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Domanda di Devitalizzazione

Risposte pubblicate: 5

La devitalizzazione deve far male mentre viene praticata, come nel mio caso?

Scritto da Francesco / Pubblicato il
Salve. Io ho un dilemma. Un mese e mezzo fa ho devitalizzato il primo molare, arcata inferiore sinistra. Ed è stato una cosa da ragazzi. Sotto anestesia non ho sentito niente. Lo stesso dentista mi ha poi curato una piccola carie al molare successivo a quello devitalizzato. Ma dopo ho avuto problemi di sensibilità e dolore per più di un mese. Intanto mi sono trasferito in un'altra città e ho trovato un nuovo dentista che mi ha detto che la carie era stata curata male. Be' mi ha aperto il molare per farlo drenare e per alleviare la pressione. Ha messo dell'ovatta, e mi ha detto di tornare la settimana dopo per devitalizzare anche questo molare. Intanto mi ha prescritto analgesici e antibiotici, poiché ho sofferto tutta la settimana. Oggi sono andato per la devitalizzazione, e dopo mezz'ora di anestesia, ha iniziato la devitalizzazione. Un dolore atroce. Mi ha dato un'altra dose di anestesia direttamente al molare e mi ha detto che siccome il nervo era molto infiammato l'anestesia prende 90%. Quando poi ha iniziato a grattare con la lima sentivo dolori allucinanti, con fitte terribili, gemevo dal dolore e tremavo tutto. Il dentista si è scusato ma dicendo che il dolore era necessario affinché uccidesse tutti i nervi e capisse dove ancora erano vivi. Il tutto è durato quasi un'ora. Ora lo ha lasciato ancora aperto con l'ovatta all'interno, dicendomi che così si evitano pressioni e per tenere il molare sotto controllo. Devo dire però che non mi fa più male dopo la seduta di oggi, anche se mi ha detto che avrei avuto dolori e fastidi post operatori, ma niente. La prossima seduta metterà la guttaperca ma lo chiuderà nella quarta o quinta seduta, perché vuole tenerlo sotto controllo. Ora il mio dilemma è questo: ma la devitalizzazione deve far male mentre viene praticata, come nel mio caso? E il fatto che me lo tiene aperto, ancora per una settimana? Ma quello che più mi ha lasciato perplesso è stato provare dolore allucinante durante la devitalizzazione. Con l'altro dentista, come ho detto, non ho sentito niente. È normale quello che mi è successo con questa devitalizzazione? Ho tanti dubbi...
Sig. Francesco, prima di commentare l'operato di un collega con il paziente sarebbe bene conoscere l'opinione del collega. Ora le pene dell'inferno le ha già subite, per cui sapere se quei dolori erano dovuti o meno ha poca importanza. I modi di trattamento endodontico eseguiti, non sono quelli dettati dalle moderne scuole di endodontiche, ma un libero professionista è libero di seguire la scuola che preferisce.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Molto difficile per noi che leggiamo commentare in positivo o in negativo l'operato di un collega piuttosto che di un altro.
Diciamo che, comunque sia andata, alla fine la cosa più importante è avere una devitalizzazione completata con un buon sigillo apicale, in modo tale da evitare problemi nel futuro. E questo soltanto chi la sta seguendo e una radiografia endorale finale di controllo potranno confermarlo.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Un dente non si lascia aperto, per nessun motivo, neanche nelle fasi più acute dell'infezione.. Semmai per poche ORE se drena davvero tanto pus. Se li lascia aperto per settimane, con sola ovatta, sono sicuramente più i germi che entrano di quelli che escono. Ed ogni seduta successiva sarà probabilmente più dolorosa della precedente perchè infetto..

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Mi piace come lei educatamente e timorosamente pone la domanda "la devitalizzazione deve far male". La risposta è no. Lei scrive ho forti dubbi sull'operato del dentista. Anche io. Premessa: a volte sento parlare per quanto riguarda l'endodonzia di scuole di pensiero, come se l'endodonzia fosse una filosofia. Diciamo più propriamente che esistono diverse tecniche, metodologie, ma il risultato deve essere unico: una buone devitalizzazione. A volte è buona anche una devitalizzazione decente, visto quello che a volte mi capita di vedere.
Orbene lei dice "ho sentito dolori lancinanti, fitte terribili etc." Io le dico che il dentista non ha praticato l'anestesia tronculare o forse non era in grado di praticarla. E anche la favola che l'anestesia non prende o prende al 90 per cento è tipica di un certo linguaggio da "abusivi". E mi scusi se sorrido, ma si consoli: se l'anestesia "avesse preso all'80 per cento" probabilmente sarebbe svenuto per il dolore. La conclusione la lascio trarre a lei

 
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Scritto da Dott. Giuseppe Spera
Milano (MI)

Caro Signor Francesco, buongiorno. Salvo casi eccezionali ma molto rari, non si lascia mai un dente aperto! Lo si chiude altrimenti entrerebbero altri microbi nel dente che aggravano l'infezione! Per questo, personalmente uso chiudere provvisoriamente con una sorta di membrana simil osmotica che fa uscire il gas e non fa entrare i microbi! Ma questa è alta Odontoiatria. La pressione che si forma nel dente chiuso, senza sfogo, per il catabolismo del batteri per lo più anaerobi gram negativi implicati nell'infezione, è talmente gravosa ed intensa da scatenare dolori insopportabili! Le consiglio di farsi spiegare bene dal Suo Dentista la Diagnosi, la Prognosi e la Terapia! Ha il Diritto ad essere informato in modo comprensibile e Lui ha il Dovere di darle queste informazioni (si chiama "Consenso Informato")! Per quanto riguarda il dolore, sempre salvo eccezioni perché non conosco la sua situazione clinica, l'anestesia deve fare sempre effetto. Basta scegliere quella corretta: Basta una anestesia locale, tronculare chirurgica completata da una anestesia locale plessica e nel caso subperiostea ed intraossea! E' roba da preistoria! E' vero che, in presenza di infezione l'anestesia può non fare pienamente effetto e si sente dolore". Questo perché l'effetto dell'anestesia potrebbe essere invalidata parzialmente perché è presente una forte infiammazione perché il PH locale si abbassa acidificando l'ambiente e l'anestetico libera la sua base attiva in ambiente basico o almeno neutro, non in ambiente acido! Ma, c'è un ma importantissimo, in queste situazioni, basta risolvere prima l'infiammazione e poi procedere all'anestesia, oppure fare una anestesia regionale, nel senso di tronculare del tronco nervoso che innerva quella particolare "regione" della bocca, da trattare terapeuticamente, anzichè la sola anestesia locale! Nel Suo caso una anestesia alla Spina di Spix subito dietro di essa nella parte interna mediale della branca montante della mandibola, subito all'interno di una formazione triangolare che quasi mai è triangolare e che si trova sul margime mesiale anteriore della branca montante della mandibola e che si palpa col dito della mano che non tiene la siringa. Ripeto, basta potenziare l'anestesia plessica o tronculare con anestesie peripress nello spazio parodontale e subperiostea ossea e, aperta la camera pulpare, intrapulpare, che l'effetto diventa pieno in qualsiasi situazione patologica! Curare significa prendersi cura del Proprio Paziente e non "abbandonarlo" come è successo a Lei. Sono molto perplesso! Questa è normalissima banalissima terapia odontoiatrica! Cari Saluti ed in bocca al lupo!
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)