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Domanda di Fistola

Risposte pubblicate: 9

Cura di una fistola

Scritto da Elsa / Pubblicato il
Buongiorno, scrivo per avere un parere sulla cura di una fistola, comparsa 3 mesi fa sulla gengiva, in corrispondenza di un dente sul quale è stata applicata circa 7 anni fa una corona in ceramica (su un moncone del mio dente). Fatta la radiografia è stata accertata la presenza di una infezione. Non ho mai accusato alcun dolore. Mi sono state paventate 3 soluzioni per curare il dente: estrazione ed impianto; apicectomia; perforazione della corona e rimozione dell'infezione, con devitalizzazione del dente (se ho capito bene dalla radiografia si notetebbe che a suo tempo non fu devitalizzato). I pareri sono pervenuti da due dentisti ed erano molto discordanti sulle percentuali di successo. Sottolineo che sono in allattamento, per cui prediligerei la cura che meno delle altre interferisce con questa condizione. Sono fortemente indecisa sulla cura da intraprendere e chiedo un parere esperto attraverso questo forum. Grazie mille in anticipo.
Cura di una fistola
In primis vale la pena sicuramente di perforare la corona, effettuare una terapia canalare (devitalizzazione) e gestire in questo modo il problema dell'infezione peri - apicale; solo se questa terapia non dovesse avere successo, si valuteranno gli altri approcci più invasivi (terapia retrograda - apicectomia o implantologia).

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Gentile Elisa, invece pare proprio che il dente sia stato devitalizzato in precedenza ovviamente in maniera non correta altrimenti non si sarebbe formata la fistola che è un segno di infezione. Come al solito c'è sempre chi ha la "pinza facile" pronta per estrazione. Si affidi ad un bravo dentista con la voglia di lavorare e curare i denti e non di toglierli facilmente. Il suo dente si può sicuramente recuperare. Basta volerlo e saperlo fare ovviamente. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Cara Signora Elsa, buongiorno. Si tratta di una osteolisi periapicale per necrosi endodontica, verosimilmente e se il dente fosse negativo agli stimoli termici e non avesse tasche parodontali! Assolutamente non faccia estrarre il dente per fare un impianto! Il dente si deve curare!

Le spiego qualcosa sula sua osteolisi periapicale:
Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Le osteolisi periapicali non sono solo batteriche, però, ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Bisogna poi fare un sondaggio parodontale per valutare la presenza o no di tasche parodontali. Come vede una Visita Odontoiatrica Seria è molto meno Semplice di Quanto si possa Pensare o Immaginare ed ancor più la terapia!!! Si faccia visitare da un Parodontologo e Riabilitatore Orale per risolvere i problemi da Lei lamentati. Cari saluti (le lascio una foto con le più svariate patologie, anche la sua, curati oltre 25/30 anni fa ed ancora in salute a dimostrazione che i denti si curano e non si estraggono!

Insomma una Visita completa Odonto-Parodonto-Gnatologica completa che è quella che almeno io e mia figlia Claudia, facciamo sempre per qualsiasi motivo il paziente venga da noi, anche solo per una carie, altrimenti che visita sarebbe mai? Chiamiamola Visita Odontoiatrica completa! Una normalissima visita Completa! Ma Completa! Completa e che porti ad una Diagnosi di tutte le patologie che sono presenti in bocca e che, sempre almeno io, presento e spiego al paziente e poi lui deciderà le sue esigenze sentiti i miei consigli e segnalazioni di priorità terapeutiche! Legga nel mio profilo "VISITA PARODONTALE" ! Ma tolga pure dalla mente "PARODONTALE" e ci metta Odontoiatrica completa", è la stessa cosa! Cari saluti

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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Da escludere totalmente estrazione ed apicectomia. Proprio se pensiamo all'allattamento.. Infatti in vista di un ritrattamento (dente già devitalizzato, non bene), cioè ripetere la devitalizzazione (cosa non invasiva, abbastanza semplice e veloce) passando da un accesso creato nella capsula (forandola), non sono previsti granchè di farmaci. la anestesia locale non interferisce con allattamento. E se poi c'è una reazione, ci sono antibiotici innocui per l'allattamento.. Quello che invece assolutamente NON è innocuo per il latte è proprio il pus e la infezione che sono ora presenti e che vanno curati..
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Bisogna cominciare sempre dalle operazioni meno invasive per passare, in caso d'insuccesso, allo step successivo, in TUTTI i pazienti, indipendentemente dall'allattamento (ma in particolare nel suo caso). Quindi la prima cosa da tentare è il ritrattamento canalare forando o rimuovendo la corona, se ben eseguito, è molto spesso risolutivo; poi, eventualmente, l'apicectomia con sigillo retrogrado e infine, solo in caso d'insuccesso delle precedenti, estrazione ed eventuale impianto.
Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

Bisogna per ora forare la corona e avviare un cura canalare per eliminare l'infezione. Poi, dopo un paio di mesi dal parto decidere se sostituire la corona o lasciare addirittura le cose riparando il foro con materiale composito.

Scritto da Dott. Mauro Mazzocco
Roma (RM)

Buongiorno, concordo con i colleghi, trovo assurda la proposta di estrazione e impianto, da considerare come ultimissima ipotesi, si faccia forare la capsula ed eseguire una buona terapia canalare, risolutiva, sicuramente, se dopo almeno sei otto mesi, dovesse riformarsi l'ascesso, procederei con apicectomia

Scritto da Prof. Cristina Cortis
Cagliari (CA)

Gentile signora e futura Mamma è sempre da seguire la cura conservativa tranne documentata patologia periapicale irreversibile. Auguri per un buon prosieguo di gravidanza e si affidi ad un collega di accertata professionalità.

Scritto da Dott. Giuseppe Firullo
Ragusa (RG)

Sig. Elsa, la via conservativa permette poi la via chirurgica e poi quella implantare.........................................................mmmmm.......

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)