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Domanda di Devitalizzazione

Risposte pubblicate: 11

Questa ipersensibilità può essere un effetto della devitalizzazione?

Scritto da Manuela / Pubblicato il
Salve, scrivo perché da qualche anno ho un problema ad un dente. Più o meno 7 anni fa mi è stata fatta una devitalizzazione pluricanalare ad un dente. Fino a qualche tempo fa andava tutto bene ma da un po' ha iniziato a darmi dei problemi di ipersensibilità. Quando bevo acqua fredda fa malissimo, anche a toccarlo con lo spazzolino. Quando ho fatto la pulizia dentale, saltavo dal dolore nel momento in cui l'igienista passava su quel dente per togliere il tartaro. Inoltre, ho notato che non è più bianco, ma grigio. Può essere un effetto della devitalizzazione? Come posso fare per risolvere questa situazione e il dolore? Sembra diventato ipersensibile a qualsiasi cosa, anche una minima goccia d'acqua fredda. Grazie mille.
Gentile Manuela, per una diagnosi certa è necessario effettuare una visita accurata con test di vitalità, sondaggio gengivale ed rx endorale con centratore. Solo ed esclusivamente in questo modo è possibile giungere ad una diagnosi certa per una terapia efficace. La sensibilità termica che lei avverte con tutta probabilità non è dovuta ad un dente devitalizzato che per definizione è privo di vitalità e di conseguenza di sensibilità. La spiccata sensibilità termica che lei accusa può essere causata da una carie interdentale non visibile ad occhio ma rilevabile solo con rx endorale oppure potrebbe essere causata da un problema parodontale (ad esempio una tasca gengivale) di un dente adiacente a quello devitalizzato. Come detto sopra solo con una visita accurata potrà sciogliere i dubbi. Consulti il suo odontoiatra e faccia presente i suoi sintomi. Sarà il suo dentista ad effettuare la diagnosi e proporre la giusta terapia. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Il dente devitalizzato non è sensibile al freddo pertanto la causa della sua sensibilità è da cercare altrove, ha riferito il problema al suo dentista? Se è preparato le risolverà il tutto dopo esame clinico e strumentale

Scritto da Dott. Luigi Malavasi
Castiglione delle Stiviere (MN)

Un dente devitalizzato non può dare asolutamente sensibilità termica al freddo, quindi la causa va ricercata in un dente adiacente o cariato o con colletto scoperto (recessione gengivale o erosione cervicale), di cui l'igienista non si è accorta. Vedrà che il collega capirà la causa e quale dente è responsabile di questa ipersensibilità.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Ma che sta dicendo????? un dente devitalizzato non può dare sensibilità al freddo!!! ma le chiedete le spiegazioni al dentista, prima di andare a cercare spiegazioni su internet????

Scritto da Dott. Gianluca Pucci
Roma (RM)

Come dicono i colleghi, bisogna fare rx per vedere quale è il dente che sta male. Sicuramente uno vicino a quello devitalizzato. Se la devitalizzazione fosse riuscita male, i sintomi sarebbero del tutto diversi. Si tratta certamente di un altro dente nei paraggi..

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Buongiorno Come le hanno già riferito i miei colleghi un dente devitalizzato non può essere sensibile agli sbalzi termici, la causa va ricercata altrove ed in altro luogo cioè non chiedendo una consulenza sul web, ma richiederla presso un medico che la visiterà attraverso indagini consone al caso per rilevare la causa, diagnosi e relativa cura. Mi auguro di esserLe stato di aiuto e le auguro Buona giornata 

Scritto da Dott. Fabio Vaja
Milano (MI)

Cara e Gentile Signora Manuela, buongiorno. Acclarato che un Dente Curato Endodonticamente (Devitalizzato) non può dare nessuna sensibilità agli stimoli termici e che esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano, bisogna visitarla clinicamente e semeiologicamente per fare una Diagnosi corretta! In ogni caso c'è anche l'eventualità, remota, che non sia stato trattato un canale sovrannumerario nel dente devitalizato ed avere quindi sintomi che però in genere non sono così eclatanti. Vede quando c'è una sofferenza pulpare succede questo: La Sofferenza Pulpare che provoca il "fastidio doloroso" va valutata clinicamente e con Rx Endorale (la panoramica non serve a niente), con stimoli termici con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva *** (legga sotto , in fondo, attentamente agli asterischi)grazie , il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante. Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata. Per valutare il Parodonto basta fare un sondaggio Parodontale con un sondino parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti (senza limitarsi a quello in causa apparente) se vi fossero misure superiori a 4 mm (fino ad un massimo di 14 mm, ci sarebbero delle tasche Parodontali , sintomo di una Parodontite DNDD. Per le patologie Endoparodontali, esse sono un sovrapporsi o un "misto" delle due descritte!Il dolore ai molari può essere un dolore riflesso se essi fossero sani endodonticamente e parodontalmente! Le sinalgie poi, possono addirittura provenire da patologie extra orali. Non bisogna mai estrapolare l'organo bocca dagli altri Organi Sistemici. Ripeto si rassereni; è tutto molto "semplice" da valutare! Cari Saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Sig.ra Manuela, un dente devitalizzato non può essere sensibile agli stimoli termici. Pertanto il problema deve essere altrove o è stato dimenticato un canale. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Sig. Manuela, la soluzione è semplice, basta recarsi presso un qualunque odontoiatra, che eseguirà una diagnosi e le corrette cure; in questo caso il Dottor GOOGLE difficilmente le toglierà il dolore.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Penso che l'unica risposta sensata che mi trova completamente d'accordo, e' quella del dott Pucci. Non e' possibile che si cerchino risposte via internet senza avere interpellato il propio dentista. Se la signora ne ha uno

Scritto da Dott. Alessandro Sanna
Lucca (LU)