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Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 6

Ringrazio tutti quanti per le risposte esaustive che mi avete dato, ero arrivato al punto di non credere più nella professionalità del v

Scritto da antonio / Pubblicato il

Ringrazio tutti quanti per le risposte esaustive che mi avete dato, ero arrivato al punto di non credere più nella professionalità del vostro settore. Vorrei rispondere al Dott. Petti; ho iniziato il lavoro di implantologia su consiglio del dentista, dove ero andato solo per avere consigli su un eventuale scheletrato, sulla parte superiore avevo due canini ormai in fin di vita che sorreggevano una protesi, nell'inferiore 3 radici che sorreggevano l'arcata inferiore, da lì è cominciata la mia avventura. Vorrei invece sapere dal Dott. Carpinteri che mi ha consigliato un medico legale dentista per una eventuale seria perizia, a chi mi devo rivolgere? perchè nella mia città (centro-nord)c'è una terribile omertà in merito. Tutti sono disposti a visitarmi, ma quando chiedo una relazione scritta incolpano me che sono fumatore. Pago ma non mi rilasciano nulla. E' vero, fumo 10-15 sigarette al giorno, ma quando feci l'intervento non fumai per diversi giorni, anche perchè mi infastidiva. Ora mi chiedo se il fumo può provocare una perimplantite così grave, perchè non mi è stato detto. Penso che il fumo può provocare disturbi (in generale) ma non sono convinto possa avermi infettato così radicalmente. Vorrei anche capire perchè durante il secondo intervento al mascellare inferiore per l'inserimento delle ultime 3 viti, sono andati col bisturi a raschiare l'osso attorno ad un impianto (si erano già accorti che qualche cosa non funzionava?). Dopo qualche mese ho perso esattamente quell'impianto che tutt'ora manca. Ringrazio ancora tutti quanti per la disponibilità e professionalità che mi avete dimostrato. Antonio

 

 

Precedente:

http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/implantologia/5852_intervento-di-implantologia.html

Caro Signor Antonio, grazie per le sue parole di ringraziamento e per aver soddisfatto la mia curiosità sull'implantologia. Le ho già spiegato esaustivamente tutto il 24-05-2012, la rimando a quanto detto lì. Per esempio i due canini forse si potevano salvare a prescindere dall'implantologia altrove ed anche le radici inferiori. Ma questi sono solo modi diversi di fare Odontoiatria, clinica e terapia! Bisogna sempre partire dal presupposto che i nostri denti naturali sono un patrimonio insostituibile. La gengiva si attacca ad essi per proteggere il Parodonto! La gengiva non invia fibre epiteliali dentro gli impianti che sono strutture artificiali! Questo è il grande problema. Quindi salvare i denti che si hanno è essenziale per il futuro della bocca anche facendo altrove implantologia, sempre che la si possa fare perchè non tutte le bocche, ripeto per l'ennesima volta, sono adatte a ricevere impianti o almeno prima di riceverli devono essere preparate parodontalmente, gnatologicamente, come qualità e quantità do osso, di gengiva aderente e di profondità di fornice! Questi sono i parametri, non certo il fumo! Il fumo certamente favorisce il depositarsi della placca batterica ma lo si teine sotto controllo con programmate pulizie dei dento professionali ed eventialmente curettage e scaling! Le cause della Perimplantite, tra l'altro così immediata, sono ben altre, e tra queste certamente la gengiva che non invia fibre epiteliali dentro l'impianto oltre che le modalità di eseguire l'impianto nel contesto di una bocca evidentemente non saputa interpretare diagnosticamente oltre che terapeuticamente. Vede che si arrampica su "scuse" come fanno tutti? Ma quale fascino ha l'implantologia su voi pazienti da non farvi "andare in bestia" anche se si forma copme in questo caso una perimplantite ingiustificata ed ingiustificabile e tutti gli altri problemi che ha raccontato. E glielo dico io, a scandso di equivoci che oltre che Parodontologo sono Implantologo! Poi ognuno la pensa come vuole ovviamente! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Signor Antonio, la nostra maggior gratificazione per quanto facciamo su questo portale è quella di sapere di poter essere stati di aiuto a qualcuno. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

I suoi ringraziamenti sono graditi.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Grazie per le sue parole. Devo ribadire che il fumo è il nemico numero uno degli impianti. Nell'individuo sano adulto non fumatore si assiste ad una percentuale di successo implantare che rasenta il 100%, e questa percentuale scende anche al 75% nell'individuo forte fumatore, che per la scienza è stabilito che sia la persona che fuma più delle dieci sigarette/die (indipendentemente dal contenuto di nicotina). E' vero che la sospensione dal fumo consente un rialzo temporaneo delle percentuali di successo, ma se questa avviene per due mesi prima dell'intervento e continua nei due/tre dopo. E' chiaro quindi che nel suo caso l'indiziato più probabile dell'insuccesso sia palese. E' chiaro anche che probabilmente tutti noi inseriamo impianti anche ai fumatori (il vizio non dovrebbe escludere alcuni tipi di terapia), ma il paziente deve essere informato a dovere dei rischi che si corrono. La cosa strana infatti, è che nessuno lo abbia detto. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Carissimo sig. Antonio, è un dato appurato che il fumo di sigaretta sia una causa di maggior rischio di fallimento implantare. è altresì vero che se lei non ha fumato dopo l'intervento a ridotto (non di molto) questo rischi. Il fumo però non giustifica quella che sembra un fallimento completo o quasi del trattamento. Per quanto riguarda la ricerca di un professionista che le faccia una certificazione dello stato delle cose è più facile trovarlo se si rivolge a qualcuno che non esercita nella medesima città. Tuttavia non pensi che dimostrare un errore nel trattamento sia cosa facile. Se posso darle un consiglio cerchi di trovare un punto d'accordo chi che le ha fatto il trattamento (magari presentando la perizia) ed eviti di avviare un contenzioso medico legale che probabilmente per giungere a conclusione le richiederà tempi molto lunghi ed esito incerto. Cordialmente
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Scritto da Dott. Alvise Cappello
Padova (PD)