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Domanda di Espansore palatale

Risposte pubblicate: 10

Mia figlia di 12 anni soffre di apnee ostruttive notturne combinate con l'epilessia frontale notturna

Scritto da dubravka / Pubblicato il
Buongiorno, la mia figlia di 12 anni soffre di apnee ostruttive notturne combinate con l'epilessia frontale notturna. Attualmente utilizza c-pap (5.0) e prende Keppra + Tegerol. Gli è stato consigliato un espansore palatale ma e sorto il dubbio a causa del possibile rischio di movimenti di lingua durante le crisi epilettiche che potrebbe portare la lingua a infilarsi nell'espansore. Vorrei sapere quanto è grande il rischio e se esistono espansori adatti a questo tipo di casi (per le persone che soffrono di epilessia). Grazie mille a tutti. Cordiali saluti
Gentile Sig.ra Dubravka, capisco la sua ansia. Mi sembra difficile che la lingua possa infilarsi nell'espansore, ma onestamente non saprei cosa consigliarla. Non mi pare neanche esistano dispositivi nati per i pazienti con i problemi di sua figlia. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Non sono un esperto dell'argomento, ma essendo lei a Roma le consiglierei di consultare a mio nome la prof.Caterina Malagola dell'ospedale Sant'Andrea, che ha studiato e operato a lungo sul tema:  caterina.malagola@uniroma1.it,

Scritto da Prof. Giuliano Falcolini
Roma (RM)

Gentile Dubravka, per essere sincero le dico che non ho mai trattato casi simili o analoghi a quello di sua figlia e, pertanto, non saprei darle una risposta precisa. Ritengo, comunque, che se l'espansore viene costruito e sagomato sul modello in gesso difficilmente se non impossibile che la lingua vada ad infilarsi nello stesso. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Gentile signora, QUando un paziente presenta un palato ristretto è quasi sempre colpa della lingua che funziona bassa, lontano dal palato e affondandosi nel lla arcata inferiore e di notte spesso nel faringe. Il lavoro lontano dal palato costringe ad ingoiare utilizzando le guance che purtroppo agiscono come uno stantuffo dall'esterno delle arcate comprimendo il palato che si sviluppa con un aspetto alto e stretto. Ciò determina anche deviazione del setto nasale per una carenza di altezza verticale del naso e tendenza successiva alla respirazione orale. La lingua affondata in basso durante la notte tende ad ostruire il faringe con la comparsa delle apnee. A mio avviso l'utilizzo di apparecchiature meccaniche che mandino aria a pressione tende a determinare a lungo andare danni all'orecchio per aumento della pressione aerea già alterata dal meccanismo di deglutizione scorretto. Una buona rieducazione della deglutizione associata in una seconda fase ad un trattamento ortodontico rispettoso dei muscoli potrà fare scomparire il problema in breve tempo. Una parola sulla epilessia. la stimolazione del recettore palatino operata dalla lingua che funzioni correttamente tende a coordinare le varie aree cerebrali. Pur non potendosi fare di ogni erba un fascio bisogna tener presente che spesso durante il trattamento l'epilessia scompare. Questa nuova conoscenza viene soprattutto dai nostri studi effettuati in neuroradiologiaalla Sapienza di Roma e nel dipartimento di neurologia della università di Pisa dove abbiamo condotto una tesi sperimentale sui cambiamenti delle onde dell'elettroencefalogramma al cambiamento di funzione linguale. Per notizie più complete può conssultare il sito www.centroterapiamiofunzionale.it nel quale potrà riconoscere forse in sua figlia altri sintomi legati alla disfunzione linguale. Saluti Antonio Ferrante Docente di Deglutologia Master Università di Pisa, Roma, Napoli,Palermo Coordinatore del Master Terapia miofunzionale in ambito posturale univ Sapienza Mi scusi lo sfoggio di titoli, ma trattandosi di materia nuova spesso si pensa che non sia una base scientifica, mentre i dipartimenti di neurologia e neurofisiologia di varie università si stanno attivando in questo senso
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Scritto da Prof. Antonio Ferrante
Nocera Inferiore (SA)

Gent. sig.ra Dubravka, se l'espansore le è stato consigliato per migliorare la respirazione, deve essere prima valutata la maturazione scheletrica della ragazza, perchè 12 anni sono un'età limite per questo tipo di trattamento. Deve obbligatoriamente stare alle indicazioni dell'ortodontista anche per una valutazione dell'occlusione. Se l'indicazione al trattamento è stata data dall'ortodontista, non sottovaluti il beneficio sulla respirazione. Difficile dare una risposta certa ai suoi dubbi, non avendo esperienza diretta da trasmettere. Tuttavia tenga presente che l'espansore palatale per sua natura deve essere alloggiato molto vicino al palato per cui mi sembra molto improbabile che la lingua vi si possa infilare, o comunque rimanere incarcerata tra i braccetti. Anche in caso di morso linguale non vedo la possibilità di aggravamento degli eventuali danni. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Ennio Balconi
Rho (MI)

In linea di principio un espansore rapido del palato è ben cementato ai denti e pertanto è decisamente improbabile che possa staccarsi in corso di crisi epilettica. Per quanto concerne il pericolo di ferirsi la lingua, l'apparecchio viene generalmente realizzato senza spigoli vivi od asperità, perciò escluderei anche questo rischio. Per le apnee notturne valuti anche una visita con l'otorino, al fine di comprendere se ci sia anche una componente di adenoidi.

Scritto da Dott. Luca Boschini
Rimini (RN)

Cara Signora Dubravka, se è stato programmato un espansore palatino, è stata fatta una diagnosi. L'unico che può risponderle è proprio chi ha fatto la diagnosi. Se avesse dubbi sarebbe buona norma che si consultasse col neurologo, col medico del Centro di Medicina del Sonno che ha in cura sua figlia e se avesse ancora dubbi, chiedere un consulto con un ortodontista pedodontista esperto in terapie ortodontiche in bimbi epilettici! Noi, io almeno, cosa vuole che possa mai dirle senza visitare clinicamente sua figlia, posso solo immaginare ma non vedere. Per un consulto simile è necessario fare un ceck up ortodontoco con cefalometria, preceduto da una visita clinica ortodontica. Non trovo professionale nè corretto "sparare a lume di naso soluzioni teoriche che non si basino su quanto detto sopra". Sarebbe auspicabile una concreta e costruttiva collaborazione dei diversi specialisti tra loro in particolare oltre a quelli citati con uno specialista Dentista in Declutologia e terapia miofunzionale dell'apparato stomatognatico!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia, e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia ed Endodonzia, la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Come può immaginare non sono molte certamente le situazioni sovrapponibili alla sua, posso però dirle che attualmente esistono aziende in grado di proporre espansori i con viti estremamente piccole sì da utilizzare anche in bambini con dentatura decidua ( denti da latte ) a minimo ingombro ed estremamente vicini alla volta palatina. Sarà cura del suo ortodonzista ricercare e proporre un prodotto che si possa adattare al meglio alle esigenze di sua figlia. Cordiali saluti
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Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)

Gentile signora, tenga presente che questa materia, come dice il Professor Ferrante non è molto studiata, o meglio, purtroppo pur essendo puro vangelo, non viene tenuta in debito conto da una gran quantità di scuola di ortodonzia e di medici ivi formati. Quindi, concordo con la risposta del professore e la invito vivamente a seguire i suoi consigli, in particolare la ipotesi estremamente affascinante sulle relazioni fra deglutizione apnee e funzione cerebrale. Lei sta a Roma, quindi nel luogo dove stanno studiando questa materia.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Sig.Dubravka, chi prescrive determinate cure ortodontiche, è un medico che si assume le proprie responsabilità e non uno stregone.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)