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Domanda di Diastema

Risposte pubblicate: 9

Composito per colmare uno spazio di circa 2mm

Scritto da giovanni / Pubblicato il
Dottori buongiorno. Ho un dubbio. Sono un maschio di 32 anni, circa due mesi fa è il dentista mi ha proposto di applicare del composito per colmare uno spazio di circa 2mm tra i miei incisivi superiori di sinistra. Inoltre l'incisivo laterale sinistro è stato ingrandito anche sul lato posteriore per colmare (parzialmente) lo spazio tra questo e il canino. Il composito è stato applicato su entrambi i denti (sul centrale solo su un lato) dopo l'applicazione dell'acido mordenzante per più di trenta secondi. Dato che i denti erano immacolati, avevo prima chiesto al dentista informazioni sulla natura del mordenzante allarmato dal suo effetto sul dente, egli mi ha risposto che niente sarebbe accaduto allo smalto, né nella fase di mordenzatura, né durante l'eventuale rimozione del composito tramite dischetto di carta nel caso non fossi rimasto soddisfatto dell'opera. Rassicurato che la procedura era totalmente reversibile ho fatto mettere il composito. Tuttavia ho trovato l'effetto ottenuto esteticamente non gradevole, preferendo la situazione normale. Adesso voglio tornare alla situazione precedente all'applicazione del composito. Chiedo gentilmente le vostre opinioni sulla vita dei due denti e dello smalto, sia a breve che a lungo termine dopo la rimozione del composito. Davvero non resteranno per nulla alterati rispetto alla forma originale o indeboliti dalla procedura? In particolare vorrei sapere se dopo la rimozione con dischetto di carta la parte interessata sarà consumata o soggetta a macchie, ruvidezza, sensibilità e quant'altro. Vi chiedo infine una comparazione tra il normale decadimento dello smalto dovuto a cibi, bevande, igiene orale e gli effetti causati da mordenzatura prima e strumenti per rimuovere il composito dopo. Grazie per l'attenzione e buon lavoro!
Sig. Giovanni, chiaramente non è più lo smalto di prima, purtroppo non conosciamo il caso per poterle dare garanzie che rimosso il composito non ci siano danni macro e microscopici.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Se il collega è stato attento, non noterà alcun cambiamento nè danno di rilievo nel suo smalto dentario, tanto da doverla preoccupare. Forse a livello microscopico, in seguito alla procedura, saranno presenti piccole alterazioni strutturali, ma niente di cui preoccuparsi.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Caro Signor Giovanni, buongiorno. La mordenzatura crea dei micro pozzetti di ritenzione nello smalto che vengono "riempiti" meccanicamente dalla resina fluida che poi si lega chimicamente alla resina con cui si ricostruisce il dente. Dopo la mordenzatura , proprio per sapere se ha fatto effetto, lo smalto mordenzato, deve assumere un aspetto gessoso. Sappia che lo Smalto dei denti ha una cuticola esterna che lo riveste per intero, come fosse un "cappotto" e che si chiama Membrana di Nasmyth che lo protegge e che deriva nell'embriogenesi dall'Epitelio Pavimentoso Esterno dell'Organo dello Smalto e tralascio il resto dell'embriogenesi e dei tre strati di cellule del Sacco Follicolare e che formano i cementoblasti e l'apice radicolare dissolvendo la Guaina Epiteliale dell'Hertwig importante perché i suoi residui possono innescare la formazione di cisti apicali e formano l'altra il ligamento alveolo dentale e la terza la corticale ossea alveolare (cemento radicolare, ligamento alveolo dentale e corticale e teca ossea costituiscono il Parodonto: un po' di "Cultura" non fa mai male :) anche perché così si spiega che non tutte le osteolisi periapicali sono conseguenza di una terapia canalare fatta male e soprattutto se fosse fatta bene, si potrebbe avere una osteolisi di tale origine, questo per far capire quanto sia complessa la patologia odontoiatrica e possa trovare pareri diversi in particolare sul numero di carie presenti dato che basta non tener conto di quanto ho spiegato, che le carie sono di meno di quelle trovate da un Professionista che invece abbia valutato in modo diverso le carie "secche" o l'osteolisi ed il suo contesto clinico ) e, riprendendo il discorso, con la mordenzatura, questa Membrana di Nasmyth viene distrutta. Questo per essere precisi!!! Con una buona e sapiente lucidatura (che sembra cosa semplice, ma non lo è affatto, specialmente in zone interprossimali come quelle trattate in Lei, anche se ha perso la Membrana suddetta, il ripristino della continuità dello smalto avviente tranquillamente ma, dal punto di vista istologico non è più lo stesso smalto di prima. Questo non comporta, se fatta bene, alcun problema anche se manca una "difesa importante" nei confronti della carie, per il futuro! Insomma a livello macroscopico si ripristina tutto ma a livello microscopico no ed i microbi sono microscopici!!! Il problema più importante però non è questo ma è il surdimensionamento delle corone per chiudere i diastemi, surdimensionamenti che tendono a creare sottosquadri che trattengono la placca batterica e che sono nocivi per la Gengiva Libera della Papilla interprossimale che è una delle zone Gengivali più delicate di tutto il Parodonto! Si sarebbe dovuto o chiudere i diastemi con l'Ortodonzia (l'ideale, se non avesse però patologie Parodontali in atto) o con una protesi fissa di tutto il gruppo frontale diminuendo leggermente l'over-jet per diminuire i diastemi, avvicinando i denti, sempre che inferiormente ci fossero gli spazi utili con l'antagonista arcata inferiore e "rubanda" con sapiente preparazione protesica un "filino" di tessuto dentale distalmente ed aumentandolo dello stesso "filino" mesialmente su tutti i denti, in genere da canino a canino. Si avrebbe così una estetica perfetta con dimensionamento corretto delle corone e soprattutto con il rispetto del parodonto.Inoltre bisogna fare una accurata prova della porcellana grezza per giocare con forma e colori e supercolori per avere l'estetica migliore, realizzando prima anche una ceratura diagnostica in cera bianca. Sappia, solo per farle un esempio che le faccia comprendere l'importanza di saper usare i supercolori, che se una corona protesica fosse troppo larga e non la si potesse realizzare più stretta per motivi protesici, dato che la corona deve armonizzarsi con la base dove è creata la spalla del moncone che si armonizza a sua volta con le dimensioni della radice, per renderla più stretta basta colorare con supercolori blu la porcellana ai lati mesiali e distali e la corona "appare" più stretta" ed il blu c'è ma non lo si percepisce. La Protesi così diventa un'opera d'arte, come una pittura di un quadro in cui l'Arista, gioca con i colori e le sfumature per armonizzare le forme e le prospettive. Fare Protesi è quindi altamente "Artistico" come detto più avanti!Questo a volte lo si può ottenere anche con faccette estetiche ma è molto più improbabile! Insomma, per pianificare una eventuale Protesi Fissa Risolutiva bisogna avere Grande Esperienza. La Protesi deve essere un'opera d'arte, come una pittura di un quadro in cui l'Arista, gioca con i colori e le sfumature per armonizzare le forme e le prospettive. Fare Protesi è quindi altamente "Artistico" ed è un'arte che purtroppo è in "declino" con lo spesso falso "abbaglio di modernità" di un impianto e glielo dico io che faccio impianti ma solo se necessari e solo come seconda scelta per non dire ultima. :)Il discorso protesico poi è molto più complesso di quanto pensi, ma molto efficace se fatto da un Protesista Parodontologo Gnatologo molto esperto. Il materiale protesico si sceglie in base alle funzioni che deve avere. Sappia solo che ci sono Leghe Auree a basso contenuto d'oro e altre ad alto contenuto d'oro! Ce ne sono altre a bassissimo contenuto ed altre ad altissimo contenuto! Dipende da cosa si vuole avere come risultato protesico! Volendo proprio fare i pignoli, in metallurgia protesica si definisce una lega aurea se ha una percentuale di oro dal 50,01% in su e più si avvicina al 100% e più è alto il suo contenuto. Di solito il Platino c'è in leghe con percentuali di oro dal 90% in su, ma non sono regole "legali"! Poi si può dire che più oro giallo c'è e più tenere ed elastica è la lega, con l'oro bianco è già meno tenera ma con l'aggiunta di platino diventa più elastica e con invece l'aggiunta all'oro bianco senza platino, di Palladio , la lega diventa più rigida e dura! Altra durezza ha per esempio lo Zirconio porcellana. Altra l'ha la Ceramica Integrale o lo Zirconio Integrale, più adatti per i denti frontali e non parodontopatici. Insomma il Dentista Protesista sceglie il tipo di materiale più adatto alla situazione clinica cercando di accontentare anche i desiderata del paziente! Personalmente non scelgo mai e poi mai l'acciaio o altri metalli non nobili per non scadere nella Qualità che è la base della mia Professionalità! Spero di averle fatto cosa gradita e risposta a quanto è nelle sue capacità di paziente, recepire! Legga sul mio profilo "Le protesi dentali fisse Excursus su i vari tipi di protesi fisse. Consigli e suggerimenti per i pazienti" ed anche "La chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale. Cari Saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

La coronoplastica ha il vantaggio di poter essere cambiata, anche più volte, per poter cambiare il colore e lo spessore. Il danno di solito non è rilevabile. Cordialmente

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

I denti torneranno come prima. Invece io propongo di non togliere, ma di far praticare lievi aggiustamenti e rifiniture della forma, con sottrazione e-o apposizione di materiale composito nei punti giusti finchè non si raggiunge il risultato esteticamente desiderato... Infatti la coronoplastica additiva che le è stata fatta è la pratica migliore e più conservativa in casi come il suo, del tutto non invasiva. Però la forma è una questione di occhio, o di "arte" e va trovata in due: il dentista che lo fa, con il suo gusto estetico, ed il paziente in base a come ci si vede. Un dentista che ha proposto questa soluzione, al posto di proporre lucrose faccette o corone è un dentista abile e conservativo. Tuttavia la mano o il risultato possono non essere perfetti al primo colpo, e richiedere aggiustamenti successivi. Nei casi di partenza molto sfavorevoli si può fare effettuare un moke-up (simulazione in laboratorio previa impronta) con l'eventuale creazione dal tecnico di mascherine-guida per un risultato ottimale. Valutando prima sul modello assieme al paziente i possibili effetti finali...
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Egr. Signore, Non credo sia stato adeguatamente informato dal suo curante: ogni trattamento, questo in particolare, produce dei risultati definitivi dai quali è impossibile tornare esattamente al punto di partenza. Si rassegni quindi che i suoi denti non torneranno più come in origine. Cordialmente

Scritto da Dott. Claudio Cirrincione
Firenze (FI)

Gentile sig. Giovanni , il composito applicato per motivi estetici aderisce al dente per un legame fisico chimico che si instaura tra smalto e composito . Di solito non è necessario abradere il dente ma questo dipende dal piano terapeutico del suo dentista. Se il professionista l'ha rassicurato sulla reversibilità probabilmente il dente è stato solo mordenzato. La mordenzatura non provoca alcun effetto permanente. I dischi abrasivi se usati esclusivamente per rimuovere e lucidare il dente in modo corretto non creano sostanzialmente nessun danno al dente. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Aldo Amato
Borgoricco (PD)

Gentile Sig. Giovanni, francamente non vedo molti problemi, la resistenza dello smalto non viene indebolita dalla mordenzatura. Poi non è detto che il composito debba essere rimosso completamente, forse serve solo ricontrollarlo per avere una situazione estetica migliore. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)