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Domanda di Devitalizzazione

Risposte pubblicate: 5

Mi ritrovo con un dente che si è aperto e un dolore atroce

Scritto da Paolo / Pubblicato il
Salve buongiorno carissimi dottori. Mi metto in contatto con voi dopo essere arrivato allo stremo. Ho avuto un anno molto difficile dove mi ha visto viaggiare un bel po' in cerca di futuro, questo mi ha portato a dover mettere da parte la cura dei miei denti (e non ho scusanti so che è colpa mia) più o meno 7 mesi fa è cominciato un lieve dolore dentale, nel secondo molare partendo dal canino della corona superiore, questo lieve dolore mi portava ad avere un bruttissimo retrogusto in bocca e al mattino trovavo una specie di placca su quel lato della bocca (mi spiace e mi vergogno a dire tutto questo), passando il tempo e non avendo possibilità di una cura perché ero all'estero, ho ignorato questo campanello, ora però mi ritrovo con un dente che si è aperto e un dolore atroce. Premetto che non ho la convenzione statale purtroppo ma allo stesso tempo non ho la possibilità per ora di curarmi da un possibile vostro collega, quindi sono andato all'ASL di Foligno, dove mi hanno fatto una visita di controllo e detto che devo devitalizzare il molare, ma mi hanno dato l'appuntamento per il 20 agosto e io ci sono andato il 10 maggio come faccio a resistere? Ora la vostra collega voleva provare a mettere un rattoppo temporaneo fino ad allora ma l'anestesia non faceva effetto anche dopo un po' di minuti niente, bastava il soffio d'aria per saltare dal dolore. Mi ha prescritto un l'amoxicillina e voltadvance come antinfiammatorio per via di un'allergia all'olio e premetto che io un mesetto prima avevo provato già a prendere il solito antibiotico che mi prescrivevano i dentisti, ma nessuno dei due ha avuto effetto. Ho dovuto ricorrere al cortisone da 1 mg per placare il dolore ma ora anche quello sembra che non faccia effetto, e ora mi sento solo un incosciente ad aver ricorso a tutti questi farmaci ma il dolore è così forte da pensare quasi di staccare il dente da me. Chiedo scusa per il grande riassunto e prego il dio che ci sia qualcosa che io possa fare perché non riesco più a vivere così. Cosa fare quando i farmaci non fanno più effetto?
Sig. Paolo, questa sofferenza le dovrebbe far capire che la bocca non dev'essere trascurata, per fortuna c'è dolore ma non ha una brutta malattia incurabile. Sicuramente in forma privata la disponibilità è quasi immediata, ma è impensabile che lo possa essere con la prestazione a carico del SSN dove questa spesa è mantenuta da tutti i contribuenti. Le riporto un antico proverbio tratto da delle citazioni di Dante: chi è causa del suo mal pianga se stesso.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Ora come ora, purtroppo al di là dei farmaci che possono essere utili o meno, è fondamentale che piano piano ma affidandosi a strutture di livello dove possano curarla al meglio, si faccia curare e gestire la sua bocca nell'insieme.
Purtroppo questo difficilmente sarà possibile a livello del sistema sanitario nazionale, già oberato da costi altissimi e budget ridotti.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Purtroppo il SSN nazionale è così.. I tempi sono lunghissimi. Questo a causa della diffusa corruzione presente nel nostro paese che sottrae per se' i soldi che invece potrebbero essere destinati ad una tutela più efficiente della salute.. In altri campi, ospedali etc, le cose vanno molto meglio, ma per la odontoiatria c'è da rivolgersi ad un libero professionista che la curerà subito se il dente è ancora recuperabile dopo tanto tempo. Triste, ma è così. La cosa migliore per evitare ciò sarebbe quella di andare da un dentista periodicamente in modo da prendere eventuali patologie cariose o altro per tempo, minimizzando le spese ed evitando i dolori, terribili come nel suo caso.. Forse a Perugia, all'università, potrebbero curarla subito col SSN??
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Caro Signor Paolo, buongiorno. Il SSN non è esonerato dal praticare anche le terapie d'urgenza ed in attesa dell'appuntamento per la terapia canalare la Dottoressa avrebbe potuto e dovuto fare una semplice pulpotomia d'urgenza con copertura antibiotica, dovrebbe stare "tranquillo" perché non essendoci più la polpa (pulpectomia) o essendo stata escissa la polpa camerale (pulpotomia), non si può creare più pressione nel dente e quindi dolore! Se fosse una pulpite acuta ma se fosse una sindrome radicolare della polpa Iniziale necrosi pulpare con porzioni di polpa (in genere apicali o di canali accessori ben rappresentati) in pulpite allora potrebbe ancora avere dolore! Non capisco perché non glene abbia parlato a titolo informativo la Sua dentista! Ne parli con Lei che conosce la Sua situazione Clinica reale e non solo quella virtuale che Lei presenta qui su queste pagine :)! Dato che si è rivolto a noi, spero do farle cosa gradita dandole alcune informazioni e spiegazioni: Le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. Tutto Qui! Nella Visita Clinica si fa una accurata Anamnesi per sapere le caratteristiche del dolore, se pulsante o no, se, continuo o no, da cosa è provocato etc etc etc! In ogni caso un "certo" dolore rientra nella norma se però ha caretteristiche ben precise che si valutano solo anamnesticamente e semeiologicamente!

Ma bisogna saper mettere in pratica la Semeiotica Medica applicata all'Odontoiatria :) e non bisogna mai estrapolare la bocca dal contesto dell'organismo intero perché bisogna avere basi di Clinica Medica non comuni per scoprire per esempio se ci fossero delle Sinalgie ossia dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o addirittura da altre parti dell'organismo!

L'essere convenzionati con la ASSL ed il SSN non esime da questo. Il dentista convenzionato lo è per sua scelta e non può esimersi dall'intervenire in una urgenza odontoiatrica come la sua. Occorrono cinque minuti per fare quello che le ho detto e per l'anestesia, per renderla efficace, basta farla tronculare con aggiunta di una pressica, una intraligamentosa, una subperiostea e stia certo che il dolore cessa!

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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Caro signor Paolo spero che un collega che opera privatamente dalle sue parti prenda a cuore il suo dolore e risolva, il costo è irrisorio lei probabilmente sta spendendo di più in farmaci, mi ricorda un caso occorso a me da studente in medicina, ho toccato con mano la grande disponibilità (sic) e preparazione disinteressata (sic) dei futuri colleghi, auguri.

Scritto da Dott. Paolo Mantarro
Catania (CT)