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Domanda di Gnatologia

Risposte pubblicate: 12

Sindrome di Marfan

Scritto da mirko / Pubblicato il
Buongiorno, mi chiamo Mirko, ho 39 anni e sono affetto da sindrome di Marfan, da tempo soffro di forti mal di testa nella zona delle tempie a sx e sopra la sopracciglia sx. I dolori sono crescenti e passano solo sdraiandomi, in questo caso in 60/120 secondi passa tutto, riprendendo la posizione verticale ritornano in pochi secondi. Al forte mal di testa si associa senso di compressione alla atm sx, sudorazione, sensazione di orecchie tappate, cerchi di luce nel campo visivo e per finire formicolio alle gambe con perdita di forza e conseguente caduta (se non mi sdraio prima). Ho fatto molti esami RM e TAC sia alla testa che alla colonna, tutti ad esito negativo. per ora solo la fisioterapia (ed il voltaren) dilata la forbice tra una crisi e l'altra che altrimenti ha cadenza giornaliera, normalmente la sera. Da un mese ho provato anche il bite notturno ma le crisi continuano, premetto che nella mia bocca manca tutta la parte di dentatura molare inf. a dx ed a sx mancano due molari. Fino ad ora i medici non avevano mai affrontato il problema dal punto di vista gnatologico (a parte di recente con il bite fatto su consiglio di un amico dentista che però non è esperto in gnatologia), cosa ne pensate di questo quadro? Grazie mille.
Caro Signor Mirko, il Bite serve solo se è conseguenza di una accurata Diagnosi Gnatologica e non di una "prova"! Ovviamente parlo dei sintomi legati a comprovato sovrapporsi di patologie Gnatologiche in cui un Bite può aiutare a contenere i sintomi che riguardano la componente gnatologica e basta! Lei sa benissimo che la patologia a livello della colonna vertebrale è dovuta alla comprimissione connettivale ad opera della Sindrome di Marfan e che quindi la sua componente gnatologica di malocclusione sarebbe di natura ascendente e non discendente. Proprio per la compromissione del tessuto connettivo a livello del rachide come delle ossa, occhi, orecchie, insomma di tutti gli organi pèoichè il connettivo c'è praticamente in tutti gli organi del corpo umano! Può avere patologie a livello Parodontale, odontostomatologico in generale ma certamente non può alleviare purtroppo i suoi sintomi sistemici descritti con terapie odontoiatriche che sarebbero volte solo all'apparato stomatognatico ed in questa direzione si dovrebbe muovere con una visita da un ottimo Odontoiatra!Sappia inoltre che in ogni caso,il Bite Plane,deve essere ben realizzato da persona competente,sembra una "sciocchezza" ma non lo è nzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica, ma ci sono altre situazioni cliniche che richiedono invece di posozionarlo in quella inferiore, dipende da tante valutazioni!Poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo ,ssia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite,osì si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari,il cervello,er così dire,n questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così,a nuova posizione della mandibola,uella "buona",corretta",il bite infatti può essere terapeutico sintomatico diagnostico,na volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia !!! MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 36 anni,mi creda occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e/o diagnostica per dirle qualcosa di certo,ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA,bisognerebbe vederla Clinicamente,tra l'altro essendoci una forte componente connettivale a livello gengivale e parodontale è molto probavile se non cero che abbia una Parodontite e la esorto quindi a far valutare e curare le eventuali tasche parodontali e difetti ossei da un Parodontologo con Una visita Parodontale con primo sondaggio parodontale, preparazione iniziale parodontale, e seconda visita di rivalutazione parodontale. Questo lunghissimo discorso, che spero non l’abbia tediata, è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA!!! Esprimendole la mia "vicinanza" e "comprensione" per il suo dolore e sofferenza, la saluto con affetto, mi permetta, Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia, Endodontia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Sig. Mirko, il suo caso è complicato e non va affrontato con prove. Mi permetto di suggerirle una visita presso il Centro Ortodontico Giuseppe Cozzani Via Vailunga, 35. 19125 La Spezia Tel. 0187-510597. Sicuramente troverà valide risposte. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Sig. Mirko, se la sindrome è veramente presente, non aiuta certo il suo caso, perché molti tessuti connettivi, compreso il tessuto osseo non rientrano in un quadro fisiologico, l’apparato stomatognatico va curato e riabilitato, ma non pensi che sia la soluzione ai suoi problemi che purtroppo dovrà imparare a conviverci.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile signore, credo che il Suo quadro sia più di pertinenza gnatologica che ortodontica. Le linee guida odontoiatriche suggeriscono di non spostare denti in presenza di dolore. Provi anche a cercare "stretching mandibolare dinamico" su google. Troverà molte cose interessanti che credo potrebbero essergli di aiuto. Ho il dubbio che possa avere altre cose, es. difetto di appoggio podalico o alterazione della convergenza oculare. Una visita posturale non ci starebbe niente male. Saluti
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Scritto da Dott. Daniele Tonlorenzi
Carrara (MS)

Sig. Mirko la patologia di cui soffre comporta complicanze a livello osteo articolare di cui probabilmente lei è gia a conoscenza. In aggiunta, ciò che lei descrive è un quadro di insieme molto complesso che deve essere affrontato da un team specialistico. Sembra semplicistico parlare di disordini temporo mandibolare senza aver una diagnosi esatta. L'utilizzo di un solo bite non rappresenta certamente la soluzione. Le consiglio una valutazione gnatologica attenta adatta a diagnosticare l'esatta patologia temporo mandibolare che presenta e nel caso la valutazione anche da parte di medici neurologi o algologi.
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Scritto da Mediadent Sarzana
Sarzana (SP)

Caro Signor Mirko, lei descrive una sintomatologia complessa ed articolata che deve essere presa in considerazione solo dopo una accurata visita clinica ed adatti esami strumentali. La possibile componente occlusale, spesso all'origine di quadri sintomatologici molto importanti e assai differenti nella loro manifestazione che vengono classificati come Sindromi Miofasciali, deve essere analizzata sotto il profilo neuromuscolare attraverso specifici tests computerizzati ( emg, cms, etc) che quantificano ed analizzano una possibile mal posizione mandibolare ed indirizzano verso una corretta terapia. La sua condizione non può trovare giovamento da tentativi empirici (bites) e addirittura potrebbe subire ulteriori peggioramenti da parte di spostamenti dentali di natura ortodontica. Necessario inoltre un approccio multidisciplinare volto ad una corretta interpretazione di eventuali danni di origine ascendente attraverso un completo esame fisiatrico-posturologico.Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti Michele Lasagna.
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

La causa di tutto sono i denti che mancano, e che forse è tanto che mancano.. Questo ha creato un sovvertimento fortissimo della occlusione e quindi i disturbi cranio mandibolari che lei lamenta. Bisogna fare una riabilitazione protesica con criteri gnatologici e portare una placca a byte totale

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Buongiorno, penso che sia necessaria una visita molto accurata di tutto il suo apparato stomatognatico per cercare di offrirle la migliore terapia possibile. Le variabili potrebbero essere molte e senza un esame obbiettivo non è possibile individuarle. Resto a disposizioi per ulteriori chiarimenti. Saluti Alessio Battistini

Scritto da Dott. Alessio Battistini
La Spezia (SP)

Nel sentire i suoi sintomi sembrerebbe proprio che il suo muscolo temporale sinistro in posizione eretta aumenti il tono muscolare e accumulando grandi quantità di acido lattico le dia poi i problemi di cui lei soffre. I sintomi poi spariscono quando si corica cioè nel momento in cui la muscolatura si rilassa e la sua mandibola assume una posizione di rilassamento muscolare. Bisognerebbe potere misurare i potenziali evocati dal suo muscolo temporale nelle due posizioni del corpo per vedere se è così come le ho detto.Deve fare quindi una elettromiografia e se la diagnosi è confermata deve mettere un bite la cui forma deve sempre essere valutata elettromiograficamente.RIBADISCO è UNA IPOTESI che va valutata. Aggiunga anche una RM DELLA ATM. La saluto e auguri
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Scritto da Dott. Paolo Terrachini
Reggio Emilia (RE)

La sua patologia sicuramente predispone ad una lassità legamentosa, e la mancanza dei denti nel settore posteriore sicuramente la rende un paziente disgnatico e disfunzionale. Sicuramente una valutazione gnatologia accurata potrà essere utile, se non altro per escludere che i problemi siano di questa natura e non spendere inutilmente soldi i terapie non necessarie. Cordiali saluti dott Andrea Oria

Scritto da Dott. Andrea Oria
Torino (TO)

Gentile Mirko, l' unica risposta veramente centrata, l' ha data il collega Passaretti, cioè, se le mancano i molari da diverso tempo, di che stiamo parlando??? è normale che possa avere una sofferenza articolare, quindi prima rimetta i denti ( impianti o protesi mobile )solo dopo se non si risolve, si può pensare ad un bite

Scritto da Dott. Gianluca Pucci
Roma (RM)