo al di sotto di 4-5 mm, per un discorso di stabilità implantare convenga eseguire in un secondo tempo l'implantologia, anche per me l'utilizzo del prp non sembra in questo caso aumentare l'indice di successo. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Stefano Salaris
Roma (RM)

Gentile Sig ra Grace, in effetti non vi è nessuna evidenza scientifica quale sia il materiale migliore. Addirittura si è provato sperimentalmente a mettere solo spugne di collagene e l’osso si è riformato. La discriminante è la bravura dell’operatore e il seno mascellare (nel senso che deve essere sano). Invece per quanto riguarda se mettere subito gli impianti o no vi sono più certezze. Devono esserci almeno 5 mm. di osso di qualità discreta altrimenti non si riesce ad ottenere la stabilità dell’ impianto. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Sig. Grace, la miglior tecnica, sono delle mani esperte, si ricordi che l'intervento non è tutto, perchè poi occorre anche il mantenimento, mi raccomando prima di sottoporsi all'intervento richieda per iscritto tutte le possibili complicanze.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)