Lesioni periapicali in 2 denti devitalizzati
Scritto da Mario / Pubblicato il
Salve vorrei avere un vostro parere sulla correttezza del trattamento propostomi per la cura delle lesioni periapicali in 2 denti devitalizzati.
Premetto che leggendo le risposte a casi analoghi mi ero fatto l'idea che i granulomi dovessero essere trattati in tempi brevi, ma al contrario i dottori che mi hanno visitato finora (maxillo facciale, endodontista e ortodontista) mi hanno detto che senza sintomatologia dolorosa potevo lasciarli lì. Il dente 26 e' già stato ritrattato senza successo per cui mi è stato consigliato dallo specialista endodontista di aspettare tra 1 anno l'evolversi della lesione e in caso procedere con l'apicectomia.
La mia preoccupazione maggiore riguarda soprattutto il dente 36 che oltre ad avere una rarefazione ossea in prossimità dell'apice presenta un area litica dai contorni irregolari vicino al 37 che non ho ben capito cosa potrebbe essere.
Vi allego la tac cone beam
el.26 quadriradicolato presenta aree di rarefazione peri apicali a carico delle radici vestibolari e della radice mesiopalatale, le cure canalare non raggiungono l'apice radiologico - 2mm
- El 36 quadriradicolato con radici mesi ali e distali fuse presenta ampia area di rarefazione periapicale a carico delle radici mesiali(si evidenzia riassorbimento radicolare), le cure non raggiungono gli apici (-3m
Presenza di area litica a contorni irregolari circondata da osso rarefatto nel cui ambito sono riconoscibili tessuti a densità calcifica inferiormente a 36 e 37.
Grazie a tutti coloro che vorranno darmi il loro punto di vista e il trattamento consigliabile.
Pubblicato il 04-12-2015
In linea generale le lesioni peri - apicali, anche se silenti (spesso lo sono, in quanto croniche, appunto i cosidetti granulomi), andrebbero trattate. Trattare queste lesioni significa: ripetere la terapia per via tradizionale (spesso incongrua e senza sigillo apicale, come descrive il suo referto in diversi casi), è contemplata una medicazione intermedia, quindi nuova otturazione con guttaperca e successiva ricostruzione (i tempi non sono lunghi, si parla di poche settimane, in quanto una volta ottenuto il sigillo apicale, la lesione regredisce, anche se da un punto di vista radiografico la regressione completa richiede 12 - 24 mesi). Se il ritrattamento ortogrado non è attuabile o inefficace (presenza di ostacoli tipo corone e perni moncone, scarsa accessibilità anatomica, stripping radicolari e apici perforati) si può optare per il trattamento retrogrado (via chirurgica), che è altrettanto risolutivo in buona parte dei casi (dipende molto dal dente e dal suo livello di compromissione). È vero anche che, numerosi pazienti, hanno cure apparentemente corrette ma presentano aree radiotrasparenti peri - apicali tipo granulomi, silenti e stabili per anni e anni e, quando viene loro proposto di ri-metterci mano e magari ri-fare otturazione e corona, preferiscono attendere: di base è un ragionamento sbagliato, in quanto almeno la cura canalare dovrebbe essere corretta, ma di fatto spesso non succede nulla (questo spiega quello che le hanno detto alcuni colleghi) tenendo comunque monitorato il dente; tenga conto che non sempre il ritrattamento canalare è risolutivo.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 04-12-2015
Sig. Mario, qui di RX non ne vediamo, le posso dire che con la diagnosi di periodontite cronica volgarmente detta granuloma, abbiamo casi che rimangano silenti per anni e altri che evolvono in cisti. Per cui se non sono possibili cure imminenti, lei dovrà essere semplicemente monitorato nel tempo con delle radiografie.
Pubblicato il 04-12-2015
Caro Signor Mario, buongiorno. Non ha postato niente ma in ogni caso non sarebbe servito perché la Diagnosi è Clinica e Radiografica su tutti i radiogrammi e non su quelli scelti da Lei e vanno valutati di persona e non via Web! Detto questo, concordo in pieno con quanto scritto dal Dottor Sbarbaro e dal Dottor Ruffoni! "un area litica dai contorni irregolari vicino al 37 che non ho ben capito cosa potrebbe essere", mi lascia molto ma molto perplesso quanto descrive: qualsiasi area con margini irregolari e "sfumati" deve essere attentamente valutata e deve essere fatta una Diagnosi Differenziale tra le Osteolisi di Origine Endodontica e quelle di altra Natura! Se occorresse si dovrebbe fare un prelievo biotptico, se non si riuscisse a fare una Diagnosi Differenziale Clinica! In ogni caso, per le Osteolisi Odontogene da Necrosi Endodontica, sappia che Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Però, attenzione, potrebbe anche non essere dovuta ad una Necrosi Ossea ma osteolisi periapicale, sappia che non sono solo batteriche ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Come vede, la Visita Odontoiatrica deve essere Accurata e impegna Dentista e Paziente per tanto tempo! Non basta un'occhiata e via! Non Bisogna valutare solo il Dente in questione ma analizzare tutto l'apparato Stomatognatico, Gnatologicamente, Parodontalmente, Conservativamente, Funzionalmente, Esteticamente. Tutto questo, senza estrapolare la "bocca" dal contesto dell'Organismo intero in cui si trova che va valutato quindi insieme alla "bocca", Clinicamente, Anamnesticamente, Semeiologicamente per fare Diagnosi Differenziali che Nascono Solo dalla conoscenza delle varie patologie ed emettere infine un sospetto Diagnostico che diventa poi Diagnosi Certa con "Ragionamento Clinico e Strumentale e eventualmente analitico ematologico". Si emette così una Prognosi ed infine la Terapia ed ho detto "La", non "Una" Terapia che sceglie il Dentista e solo il Dentista! Una visita Odontoiatrica è un atto medico importante e colto che richiede almeno un'oretta oltre un'altra mezzoretta per informare il paziente (consenso informato). Una Visita Odontoiatrica è la massima espressione Culturale e di conoscenza Medico-Odontoiatrica e, se fatta come si deve , impegna il Cervello del Dentista per un'ora circa più una mezzora per le informazioni doverose di "consenso informato"! Legga come faccio io una Visita leggendo sul mio Profilo "VISITA PARODONTALE", ma vale come visita Odontoiatrica generale, perché la visita che si fa nel mio studio, a prescindere dal motivo per cui è venuto il paziente, è questa! E stia certa che tutte le patologie "saltano fuori"!Poi, tra le cisti non Odontogene bisogna fare una Diagnosi di Cisti o di Tumore, non si allarmi, di Tumore in senso Latino di "Tumor" ossia un "qualcosa che aumenta di volume", anche una Cisti, in questo caso è un "Tumor"! In questo secondo caso si dovrebbe procedere ad un Prelievo Bioptico per avere una Diagnosi Istopatologica Sicura! In bocca al Lupo. Le ho fatto solo un Discorso Generale e come mi comporterei io in una simile situazione! Tornando alla sua domanda sul fatto che si possa attendere, rispondo : Certo, se però venisse esclusa la non attività della Osteolisi, con analisi emetologiche di base come Emocromo con Formula, Aslo (Titolo Antistreptolisinico che ci dice se esiste una infezione da cocchi) Ptoteina C Reattiva, RA Test, Ves! Questo per escludere che i Foci Dentali siano Attivi e Pericolosi quindi per le Malattie Focali. Le malattie focali sono malattie di organi sistemici a distanza come Cuore con Endocarditi batteriche, I Reni con Glomerulonefriti, l'occhio con Uveiti o altre Flogosi etc e possono, se trascurate essere gravi perchè diventano autoimmuni e quindi automantenentesi se non le si diagnosticano in tempo! Per completezza dirò che la etiopatogenesi delle malattie focali prende origine da "Qualsiasi cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", ossia da retto, intestino, apparato gastroenterico, vie biliari, fegato, pancreas, faringe stomaco, orecchio esterno, medio ed interno, seni paranasali, vie respiratorie come faringe, laringe, trachea, bronchi, polmoni etc. Tra queste cavità comunicanti con l'esterno c'è la cavità orale con le sue infezioni, in particolare tasche parodontali e osteolisi periapicali trascurate e non curate adeguatamente o una semplice radice infetta. Però sono malattie rarissime e hanno sintomi prodromici molto particolari e ben precisi che qualsiasi Dentista o Medico o Specialista Internista conosce! Non li dico perché se no si suggestiona e potrebbe falsare i sintomi inconsapevolmente! Rimanere con una infezione in bocca "che è appunto una cavità comunicante con l'esterno", può esporla alle malattie Focali come descritto. Questo a prescindere dalla patologia locale! Una semplice necrosi endodontica o una Tasca Parodontale con o senza Difetto Osseo, può esporre sempre alla presenza di microbi ed alle Patologie Focali, a prescindere da quelle Locali Endodontiche o Parodontali. Mi ripeto Sed "Repetita Iuvant"! Diagnosi, Diagnosi e Diagnosi! Ecco cosa occorre!!! La grande assente di sempre: La Diagnosi! :( Cari saluti.
CONTINUA A LEGGERE
Dentista Sicilia, Catania
Vedi la scheda
Dentista Campania, Caserta
Vedi la scheda
Dentista Lombardia, Milano
Vedi la scheda
Dentista Lazio, Roma
Vedi la scheda
Dentista Puglia, Taranto
Vedi la scheda