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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 7

Perchè da allora ho avuto la sensazione che la gengiva si fosse accorciata un pò?

Scritto da GIORDANO / Pubblicato il
Salve sono un ragazzo di 19 anni e più di 2 anni fa il dentista da cui ero in cura decise di sottopormi ad un trattamento laser per una gengivite che poi ho risolto personalmente adottando un'ottima igiene orale. Il laser usato mi aveva letteralmente bruciato le gengive (usciva fumo) e la cosa mi spaventò molto visto che ero andato convinto che il trattamento consistesse solo in un fascio di luce indolore (tutto allegro mi disse proviamo questo nuovo aggeggio). Prima domanda, qual'è stata la funzione di quel trattamento? Seconda, la parte bruciata (vaporizzata?) di solito si riforma visto che non era in atto una retrazione? Perchè da allora ho avuto la sensazione che la gengiva si fosse accorciata un pò. In particolare tra un dente e l'altro la gengiva si asciugò come se fosse stata''rimboccata''(poi sembra sia tornata allo stato originale) e solo nella zona tra l'incisivo destro e il laterale destro è rimasto una specie di gradino, come se la gengiva si fosse riformata male. Cosa può essere? è risolvibile? premetto che allora non avevo i denti allineati e sto portando ora l'apparecchio fisso(metodica MEAW) per risolvere anche la mia malocclusione. Spero possiate rispondere in modo esaustivo alle mie domande, grazie mille
Gentile Sig. Giordano, la gengiva fumava? Ammesso che in parodontologia il laser sia di giovamento non si usa in quel modo. Ho l'impressione che qualcosa non quadri. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Caro Signor Giordano, Prima domanda, qual'è stata la funzione di quel trattamento? Risposta lo chieda al suo Dentista, soprattutto gli chieda del fumo, evidentemente ha usato il laser per una gengivectomia a bisello esterno o a bisello interno, la qualcosa sarebbe molto ma molto deplorevole, ingiustificata e pericolosa. Se invece avesse usato il laser solo per "disinfettare ...cosa? Disinfettare le tasche? Ma allora se fossero state tasche parodontali si sarebbe trattato di una Parodontite e non di una Gengivite ed il Laser non serve ma addirittura è pericoloso. Oppure non c'erano tasche perchè era una gengivite e per i motivi spiegati sopra il laser non si usa!Seconda, la parte bruciata (vaporizzata?) di solito si riforma visto che non era in atto una retrazione? Rispondo lo chieda al suo Dentista, sono curioso anche io di come giustificherebbe il tutto!Perchè da allora ho avuto la sensazione che la gengiva si fosse accorciata un pò. Lo chieda sempre al suo Dentista! "è rimasto una specie di gradino, come se la gengiva si fosse riformata male. Cosa può essere? è risolvibile?" Rispondo chieda al suo Dentista, evidentemente è il risultato di un intervento maldestro!Il Laser in Parodontologia e tutto FUMO e niente ARROSTO, è un richiamo per le "allodole".Il Laser non cura assolutamente nè la parodontite nè le Recessioni Gengivali nè le gengiviti. Nè con esso si fa chirurgia parodontale gengivale, mucogengivaole od ossea per il semplice motivo che se per disgrazia "toccasse" l'osso, questo si necrotizzerebbe con grave danno parodontale ed alla persona! Allora c'è chi lo usa per disinfettare il solco o gengivale o le tasche ma le Preciso, non per polemica ma perché, nella mia esperienza, avendole, all’Università, provate entrambe, che Il curettage e Scaling lo si fa con gli strumenti a mano, Curette, Scaler, etc e non con il Laser o altro perché è ESSENZIALE, che io, operatore chirurgo, abbia una visione tridimensionale mentale da comparare al sondaggio parodontale che solo la sensazione tattile della curetta nella tasca contro i tessuti molli, duri del cemento e duri dell’osso, può dare. Questo è essenziale per arrivare ad una corretta Diagnosi ed emettere una altrettanto corretta Prognosi. Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo" . Per di più col curettage e scaling si ottiene insieme alla rimozione del tessuto di granulazione l'abbattimento fino al 99% della carica batterica iniziale. Dato che ha visto fumo è molto probabile che le sia stata fatta col Laser una gengivectomia. Tra l'altro, il laser non è certo lo strumento ideale per intervenire chirurgicamente sulla modellazione gengivale, La Gengivectomia deve comprendere anche la Gengivoplastica e spesso si deve arrivare al periostio e a sfiorare l'osso e col laser è pericolosissimo perchè può causare necrosi dello stesso. Tra l'altro non può asportare con sicurezza per l'osso ed il periostio interseptale, proprio la gengiva interseptale, come vedrà nella foto che allego! Il Laser è utilissimo in molte altre terapie ma non in questa. Ovviamente questa è una mia personale convinzione che nasce però da 35 anni di Onorata Attività Professionale come Dentista Specialista e come Parodontgologo in particolare. E' un intervento molto tranquillo e semplice che consiste nella escissione chirurgica, a bisello esterno, con un bisturi a fagiolo di Goldman o altro bisturi a seconda delle preferenze, del tessuto gengivale in eccesso per asportare la falsa tasca (che non può asportare certo col laser!!!) e "scoprire" così non solo l'equatore del dente, importante per la detersione durante la masticazione, ma anche la parte di corona tra esso e il colletto (allungamento della corona clinica). Condizione indispensabile per fare questo intervento è che apicalmente alla ipertrofia ci sia una banda sufficiente di gengiva aderente, altrimenti bisogna fare un lembo riposizionato apicalmente a bisello interno ( che non può essere certo fatto col laser!!!!). L'intervento è semplice e non crea problemi di guarigione se non possibili lievi sanguinamenti per la guarigione per seconda intenzione e dolorino dominabile coi farmaci. Il problema è che spesso alla deformazione della gengiva corrisponde una deformazione ossea. Ossia la gengiva è sbagliata come forma perchè appoggia su un osso sbagliato come forma. Ecco perchè il Laser non si usa in simili disarmonie o patologie se c'è anche tasca falsa tasca parodontale, ovviamente secondo la mia personale opinione, sostenuta però da fatti inoppugnabili!. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Giordano, non è possibile risponderle senza una visita clinica, queste domande dovrebbe porle direttamente all'odontoiatra che l'aveva in cura.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cerchiamo di rispondere: Domanda 1: solo chi l'ha trattata può dirle perché ha deciso quel tipo di trattamento; infatti le informazioni che da sono purtroppo insufficienti; Domanda 2: il laser non agisce sui tessuti duri ma solo su quelli molli. Ne consegue che in linea di massima il trattamento non dovrebbe provocare danni permanenti ( il condizionale è d'obbligo); Domanda 3: è normale che subito dopo il trattamento la gengiva apparisse "ritirata". In linea di massima dopo la guarigione (almeno 20giorni) i livelli dovrebbero essere recuperati. Talora però, possono rimanere dei "gradini" soprattutto se l'applicazione del fascio laser non è stato regolare ma più intenso in alcuni punti di altri.
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Scritto da Dott. Alvise Cappello
Padova (PD)

Chiaramenete per darle delle risposte complete bisognerebbe visitarla, ma concordo pienamente con il dott. Petti nel dire che le funzioni del laser in branche come l'endodonzia o la parodontologia sono spesso aleatorie e servono a giustificare i prezzi elevati di queste apparecchiature. La terapia causale, ossia nel suo caso la rimozione della placca, è assolutamente risolutiva nel trattamento di queste patologie.

Scritto da Dott. Paolo Fulgenzi
Pescara (PE)

Caro Giordano, da quello che dice non evinco il motivo dell'utilizzo del laser visto che la sua gengivite era solo da accumulo di placca (altrimenti non si sarebbe risolta esclusivamente adottando una corretta igiene orale). Prima di adottare una terapia laser o qualsivoglia altra terapia, nel caso di una gengivite va fatta una corretta anamnesi che escluda fattori o malattie predisponenti la gengivite(malattie autoimmuni, problemi ormonali, farmaci....etc..), dopodichè si procede per gradi eseguendo una corretta igiene orale professionale e dandoLe istruzioni di igiene orale; non dovesse bastare si eseguono curettage(pulire le superfici delle radici dei denti)gengivali; si arriva fino a eseguire tamponi salivari e dare terapie farmacologiche mirate, ma mi creda, niente di farmacologico o laser se,come nel Suo caso, è bastato un pò di impegno e un buon spazzolino..... Cordialmente Dr. Luca Baucia Cavenago di Brianza
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Scritto da Dott. Luca Baucia
Cavenago di Brianza (MB)

C'è qualche cosa che non torna nella sua domanda, specialmente quando dice " gengivite che si è risolta adottando una buona igiene orale". Probabilmente però il collega ha reputato di agire diversamente. Esegua da lui controlli accurati e frequenti, e le sue gengive resteranno sane a lungo.

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)