Menu

Domanda di Bite

Risposte pubblicate: 10

Da circa un paio di mesi mi sono accorto che durante la notte serro forte i denti

Scritto da Vito / Pubblicato il
Salve, ho quasi 27 anni e non ho mai sofferto di bruxismo in vita mia. Da qualche mese ho finito alcune cure dentistiche che hanno previsto la cura di 5 carie e l'inserimento di 2 capsule più la pulizia finale. Da circa un paio di mesi mi sono accorto che durante la notte serro forte i denti in quanto la mattina mi svegliavo sempre con un dolore ai denti davanti. In qualche occasione mi sono ritrovato a svegliarmi di notte e accorgermi che in quel momento stavo digrignando i denti serrando soprattutto quelli davanti. Da quel momento in poi ho iniziato a farci sempre più caso (forse anche troppo) e addirittura guardandomi i denti allo specchio vedo che quelli davanti stanno cambiando un po forma sotto, come se si stessero consumando. Però ripeto, magari è solo una mia impressione in quanto ci sto facendo caso più del normale. Voi che pensate? Vorrei un vostro consiglio, grazie mille!
L'idea della pulizia alla fine suggerisce che lei è stato in un famigerato centro low cost. La seduta di igiene non si fa alla fine ma all'inizio. Perché se le gengive sono infiammate tutte le cure riescono male. Se è stato in un centro low cost ha avuto cure assai low quality. Se le capsule sono fatte a pene di segugio, la articolazione è stata scombinata. Se è stata alterata, questa cosa può aver scatenato bruxismo e serramento. Che peraltro hanno origine anche dallo stato emotivo. E dallo stress del momento. Tutto ciò è una mia fantasia quasi delirante. Perché nessuno le può rispondere da distanza-web..
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Sig. Vito, dopo tutte le cure citate una visita di controllo a tre mesi è consigliata, qui le verrà rivista la sua occlusione e praticate le eventuali cure.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile Vito, concordo perfettamente con la risposta del collega Passaretti. L'igiene professionale si fa all'inizio e non alla fine della terapia in quanto serve anche a mettere a punto il caso clinico potendo evidenziare cose che alla prima visita possono sfuggire cosa che avviene spesso. Tornando al problema insorto dopo la cura è possibile che le corone non siano bilanciate, che ci sia un precontatto che può scatenare una parafunzione come il digrignamento notturno. Sarà necessario valutare bene l'occlusione con accurata visita per evidenziare eventuali problematiche gnatologiche che corrette saranno poi risolutive. Cordialmente
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Forse soffre davvero di bruxismo che si è esarcebato con l'inserimento delle nuove corone e delle otturazioni, forse è solo una sua sensazione. Per definirlo è necessaria una visita gnatologica presso uno studio dentistico dove sia presente un collega esperto di Protesi e Gnatologia, purtroppo una consulenza via web non può esserle molto utile.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Caro Signor Vito, buongiorno. Dice molto Bene il Caro Dottor Passaretti. Molto probabilmente o ci sono precontatti occlusali che con un semplice ma Raffinato e quindi apparentemente semplice Molaggio Selettivo, si correggono riportando in occlusione le arcate o ci sono patologie Gnatologiche più gravi causate dalle cure conservative e protesiche che hanno "sconvolto" la Gnatologia della bocca in Relazione Centrica, Protrusiva e lateralità Canina se non addirittura la Dimensione verticale e le tre curve di compensazione, di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monsen. Non tralasciando lo studio della ATM e del Movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua situazione Clinica Gnatologica a livello Articolare, in particolare! Occorre una visita clinica gnatologica per palpare le articolazioni, i muscoli Pterigoidei e masseteri per valutarne la dolorabilità alla palpazione e il loro stato di contrazione fino alla contrattura che è una contrazione dolorosa che indica patologia presente. Bisogna valutare le tre disclusioni incisiva o protrusiva, laterale sin e dx o canina e massimamente retrusa coi denti posteriori a contatto o Relazione Centrica con valutazione di Over Jet ed Over Bite! Penso proprio di no!!! Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Il Discorso del Dottor Passaretti sull'Igiene Orale da fare all'inizio della terapia come irrinunciabile evento terapeutico primario è correttissimo infatti, deve sapere che La Gengiva ha una forma a festone, che ripete la forma a festone dell'osso sottostante e replica la forma del Dente che circonda a livello della linea di giunzione amelocementizia (che unisce lo Smalto alla radice). Addirittura il piano inclinato formato dai versanti cuspidali dei denti, formano con la linea ideale del piano occlusale, masticatorio, un angolo che è uguale all'angolo formato in un movimento particolare, dalla Testa del Condilo e un punto preciso della Cavità Glenoide della ATM (Articolazione Temporo Mandibolare). Questi quattro Organi Stomatognatici, Gengiva, Osso, Dente e ATM, sono quindi in un rapporto talmente stretto di forma e funzione che è sufficiente che cambi la forma uno solo di essi per farla cambiare anche agli altri. Tenga presente questo concetto fondamentale: ogni restauro, anche il più "bello", è condannato all'insuccesso se non è, appunto, un restauro, cioè se non è fatto in modo da incorporarsi perfettamente nell'originale, ossia nella bocca del paziente. Del resto, è vero che tale opera di inserimento del manufatto nell'originale è tanto più fattibile quanto più sono armonizzate, nella bocca del paziente, le tre componenti fondamentali: gengiva, osso alveolare e dente. E per questo motivo che si dovrebbe guardare al restauro protesico con quella che Io personalmente definisco "mentalità parodontale". Legga nel mio profilo tra gli articoli miei e di mia figlia Claudia, di Protesi e di Chirurgia Parodontale Estetica. Le si "chiariranno le idee"! Il discorso protesico poi è molto più complesso di quanto pensi, ma molto efficace se fatto da un Protesista Parodontologo Gnatologo molto esperto. Il materiale protesico si sceglie in base alle funzioni che deve avere. Sappia solo che ci sono Leghe Auree a basso contenuto d'oro e altre ad alto contenuto d'oro! Ce ne sono altre a bassissimo contenuto ed altre ad altissimo contenuto! Dipende da cosa si vuole avere come risultato protesico! Volendo proprio fare i pignoli, in metallurgia protesica si definisce una lega aurea se ha una percentuale di oro dal 50,01% in su e più si avvicina al 100% e più è alto il suo contenuto. Di solito il Platino c'è in leghe con percentuali di oro dal 90% in su, ma non sono regole "legali"! Poi si può dire che più oro giallo c'è e più tenere ed elastica è la lega, con l'oro bianco è già meno tenera ma con l'aggiunta di platino diventa più elastica e con invece l'aggiunta all'oro bianco senza platino, di Palladio , la lega diventa più rigida e dura! Altra durezza ha per esempio lo Zirconio porcellana. Altra l'ha la Ceramica Integrale o lo Zirconio Integrale, più adatti per i denti frontali e non parodontopatici. Insomma il Dentista Protesista sceglie il tipo di materiale più adatto alla situazione clinica cercando di accontentare anche i desiderata del paziente! Personalmente non scelgo mai e poi mai l'acciaio o altri metalli non nobili per non scadere nella Qualità che è la base della mia Professionalità!Spero di averle fatto cosa gradita e risposta a quanto è nelle sue capacità di paziente, recepire! Cari Saluti
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Magistrale la risposta del dott. Passaretti. Sarà anche una fantasia ma verosimilmente molto realistica: si faccia controllare l'occlusione, che è sicuramente cambiata dopo il trattamento protesico.

Scritto da Dott. Lorenzo Alberti
Roma (RM)

Caro Vito, il bruxismo è la chiara espressione di un disordine occlusale probabilmente innescato dagli elementi protesici da poco inseriti e dalla cure di conservativa che possono aver, anche minimamente, alterato le primitiva chiusura dentale.tale parafunzione, che porta alla usura ed allo spostamento di diversi elementi dentali può oggi essere valutata e corretta attraverso metodiche strumentali computerizzate volte al ripristino di una corretta occlusione su base neuromuscolare. Tali esami sono: la Kinesiografia,l'elettromiografia e la decontrazione mussole ottenuta tramite apposite stimolazioni neurali transcutanee (TENS). Non risolutive le tecniche empiriche tramite bites e sconsigliato ogni approccio di ordine farmacologico.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

Gentile Sig. Vito, molto probabilmente sono state fatte delle terapie riabilitative sconvolgendo la sua occlusione abituale. Ora deve trovare un bravo dentista che risolva il problema. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Gentile signor Vito, per fare diagnosi di Bruxismo o di Serramento o di disfunzioni è opportuno farsi visitare da un Odontoiatra esperto di Gnatologia clinica; potrebbe anche farsi visitare ed eventualmente intraprendere un trattamento manipolativo osteopatico per migliorare il suo stato di salute generale. può cercare in internet l'accademia IAPNOR e affidarsi ai loro iscritti diffusi in tutta Italia. Cordialmente

Scritto da Dott. Angelo Zobi
Napoli (NA)