Dolore Persistente Dopo Devitalizzazione e Shock Anafilattico
Buongiorno. Sono caduta e ho scheggiato un incisivo laterale destro inferiore. Ho deciso di andare da un dentista per sistemarlo. Non avevo né dolore né problemi di sensibilità. Dopo un controllo, mi viene detto che avrei dovuto devitalizzarlo perché la polpa era morbida. Alcuni giorni dopo mi apre il dente scheggiato e quello accanto, che non aveva nessun problema. Li lavora, aprendoli fino ad arrivare alla gengiva, entrambi, e fa un lavoro canalare. Entrambi i denti in un’unica seduta.
Mi mette un po’ di cemento e mi dà appuntamento per 10 giorni dopo.
Purtroppo, mezz’ora dopo, mi ritrovo ricoverata in codice rosso in pronto soccorso per uno shock anafilattico. Avverto il dentista, che non mi tocca più i denti ora aperti, perché il cemento si sta staccando.
Fino alla fine dei controlli allergologici non fa nulla.
Ho spesso dolore. Sono passati due mesi. Non mi è stato più richiuso, e ora non riesco a passare un giorno senza prendere Tachipirina. Non riesco né a mangiare, né a parlare, né a muovere la parte inferiore della bocca. Sento tirare e fare pressione. È solo che le labbra si muovono e toccano la gengiva sotto i denti, ma sono dolori amari.
Posso andare avanti con questo dolore pazzesco? Iniziano a farmi male anche i denti vicini, uno addirittura si è inclinato. Ho paura.
Bisognerebbe sapere che cosa ha causato l’allergia. Difficilmente gli anestetici (quelli moderni) danno guai, è rarissimo — potrebbe essere più facilmente il lattice dei guanti — oppure, se è stata usata, una pomatina che si applica sulla gengiva per attutire il fastidio dell’ago. I materiali per la devitalizzazione ugualmente non dovrebbero dare problemi; ovviamente non si sa cosa è stato usato. Se sono stati usati lavaggi per il canale delle radici (che servono a pulire e disinfettare il dente), anche questi non dovrebbero dare problemi (si usa ipoclorito e/o EDTA, che è un chelante), a meno che non siano stati spinti oltre apice inavvertitamente.
I denti ovviamente danno dolori perché la cura non è stata completata ed è possibile che si sia sviluppata un’infezione. Se le risposte dei test allergici (ma questi test realmente saranno in grado di testare ogni sostanza con cui lei ha avuto contatto nella cura? Non so...) tardano, un’idea potrebbe essere quella di completare la terapia in ambito ospedaliero, cioè in un reparto di odontoiatria ospedaliero o universitario, che nella sua zona sicuramente può reperire. In ospedale dovrebbero essere perfettamente in grado di fronteggiare ogni eventualità di emergenza.
Più si aspetta e più è possibile l’infezione, o addirittura la perdita dei denti. A presto e spero di esserti stata d’aiuto. Se hai bisogno di un ulteriore confronto, puoi contattarmi.
CM
Perché la reazione anafilattica non è stata immediata mentre era dall' odontoiatra?
Perché non presenta all' odontoiatra il referto dell' allergologo?
Perché non chiede all' odontoiatra, perché ha curato 2 denti, quando la frattura interessava un solo dente?
Ritorni dal suo odontoiatria, mantenendo controllata la sua paura, si faccia accompagnare, faccia le domande e ascolti le sue indicazioni poi si faccia mettere poi tutto per iscritto.
Fatto questo ci può riscrivere allegando il referto dell' odontoiatra, del pronto soccorso e dell' allergologo; poi con documenti chiari, potrà ricevere anche delle chiare e sicure risposte.
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